SANITA’, PALOZZI (FI): “ANCHE ANAAO DENUNCIA FOLLIA FUSIONE ASL”
“Non si ferma il grido d’allarme contro le scelte di Zingaretti in materia sanitaria. Il presidente continua a dimostrarsi lontano da tutto e da tutti e la situazione è sempre più allo sbando. Sulla decisione di accorpare le Asl avevamo manifestato con fermezza tutta la nostra contrarietà, soprattutto in termini di metodo: una decisione calata dall’alto e che, così come concepita, rischia di avere ricadute pesanti in termini di efficienza e servizio al cittadino. Eppure, il governatore prosegue con questo atteggiamento arrogante, senza ascoltare le istanze delle categorie sanitarie e senza rendendosi conto che le sue “non politiche” stanno scontentando tutti. Oggi, ad esempio, è l’Anaao a criticare duramente le tanto annunciate fusioni delle aziende sanitarie. Noi continuiamo a dire che la strada intrapresa dal governatore è sbagliata. Senza programmazione, senza la minima presa di coscienza della situazione di emergenza, non si va da nessuna parte. Zingaretti con la sua inadeguatezza sta portando la sanità della nostra regione in un punto di non ritorno”. Così il consigliere regionale FI, Adriano Palozzi.
COTRAL, PALOZZI (FI): “FORTI DUBBI SU GARA NUOVI BUS”
“Nutriamo fortissime perplessità sulla gara dei nuovi bus Cotral, annunciata oggi in pompa magna dall’inefficiente duo Colaceci-Giana. Nel merito e soprattutto nel metodo. Augurandoci vivamente che, al di là di inutili quanto sterili dichiarazioni ad effetto, i vertici dell’azienda regionale rispettino davvero le tempistiche previste, sono convinto che se la stessa smania di comunicazione Cotral l’avesse avuta in precedenza in risposta ai nostri numerosi dubbi sull’allegra e frivola gestione aziendale, forse oggi avremmo potuto guardare con occhi diversi a un management, alla resa dei conti ambiguo e imbarazzante quanto a trasparenza amministrativa: dalle consulenze esterne a go go alle selezioni, assunzioni e licenziamenti discutibili, fino ad un sito aziendale che non risponde alle norme sulla trasparenza e ad un CdA ridotto senza rappresentanza delle opposizioni. Ecco, su tutto questo Colaceci e Giana dovrebbero illuminare i cittadini e i pendolari del Lazio”. Così il consigliere regionale FI e vicepresidente della commissione Mobilità, Adriano Palozzi.
L’ambasciatore ed ex ministro degli Esteri Giulio Terzi (FDI) è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Il mondo è piccolo” condotta da Fabio Stefanelli su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it).
Presenza russa in Siria. “Ci sono state delle violazioni dello spazio aereo turco da parte della Russia. In base all’articolo 5 dell’Alleanza Atlantica, la violazione del territorio di un Paese corrisponde alla violazione del territorio di tutto. E’ molto pericoloso quello che stanno facendo gli aerei russi sul territorio turco. La Russia dice che lo spazio aereo è stato violato involontariamente, ma l’Alleanza Atlantica ha l’impressione che siano dei veri propri test della coesione fra gli alleati occidentali in un teatro militare così critico. La federazione russa vede che non c’è alcuna reazione seria da parte del mondo occidentale. L’unica priorità dell’operazione russa in Siria è quella di mantenere Assad alla guida del governo”.
Renzi e le nebbie sulla politica estera. “Il regolamento di Dublino lo si vuole riformare o no? La discussione sta tornando in un cassetto, non sta più andando avanti la discussione. Dal quadro fatto da Renzi sulla politica estera emergono nebbie, nel senso che c’è un’analisi ma senza linee guida chiare. Dice di essere contento perché la Germania propone oggi soluzioni che l’Italia proponeva due anni fa, ma quando le proponevamo noi venivano ignorate da Bruxelles”.
Mancanza di strategia UE. “Non c’è ancora un’indicazione chiara di dove stanno andando l’Ue e i 28 Paesi per quanto riguarda l’analisi dell’intervento russo, le conseguenze che può avere sulla stabilità dell’intera regione e sugli interessi occidentali. La Mogherini ha detto che l’Unione darà tutto il suo peso diplomatico alle Nazioni Unite per cercare una soluzione politica della crisi siriana, ma è decisamente insufficiente questa risposta. Serve una soluzione di carattere operativo. L’Occidente ha perso un sacco di tempo e di terreno nel non agire prontamente all’inizio della crisi siriana. Quello che è venuto fuori alla riunione dei Ministri degli esteri di lunedì, è la riluttanza dei 28 Paesi ad esprimere una politica chiara su questa vicenda”.
Su questo ultimo tema si è espresso anche il presidente della Commissione per le Politiche Ue della Camera Michele Bordo, del Pd, intervenuto a “Il mondo è piccolo” su Radio Cusano Campus. “Per affrontare la crisi siriana –ha affermato Bordo- è necessario avere una strategia condivisa. Pensare esclusivamente ai bombardamenti senza accompagnarli a un’azione diplomatica rischia di non essere una mossa vincente e, peraltro, aprirebbe scenari già visti. Non possiamo rischiare, infatti, di commettere gli stessi errori fatti in passato in Libia o in Iraq quando Usa e comunità internazionale scelsero di agire senza un vero e proprio piano. Alla cacciata dei regimi di quei Paesi non è seguita purtroppo alcuna stabilità e le conseguenze sono ancora sotto gli occhi di tutti. La Siria ha bisogno, al contrario, di una forte azione diplomatica per accompagnarla verso il superamento del regime di Assad. Diversamente condanneremmo il Paese al caos e alla destabilizzazione dell’intera area”.
“Spero poi – ha proseguito Bordo – che nelle prossime ore Usa e Russia possano trovare una forma di cooperazione più o meno condivisa per evitare rischi, sovrapposizioni e incidenti. Allo stesso tempo insisto perché su questa crisi l’Unione europea provi ad assumere una posizione condivisa. Gli interventi dei singoli Paesi si giustificavano tanto tempo fa quando, bene o male, avevano tutti la consapevolezza che di fronte ad una crisi drammatica e pericolosa sarebbero comunque intervenuti gli Usa. Nell’ultimo periodo, invece, il presidente Obama ha scelto un approccio molto più prudente anche per responsabilizzare l’Ue. L’Europa, allora, deve scegliere: una cosa è affrontare crisi di questo genere con unità, un’altra è gestirla con iniziative singole. Posizione, quest’ultima, estremamente negativa e deleteria per la tenuta stessa dell’Ue”.
Guido Guidesi, deputato della Lega Nord, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia, su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it) , in merito all’inchiesta che ha portato all’arresto del vicepresidente della Regione Lombardia Mario Mantovani e in cui è indagato anche l’assessore della Lega Massimo Garavaglia.
“Per il 90% i capi d’accusa che vengono attribuiti a Mantovani non riguardano la sua attività di vice presidente della regione –ha affermato Guidesi-, quindi c’entra poco la regione Lombardia con questa vicenda giudiziaria. Quello che riguarda la Lombardia è il bando di gara per il servizio di trasporto dializzati, che era talmente restrittivo che era quasi impossibile parteciparvi. Garavaglia ha ascoltato il territorio e ha cercato di trovare una soluzione per aiutare il territorio, ha fatto una segnalazione al vice presidente della regione che aveva deleghe alla sanità. Mantovani ha proceduto come riteneva opportuno procedere. Ma Garavaglia è indagato sul nulla. Chi lo conosce sa che è una persona onesta noi lo difenderemo, è un attacco politico strumentale. Ritengo che ci siano da valutare due cose: Garavaglia è stato avvisato dell’indagine nei suoi confronti da un giornale, ad oggi la magistratura non è stato in grado di spiegargli per cosa è indagato. Vogliamo fare delle verifiche che si basano sull’indagine interna che è stata avviata ieri da Maroni sui pochi fatti dell’indagine che riguardano la regione. Dopo quell’indagine interna valuteremo cosa fare. Ad oggi non ci sono né le condizioni politiche né amministrative per chiedere a Maroni di dimettersi. Non capisco Pd e M5s che al posto di denunciare una situazione d’indagine per finalità politiche, denuncia una situazione che non esiste. Sono convinto che Garavaglia ne uscirà a breve e pulito. Se i magistrati hanno sbagliato devono pagare”.
Marcello De Vito, consigliere del M5S al Comune di Roma, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia, su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it), in merito alla vicenda degli appalti truccati a Roma.
“Ci sembrava che ci fossero anomalie sulle gare per il giubileo –ha affermato De Vito-. Abbiamo ricevuto segnalazioni da parte di imprese e lo abbiamo evidenziato. Ci hanno risposto che il sistema informatico era al di sopra di ogni sospetto. Le gare sono state fatte d’urgenza a settembre. I vari Esposito e Sabella ci avevano contestato su questo. L’Anac in effetti ha rilevato anomalie, avevamo ragione anche stavolta”
“Scontrini Marino? Abbiamo chiesto all’Oref, ci sono cifre importanti in ballo –ha dichiarato De Vito-. Sono spese che sembrano anche esorbitare quelle che sono state pubblicate. 10mila euro di media per il 2013 e 12mila per il 2014. Le spese per un evento dovrebbero essere programmate in anticipo. Invece dai documenti vediamo che ci sono autorizzazioni successive alle spese da parte del sindaco. Le spese di missione dovrebbero essere coerenti e proporzionate alla missione che si va a fare”.
“Elezioni Roma? Si sta tenendo la città in ostaggio –ha affermato De Vito- e temiamo che si voglia continuare a tenerla in ostaggio, prolungando il commissariamento per evitare le elezioni. Di fatto Roma è bloccata”.
Il Senatore del Pd Luigi Manconi è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Legge o giustizia”, condotta da Matteo Torrioli, su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it), i n merito al ddl sulla legalizzazione delle droghe leggere.
“Ad oggi si oppongono a questa legge molti parlamentari, più di quanto si creda –ha affermato Torrioli-. La maggioranza dei parlamentari resta saldamente fuori dalla procedura di sottoscrizione di questo disegno di legge. Le motivazioni sono profonde e inconsce allo stesso tempo. Una discussione razionale viene in genere rifiutata o comunque viene fatta precipitare in una situazione emotiva. La grande maggioranza dei cattolici di centro e centrodestra si oppongono. Alfano è decisamente contrario, reagisce sulla base di un meccanismo inconscio e di una malintesa idea di morale: pensa che uno stato che regolamenti e legalizzi qualcosa considerato un male, diventi esso stesso produttore del male”.