MAFIA CAPITALE, RETE CONSUMATORI ITALIA SI COSTITUIRÀ PARTE CIVILE
“Rete Consumatori Italia (Assoutenti – Casa del Consumatore – Codici) si costituirà domani parte civile contro tutti gli imputati nel Processo per Mafia Capitale. La corruzione nella nostra città finalmente esaminata dai tribunali: siamo fiduciosi che sia un buon punto di partenza per sradicare tutto il sottobosco che ostacola lo sviluppo progettuale, la fruibilità dei servizi e la storia e cultura millenaria della Capitale, affidandone finalmente la cura agli onesti attraverso procedure trasparenti e all’eliminazione della criminalità organizzata“. Lo rende noto l’associazione dei consumatori Codici.
BAMBINO GESÙ, NOMINATO NUOVO CONSIGLIO: ENTRANO ANCHE DE BORTOLI E TARANTOLA
“La Fondazione Bambino Gesù volta pagina. Si è riunito questa mattina a Roma per la prima volta il nuovo Consiglio direttivo della Onlus dell’Ospedale Pediatrico della Santa Sede, nominato direttamente dal cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin. Nuovi consiglieri, nuovo statuto e nuova mission: ‘Un obiettivo – dichiara la presidente Mariella Enoc – cui ho lavorato fin dal primo giorno del mio insediamento per garantire trasparenza, solidarietà e innovazione’“. Così una nota dell’Ospedale Bambino Gesù.
“I nuovi consiglieri sono sette – aggiunge – compresa la presidente Enoc: Pietro Brunetti, Ferruccio De Bortoli, Maria Bianca Farina, Caterina Sansone, Anna Maria Tarantola e Antonio Zanardi Landi. ‘Ringrazio il cardinale Segretario di Stato – dichiara Mariella Enoc – che mi è stato vicino e mi ha sostenuto in questo lungo percorso di riforma, che si inaugura formalmente oggi con la prima riunione del Consiglio direttivo e l’approvazione del nuovo Statuto. Ringrazio le persone che hanno accettato di far parte di questa avventura, che volta decisamente pagina rispetto al passato. La Fondazione sarà una casa di vetro che avrà il compito di raccogliere fondi per l’Ospedale da destinare alla ricerca, all’innovazione, alle iniziative di solidarietà anche in campo internazionale“. “Non potendo essere presente di persona alla riunione, il cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin ha rivolto ai membri del Consiglio un messaggio di vicinanza e ringraziamento ‘per aver accettato questo non facile compito, mossi da quel nobile spirito di servizio, umile e disinteressato, che deve contraddistinguere i discepoli di Gesù e, nel nostro caso, quanti lavorano, ai diversi livelli, nell’Ospedale del Papa. Non dubito che questi sentimenti, insieme all’alto profilo morale e professionale che vi contraddistingue, vi saranno di efficace aiuto nello svolgimento della missione che è affidata alla Fondazione e alla quale voi siete chiamati a dare volto e contenuti concreti. Oggi la Fondazione Bambino Gesù Onlus inizia la sua attività «completamente rinnovata». «Per questo – aggiunge – vi esprimo il mio sostegno e il mio fraterno incoraggiamento. E, soprattutto, vi assicuro la mia preghiera. Credo che, insieme tra noi e insieme alle migliaia di persone che guardano all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù con profonda simpatia e speranza, potremo davvero trasformarlo in quella ‘grande opera di carità’ che Papa Francesco, sulla scia dei suoi Predecessori, desidera sia e diventi sempre più’».
SANITA, ABBRUZZESE (FI): NIENTE MARCHINGEGNI GIURIDICI, MASTROBUONO BOCCIATA
“Il direttore generale della Asl di Frosinone, Isabella Mastrobuono è stata bocciata nel suo operato, sia politicamente, dalla conferenza dei Sindaci è sia tecnicamente dall’Oiv. Pertanto non ci sono marchingegni giuridici che possono tenere la manager qui in provincia di Frosinone“. Lo ha dichiarato in una nota Mario Abbruzzese, consigliere regionale di Forza Italia: “Pertanto un suo possibile ricorso al Tar sulla sua mancata conferma alla guida dell’azienda sanitaria locale, credo sia inconcepibile. E’ palese che con lei ai vertici dell Asl non è stato possibile instaurare qualsiasi tipo di dialogo, dunque una sua eventuale permanenza genererebbe un clima di tensione che di certo non farebbe bene al sistema sanitario locale, da due anni in uno stato di emergenza senza precedenti. La Mastrobuono deve mettere da parte le sue velleità ed accettare il verdetto emesso da Zingaretti. Anche se il governatore a luglio aveva lodato la manager, ed ora, dopo appena tre mesi l’ha sollevata dall’incarico. Comunque, a prescindere da ciò, la sua gestione è stata fallimentare sotto tutti i punti di vista, quindi se la sanità della provincia di Frosinone deve voltare pagina c’è bisogno di un nuovo dg che abbia veramente a cuore le sorti di questo territorio“.
MAFIA CAPITALE, CONCORSISTI CAMPIDOGLIO: SAREMO A INGRESSO AULA TRIBUNALE
«Mentre nell’aula di giustizia si svolgerà la prima tappa del processo a Mafia capitale, noi saremo fuori a fare sentire la nostra voce, a difendere i nostri diritti di vincitori e idonei non assunti». Il Comitato 22 Procedure per la Giustizia, che da anni porta avanti la lotta per l’assunzione di vincitori e idonei del concorso bandito da Roma Capitale ormai cinque anni fa, comunica in una nota che sarà presente, giovedì 5 novembre, all’ingresso dell’aula del Tribunale. «Siamo qui per denunciare ancora una volta l’ingiustizia che stiamo vivendo. Siamo le prime vittime di questo sistema fatto di corruzione, clientelismo e favoritismi che ha schiacciato la capitale d’Italia e che sta distruggendo il nostro futuro – commenta Federica Ragno, portavoce del Comitato – Sotto i nostri occhi continuano a consumarsi ingiustizie inaccettabili. Ultime, le assunzioni attraverso le società partecipate per far fronte al Giubileo, assunzioni che costano il doppio di quelle dei vincitori di concorso. Da anni ci viene ripetuto che per le nostre assunzioni non ci sono soldi. E mentre il nostro legittimo ingresso nell’amministrazione viene bloccato dal piano di rientro, in città impera il malaffare e vanno avanti tutti tranne noi. Anche questo vuol dire mafia capitale».
«Mentre la miope politica locale calpestava il merito – continua la portavoce – quella nazionale non ha fatto di meglio. Ultimo atto il blocco del turn over al 25% che, di fatto, mette fine al ricambio generazionale tanto millantato da questo governo. Facciamo appello, allora, al commissario Tronca, al quale abbiamo già chiesto un appuntamento e al quale chiediamo di ripristinare la legalità anche della nostra situazione. Al commissario, chiamato a gestire l’Anno santo, denunciamo innanzitutto il sistema delle partecipate. A Risorse per Roma, partecipata del comune, verranno affidati numerosi servizi per il Giubileo, servizi per i quali siamo stati selezionati anni fa, col risultato di una spesa maggiore per la pubblica amministrazione. Allora il nostro grido è: diamo un futuro alla capitale. La città deve ripartire da noi, dal merito, dalla parte buona, onesta, preparata. Chiediamo allora al commissario Tronca e al governo nazionale di mandare subito un messaggio a tutti: assunzioni subito e deroga al blocco del turn over al 25% per le graduatorie di concorso pubblico per l’accesso dall’esterno».
Vittorio Sgarbi è intervenuto su Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano (www.unicusano.it) , nel corso del format ECG Regione, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio. Diverse le tematiche affrontate dal critico d’arte, candidatosi a Sindaco di Milano.
Sul caso Roma: “Sono amico da tanti anni di Tronca, con cui ho fatto alcune cose notevoli ad Expo e con cui ho spesso collaborato in passato. Tronca arriva a Roma perché il Papa ha licenziato Marino. In questi giorni si celebra la ripresa del potere temporale dei Papi sull’Urbe Eterna. Francesco ha volontà di dominare il Giubileo senza avere la politica tra le scatole. E’ il Papa che ha licenziato Marino, si osservi in tal senso che il primo gesto di Tronca è stato andare dal Papa. Roma è tornata sotto il dominio dello Stato Pontificio e il Papa è il Papa Re“.
Sgarbi descrive il personaggio Tronca: “Come dicevo siamo amici, lo conosco da tanti anni. E’ stato chiamato non appena terminata la sua esperienza ad EXPO, il 31 ottobre ero con lui. E’ molto simile a Gabrielli, li ho conosciuti ai tempi della Protezione Civile. Sono persone abituate ad affrontare le situazioni di grandi rischi e di grandi emergenze, entrambi hanno una enorme esperienza concreta e pratica. Le situazioni di emergenza richiedono un personaggio che non abbia visioni ideali, romantiche o emotive. Con Tronca a Roma non ci sarebbe stata mafia capitale, che è il più grave insulto che la città deve patire per quattro rubagalline, delinquenti, che sono stati scambiati per mafiosi“.
Su Cantone: “Certe volte farebbe meglio a trattenersi, visto che non svolge una funzione giudiziaria ma etica. La sua è una figura inutile. Mi chiedo perché invece il Governo non abbia creato l’Authority dei beni culturali. Questa sì che è una figura che manca nel nostro Paese. L’Authority dei beni culturali servirebbe a porre un freno a una serie di azioni scellerate che vengono messe in pratica anche dalle sovrintendenze“.
Sgarbi sulle future elezioni: “Roma diventerà senza dubbio grillina, mentre a Milano la partita è aperta. Io mi sono candidato con la Lista Sgarbi a cui si affianca anche la Lista La Zanzara, di Cruciani. Le mie priorità? Sono tante. Ci sono tanti posti meravigliosi che sono dello Stato e che restano chiusi. La città potrebbe essere un luogo di grande vitalità artistica e culturale. Sicuramente farei aprire le scuole alle dieci anziché alle otto e mezza del mattino. Se uno va a scuola alle otto e mezza del mattino ha la testa rintronata, l’apertura dell’orario scolastico deve essere libera, dalle dieci e possibilmente anche più tardi“.
L’ex membro del Partito Democratico, Giuseppe Civati, ora leader di “Possibile”, è intervenuto questa mattina su Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano (www.unicusano.it) , nel corso del format ECG Regione, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.
Civati ha commentato le parole di Renzi a proposito della manovra di stabilità: “La legge di stabilità è di sinistra? E’ sbagliata e non è per niente di sinistra. L’idea di togliere la tassa sugli immobili è contraria a tutta la storia della sinistra italiana, questa vicenda del contante è discutibile sotto ogni profilo, soprattutto per il valore simbolico che ha e poi c’è pochissimo per chi sta male da vero, per i poveri e soprattutto ci sono un sacco di debiti spostati all’anno successivo. Questa manovra è tutto meno che di sinistra. Tra le altre cose è lo stesso Renzi a confermare questa sensazione, quando ammette che sono usciti degli esponenti dal PD, come me e Fassina, e stanno entrando altre figure, tipo Verdini, che sicuramente di sinistra non sono…“.
Secondo Civati ha ancora senso parlare di destra e sinistra: “Destra e sinistra esistono ancora, sono delle espressioni convenzionali ovviamente però ci sono ancora degli approcci diversi nelle cose o nel riconoscimento dei diritti. L’approccio che uno ha ad esempio sui matrimoni omosessuali fa capire chi è di destra e chi è di sinistra, chi vuole conservare una famiglia teorica e chi invece vuole affrontare davvero la realtà. La sinistra per risorgere ha bisogno di un progetto alternativo, almeno secondo me, anche se su questo non sempre gli altri sono d’accordo. Sel insiste per allearsi a Milano con il Partito Democratico ma io non sono convinto che una alternativa possa crearsi alleandosi proprio con quello a cui alternativa dovrebbe essere“.
Ancora Civati, stavolta sul caso Roma: “Quello che ha fatto Renzi è incredibile. C’è uno strato di commissari politici, istituzionali e prefettizi che non ha precedenti nella storia repubblicana romana. A Roma già litigano i due commissari, ci vorrà un terzo commissario a mettere pace tra i due commissari? I sindaci non si nominano ma vengono eletti e se un un sindaco deve cadere lo fa nelle sedi opportune, sicuramente non da un notaio. Non è corretto che Roma venga banalizzata e umiliata così“.
Civati su Marino: “Il problema di Roma si chiama mafia. E Marino rispetto alla mafia era dall’altra parte della barricata. Se siamo pronti ad appoggiare Marino? Può essere sicuramente un interlocutore. Se dovesse chiederci una mano, anche in una sua nuova corsa a sindaco di Roma, sicuramente la troverebbe tesa. Io sono stato uno dei pochi a difenderlo, salvo alcuni episodi, soprattutto nella sua lotta alla criminalità e nelle sue scelte sull’urbanistica e le società partecipate. Secondo me per lui sarebbe una follia candidarsi alle primarie del Partito Democratico, gli hanno già fatto capire che quel partito non è più casa sua, non so che altro debbano fargli…”
Civati sul Movimento Cinque Stelle: “Prima o poi dovranno scegliere se essere di destra o di sinistra. Magari la problematica emergerà con altre parole, ma questa cosa si paleserà, come è già accaduto sull’immigrazione e in alcune tematiche di politica economica“.
Emanuele Fiano (PD) primo firmatario della proposta di legge che vorrebbe inserire nel codice penale il reato di propaganda del regime fascista e nazifascista, chiede le dimissioni del presidente della FIGC Tavecchio per le sue frasi su ebrei e omosessuali. Intervenuto ai microfoni della trasmissione “Legge o giustizia”, condotta da Matteo Torrioli su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it), Fiano ha affermato: “Tavecchio dovrebbe dimettersi, in qualsiasi altro Paese occidentale sarebbe già successo. La comunicazione pubblica di chi ha incarichi istituzionali funziona da esempio. La nostra funzione pubblica, il linguaggio che usiamo, costituiscono un elemento dell’educazione civica del Paese, della sua cultura comune. Per questo mi sto impegnando con questa legge contro il reato di propaganda. Se l’effige di un dittatore che ha fatto uccidere milioni di persone ci si può far vanto, la si può considerare un souvenir, come facciamo a spiegare che le azioni di quell’uomo furono un danno per l’umanità?”.