giovedì 21 Novembre 2024,

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Roma&Lazio. La politica, le opinioni, i fatti

scritto da Redazione
Roma&Lazio. La politica, le opinioni, i fatti

SALVINI A RADIO CUSANO CAMPUS: “PAROLE DI GENTILONI? VIGLIACCHERIA. CANDIDATI A ROMA E A MILANO? MARCHINI NON LO CONOSCO. SALLUSTI PUO’ ESSERE UNA SOLUZIONE. TERRORISMO? COLPA NOSTRA UN PAR DI PALLE”
Il Segretario della Lega Nord Matteo Salvini è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ecg Regione”, condotta da Andrea Di Ciancio e Roberto Arduini, su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it).
Sulle ultime dichiarazioni del Ministro degli esteri Paolo Gentiloni, Salvini è categorico: “E’ la solita vigliaccheria e ipocrisia all’italiana –ha affermato il leader leghista-. Noi aspettiamo che vadano avanti gli altri, la Russia, la Francia e noi facciamo finta di niente sperando che non ci attacchino, anche se i terroristi sono sul pianerottolo di casa nostra”.
Sulla risposta dell’UE. “A Bruxelles dormono –ha affermato Salvini-, aspettano una soluzione diplomatica con l’Isis, sono veramente fuori dal mondo. Noi come Lega spesso e volentieri veniamo sbeffeggiati e derisi, io mi sono preso dello sciacallo, ignorante e fascista. I veri ignoranti e imbecilli sono gli ipocriti, i buonisti, i pacifinti. Spero che il sangue di Parigi non sia l’ennesimo sangue sparso invano. Più dei terroristi ho paura di alcuni italiani e europei che dicono è colpa nostra, sono emarginati… Emarginati un par di palle. E’ colpa nostra un par di palle. Bisogna vedere se l’Islam è compatibile con la libertà che ci siamo conquistati”.
Sulla manifestazione a Roma. “Ribadiremo –ha annunciato Salvini- che non abbiamo paura e ribadiremo la nostra identità. Bisogna ribadire i nostri simboli cristiani: crocifisso, presepe”.
Sul centrodestra. “Il centrodestra –ha affermato Salvini- se è unito vince, troveremo le persone migliori a Roma, Milano e Bologna, per rilanciare queste città. Marchini? Non lo conosco, non posso intervenire su ciò che non conosco. Ci sono sondaggi in corso, aspettiamo e vediamo. Sallusti è una delle proposte per Milano. Ci sono una serie di nomi che hanno dato la loro disponibilità, vedremo di tirar fuori i migliori, non necessariamente legati a questo o a quel partito. Meloni titubante per Roma? Raccogliere l’eredità delle ultime amministrazioni a Roma non è semplice. Serve gente onesta e coraggiosa e con le idee chiare”.
Sullo Ius Soli.E’ un pericolo –ha affermato Salvini-. La Lega da sola l’aveva denunciato. Io sono a Bruxelles, ieri c’è stato un blitz, il 70 % sono stranieri, il 40% disoccupati, è lì c’è lo ius soli perché hanno anche diritto di voto i giovani delle seconde generazioni, abbiamo visto come si sono integrati bene. L’immigrazione alla mare nostrum, alla Alfano, alla Boldrini è un pericolo. La Boldrini dovrebbe essersi già dimessa per quello che ha fatto il mese scorso. Alfano è l’uomo sbagliato al posto sbagliato, speriamo che le forze dell’ordine e l’intelligence continuino a fare lo splendido lavoro che hanno fatto nonostante Alfano. Puoi limitare il rischio, puoi prevenirlo. In Italia entra e esce chi vuole senza alcun controllo.
Dario Fo ieri ha attaccato Salvini dandogli dell’ignorante. “Rispetto l’età di Fo –ha replicato Salvini-. Anche se si permette di dare dell’ignorante a milioni di cittadini che non la pensano come lui, gli dico: ‘Goditi quello che hai fatto nella tua vita e non rompere le scatole al prossimo’”.


VIOLENZA DONNE/ Corsi gratuiti di difesa personale: l’iniziativa della FIKBMS con il patrocinio della Polizia di Stato anche a Roma e nel Lazio
Numerose strutture di Roma e del Lazio hanno aderito all’iniziativa in occasione del 25 novembre, giornata mondiale contro la violenza sulle donne
Il 31,5% delle donne italiane ha subìto violenza fisica o sessuale almeno una volta nella vita. Sono 6 milioni e 788mila, una donna su tre (fonte: Istat, dati giugno 2015 in riferimento a quinquennio 2009-2014 http://www.istat.it/it/archivio/161716 ).
Ecco perché, in occasione della Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne del 25 novembre, la FIKBMS (Federazione italiana Kickboxing, Muai Thai, Savate e Shoot Boxe) lancia, con il patrocinio della Polizia di Stato, ‘Colpita, affondato’: una settimana di corsi e stage gratuiti di autodifesa femminile. Numerose le strutture di Roma e del Lazio che hanno aderito all’iniziativa (l’elenco completo è disponibile sul sito www.fikbms.net).
«Quando un uomo è violento nei confronti di una donna tocca il punto più basso che possa raggiungere. E se nella lotta alla violenza di genere sono stati fatti notevoli passi avanti, non è ancora il momento di mollare perché questo fenomeno aberrante va sconfitto. Lo sport, in questo percorso, ha un ruolo importante» spiega Donato Milano, presidente della FIKBMS. «La Federazione ha deciso di dedicare due settimane l’anno alla promozione di corsi gratuiti di difesa personale per donne, in corrispondenza del 25 novembre e dell’8 marzo – prosegue Milano -. Con ‘Colpita, affondato’ intendiamo offrire alle donne gli strumenti per potersi difendere e al contempo vogliamo lanciare un messaggio forte: per ‘affondare’ la violenza è necessario trovare il coraggio di denunciare e di non ‘abbassare la guardia’».


Giorgio Beretta, analista dell’Osservatorio Permanente sulle Armi leggere e le Politiche di Sicurezza e Difesa OPAL di Brescia, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Il mondo è piccolo” condotta da Fabio Stefanelli su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it).
Stanotte –ha affermato Beretta- è partito un carico di bombe dall’Aeroporto di Elmas a Cagliari che sono dirette in Arabia Saudita. Questo carico di bombe di cui abbiamo avuto da un’Onorevole della Sardegna fa seguito ad un carico precedente spedito il mese scorso di 100 bombe aeree che vengono impiegate dall’Arabia Saudita per bombardare lo Yemen, dove è in corso dal marzo scorso un intervento militare dell’Arabia Saudita e di altri Paesi mai legittimato da parte dell’Onu. Ieri l’UE ha espresso forte preoccupazione per quello che sta avvenendo in Yemen e oggi partono nuove bombe. Il caos è veramente totale”.
Con Rete disarmo –ha affermato Beretta- abbiamo sollecitato numerose interrogazioni parlamentari riguardo questa situazione e il governo Renzi non ha mai risposto, soprattutto il Ministro Gentiloni che avrebbe in carica questa materia. Sta continuando l’invio di bombe in una zona lontana da noi quindi è difficile che i profughi dallo Yemen arrivino da noi, però ciò che accade in quella polveriera che è il Medio Oriente ha riflessi anche per l’Occidente. Non è un caso che nello Yemen, in cui non c’erano mai state formazioni terroristiche, proprio a seguito di questo conflitti hanno conquistato diverse zone i gruppi di Al Qaeda e dell’Isis”.
L’Italia –ha spiegato Beretta- è stata il maggior fornitore di armi alla Libia di Gheddafi. Dove siano finite quelle armi non lo sa nessuno. Il nostro sospetto è che siano usate oggi da qualche formazione guerrigliera in Libia. Questi depositi vengono saccheggiati e non si sa più dove finiscano. I dati ufficiali parlano di autorizzazioni alle esportazioni di armamenti dell’Italia verso il Medio Oriente, l’Africa e il Nord Africa negli ultimi 5 anni hanno raggiunto il 35,5% di tutte le esportazioni dall’Italia. Il principale Paese è l’Algeria, ma poi troviamo quelli del Golfo arabico. E’ ancora più inquietante vedere come nel 2014 anche le cosiddette armi comuni, non militari, ne sono state esportate in Medio Oriente più di 22 milioni di euro. In un momento di fortissime tensioni in queste zone, l’Italia e i Paesi occidentali stanno fornendo armi a questi Paesi. E questo è un pericolo fortissimo per l’Occidente. Nonostante ci sia ogni anno una relazione della Presidenza del Consiglio, ormai da 6-7 anni il Parlamento non dedica tempo al tema delle esportazione di armi. Quest’anno se n’è parlato 50 minuti. Questo dovrebbe farci interrogare sull’intelligenza del nostro Parlamento- L’Italia ha un’esportazione abbastanza consistente di componenti di armi in Turchia. Poi non se ne sa più niente. Chiaramente la Turchia sa benissimo dove finiscono le armi, il problema è che non lo rende noto. Questo tipo di possibili triangolazioni non sono mai trasparenti. Non è possibile sapere a chi vengono destinate le armi che partono da Brescia e arrivano in Turchia”.


Francesca Fornario, comica di “Un giorno da pecora” su Radio2 e giornalista per testate come Il Fatto Quotidiano e Il Manifesto, è intervenuta su Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano (www.unicusano.it), nel corso del nuovo format LINGUE A SONAGLI condotto dal cantautore Bussoletti che andrà in onda il prossimo sabato alle 14.
Fresca di pubblicazione da parte di Einaudi del libro “La banda della culla” che sta riscuotendo ottimi consensi, ha detto la sua sui rischi che comporterebbe il Giubileo a Roma in questa ondata terroristica e non solo. Vi diamo qualche anticipazione.
Sull’opportunità del Giubileo a Roma:Il Giubileo in arrivo non mi spaventa anche se abito vicino al Vaticano. Quello che purtroppo hanno dimostrato gli attentati di Parigi è che non hanno colpito una chiesa, non hanno colpito un simbolo religioso, ma hanno colpito la libertà. Persone che andavano a cena in un ristorante economico. Non credo perciò che il Giubileo sia un simbolo più religioso agli occhi di questi invasati criminali”.
Sui fatti di Parigi:Sono stati la prova che Dio non esiste perché sennò non non si spiega. O è cattivo o, come pensavo io a sette anni, è imbranato. Non penso che questa sia una guerra di religione. Penso invece che ci siano delle persone che, in nome di un loro Dio, uccidono perché sono fanatiche, violente e infelici.
Sui terroristi: La condanna dei loro gesti è assoluta e non c’è neanche da parlarne. Dico solo chebisogna comprendere, però, le ragioni storiche di chi ha compiuto questi gesti. Penso che molti hanno paura ad esprimere questo pensiero che è anche banale in fin dei conti ma ricordiamoci quel che dice Woody Allen: la pornografia è l’erotismo degli altri”.
Su Ignazio Marino: “La vera buccia di banana su cui è scivolato sono le unioni civili, tanto che il Papa era visibilmente stizzito con lui. Anche la chiusura della discarica di Malagrotta non ha giocato a suo favore”.
Spiegazione a Salvini di cosa sia un libro:Salvini, allora il libro è quell’oggetto che tu devi tirare fuori da sotto la gamba del tavolo anche se poi il tavolo balla. Lo prendi in mano, lo apri e lo sfogli e vedrai che sopra ci sono dei segnetti… quei segnetti sono delle lettere. Si può leggere. Salvini, si può leggere con le parole una dopo l’altra. No, non è il Corano. Stai calmo. Non lo leggono più il Corano i terroristi. Per fomentarsi leggono Libero… fanno prima”.


SANITA’, PALOZZI (FI): “ZINGARETTI ASCOLTI OPERATORI SALUTE MENTALE”
Sul fronte sanità, il presidente Zingaretti ne combina una dietro l’altra. Stamattina è toccata all’associazione regionale per la Salute Mentale protestare, insieme a lavoratori e utenti, contro il rischio licenziamento per oltre cento operatori di salute mentale. Si tratta di una vicenda sanitaria molto delicata, che rischia di incidere pesantemente sulla qualità delle prestazioni del suddetto comparto e di lasciar soli numerosi pazienti e famiglie. Per questa ragione è necessario che il governatore del Lazio non lasci cadere nel vuoto il grido di allarme dei lavoratori e si adoperi fattivamente per concedere una nuova opportunità occupazionale agli operatori licenziati. In caso di reiterato immobilismo istituzionale, sarà mia cura presentare una apposita interrogazione sulla vicenda”. Così il consigliere regionale FI, Adriano Palozzi.


Il sistema sanitario italiano sarebbe pronto a fronteggiare un’emergenza sanitaria a seguito di un attentato terroristico? A questa domanda ha risposto il Dott. Gian Alfonso Cibinel, Presidente Nazionale SIMEU Società italiana di medicina d’emergenza, intervenuto ai microfoni della trasmissione “Genetica oggi”, condotta da Andrea Lupoli su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it).
Noi –ha spiegato Cibinel- abbiamo il personale sanitario competente in grado di rispondere ad un eventuale emergenza di questo tipo, attivando dal pronto soccorso tutti gli specialisti che dovrebbero intervenire. Non mi preoccupa tanto la risposta e la tenuta nel breve periodo, bensì la persistenza nel tempo. A Roma e nel Lazio soprattutto, la crisi non è tanto nelle tre ore in cui arrivano i feriti, ma nei mesi invernali come questi, con i pronti soccorsi sovraffollati perché non ci sono posti letto a sufficienza nei reparti. E’ chiaro che se il personale è sovraccaricato ci possono essere difficoltà. Però la risposta nella fase acuta si è sempre dimostrata ottimale”.

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