Roma: Calabria (FI), sentenza su rom incomprensibile
“La condanna a soli sei anni per il rom che lo scorso 27 maggio, guidando un’auto senza patente, investì nove persone e uccise Corazon Perez è incomprensibile e lascia basiti. Che fine ha fatto la giustizia in questo Paese? E’ questo il modo in cui si garantisce la certezza della pena?“. Lo dichiara la deputata di Forza Italia Annagrazia Calabria. “Ancora una volta, ci troviamo di fronte ad una decisione che manda un messaggio completamente sbagliato. Ci attendevamo una condanna esemplare, purtroppo è arrivato esattamente il contrario“, conclude.
GIUBILEO, PALOZZI (FI): “ZINGARETTI ASSOLUTAMENTE INSUFFICIENTE”
“Reputo assolutamente insufficiente l’intervento di Nicola Zingaretti, che finalmente si è degnato di tornare in Consiglio regionale per elencare le misure che la Regione Lazio ha intenzione di mettere in campo in vista dell’imminente giubileo straordinario. Sanità, trasporti, accoglienza e solidarietà: questi gli ambiti di intervento, illustrati in aula, e per i quali è prevista una programmazione alla resa dei conti monca e carente, a tratti aleatoria. Il governatore sbandiera in pompa magna la riqualificazione dei ps romani, quando i cantieri hanno creato grossi problemi all’erogazione del servizio d’urgenza all’interno dei nosocomi e la nostra sanità continua a vivere di tagli lineari e in profonda crisi. Tanti i dubbi e le perplessità pure sul fronte trasporti, sui quali l’inefficienza regionale non si arresta: vada a chiedere ai pendolari dei bus Cotral e dei treni per credere. Numerose falle, infine, sul fronte dell’accoglienza e solidarietà: Zingaretti parla di investimenti su strutture ricettive e cammini della fede salvo poi scoprire che si sono riusciti a reperire fondi per la via Francigena del Nord, trascurando quella del Sud, e che il nuovo ostello della gioventù di Roma a Santa Maria della Pietà sarà aperto solo entro febbraio, praticamente in pieno Giubileo. Siamo, dunque, alle solite: dal presidente Zingaretti mille parole e false promesse”. Così il consigliere regionale FI, Adriano Palozzi.
Ilario Ilari è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano” condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it), in merito al caso legato a Roma Tpl.
“Sembra che tutto intorno a noi per troppo tempo abbia taciuto –ha affermato Ilari-. Ci sono notizie che rimbalzano, i problemi dei cittadini, ma non dimentichiamoci che anche i lavoratori di questo settore sono cittadini e utenti. Dobbiamo percepire lo stipendio di ottobre. In alcune delle aziende del consorzio Tpl gli stipendi di settembre sono stati percepiti appena 2 settimane fa. Ormai si superano di poco i 1000 euro mensili, alcuni sotto i 1000. Si lavora una media di 42 ore settimanale contro le 39 previste contrattualmente. Molte di queste ore non rientrano neppure nello straordinario”.
“E’ vero che dopo l’inizio di questo blocco che ha avuto origine a Maglianella –ha detto Ilari-. tutti gli altri depositi hanno proceduto a questo blocco. Perché le istituzioni non ci hanno risposto e non si sono presi alcun impegno nonostante le nostre segnalazioni”.
“Sono 5 anni che i pagamenti degli stipendi ritardano –ha spiegato Ilari-. Nell’ultimo periodo sono state tolte indennità che hanno inciso per oltre 250 euro mensili sulla busta paga dei lavoratori. I dipendenti si sono rivolti alle proprie aziende, ci sono state varie proteste. Poi però da almeno due anni e mezzo se non tre, queste proteste sono state rivolte nei confronti delle amministrazioni comunali. Dopodiché ci siamo rivolti ad ogni organo competente. Un gruppo di lavoratori ha chiesto un’interlocuzione col prefetto che ci ha mandato i blindati, ci sono immagini che lo testimoniano. Le istituzioni sono stati capaci solo a fare promesse, senza mai trovare soluzioni. Hanno continuato a coprire questo sistema, non interessandosi mai veramente alla questione”.
“Noi in Usb contiamo molto sulla collaborazione dei cittadini, tanto che siamo sempre stati in contatto con comitati di cittadini e pendolari. Molte delle iniziative che spesso portiamo in piazza vedono la collaborazione dei cittadini. Noi abbiamo chiesto esplicitamente al Comune di risolvere questa cosa, pagandoci direttamente gli stipendi, che tanto le aziende dipendono da loro. I lavoratori temono sanzioni, non è che ce ne freghiamo di questo. Però spero che non si speculi su questa cosa perché non è da oggi che c’è il problema. Già Renzi era intervenuto dicendo che avrebbe pensato un sindacato unico così come avrebbe pensato di regolamentare in maniera restrittiva il diritto di sciopero. Attualmente i lavoratori hanno solo quest’arma, se ci tolgono anche questo non abbiamo più possibilità per far sentire la nostra voce”.
Antonello Aurigemma, capogruppo Forza Italia in Regione Lazio, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano” condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it), in merito al caso legato a Roma Tpl.
“In Regione –ha spiegato Aurigemma- non si è parlato del problema di Roma Tpl nonostante la regione sia l’unico ente amministrativo in piedi, non commissariato. E’ quantomeno imbarazzante il silenzio su una tematica come questa. Al di là della legittimità o meno della protesta di lavoratori e famiglie senza stipendio, trovo singolare la richiesta dell’Authority che giustamente si informa ma mi auguro che non sanzioni questi lavoratori”.
“I lavoratori –ha affermato Aurigemma- hanno pienamente ragione a dire che svolgono un servizio di trasporto pubblico a tutti gli effetti dopo che Atac ha esternalizzato il 20% del trasporto pubblico locale. Questo trasporto che fa Roma Tpl fa è stato regolamentato con un contratto che prevedeva obblighi da parte dell’azienda e del Comune. Le rimostranze che stanno portando avanti i dipendenti di Tpl nascono da quando il Comune ha bloccato i pagamenti, a loro dire per una mancata erogazione da parte della regione. Roma tpl non è nelle condizioni di pagare gli stipendi e i contributi ai lavoratori”.
“Bisogna rivedere le attribuzioni dei poteri della riforma DelRio dalla regione agli altri enti –ha spiegato Aurigemma-. Chediamo che ci sia la possibilità di far partecipare Roma direttamente alla ripartizioni dei fondi, anziché farle passare prima alla regione. La regione ha avuto 574 milioni e al Comune sono andati appena 180 milioni di euro. E’ un sistema molto contorto. Più passaggi ci sono dei fondi nazionali più difficoltà c’è ad accedervi e più vengono ripartiti in modo discrezionale”.
SANITA’, PALOZZI (FI): “INTERROGAZIONE URGENTE SU FUTURO IFO”
“Voglio esprimere la mia solidarietà ai lavoratori dell’Ifo, che oggi hanno annunciato lo stato di agitazione contro la carenza gestionale che ormai da tempo caratterizza impietosamente la struttura. Le organizzazioni sindacali, infatti, lamentano la mancanza di un management stabile e l’assenza di un profilo politico-strategico in grado di gestire al meglio un complesso sanitario che è vera e propria eccellenza nazionale nella ricerca che per la cura dei tumori. Già la scorsa settimana ho chiesto al presidente Zingaretti maggior sensibilità sulla delicata vicenda, consigliando l’immediata apertura di un tavolo con le parti sociali. Richiesta che torno a sollecitare con forza. Nelle prossime ore, inoltre, depositerò una interrogazione urgente per chiedere alla Regione quali azioni voglia mettere in campo per rilanciare l’Ifo e ridare certezze ai lavoratori”. Così il consigliere regionale FI, Adriano Palozzi.
Vincenzo D’Anna, Senatore di Ala, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ecg Regione” condotta da Andrea Di Ciancio e Roberto Arduini su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it).
Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Luca Lotti ha detto che quando incontra Verdini a suo padre prende un colpo. “Il padre di Lotti si dovrebbe preoccupare più di suo figlio che è un po’ bruttino con quei capelli. Credo che Lotti abbia voluto tranquillizzare quegli ambienti del PD che si preoccupano non della metamorfosi e della deriva liberal-liberista del Pd che Renzi, all’acqua di rose, cerca di interpretare. Il padre di Lotti si dovrebbe porre il problema del fatto che un uomo come Renzi che non è mai stato né comunista né socialista sia diventato leader del maggiore partito di centrosinistra”.
Mentre l’Aula del Senato discute e si accinge a votare la legge di Stabilità, D’Anna è stato filmato durante un pisolino. “Abbiamo fatto le ore piccole in Commissione per valutare gli emendamenti –ha affermato D’Anna-. Abbiamo tirato per le lunghe e può capitare che, dopo aver dormito poco le precedenti notti e avendo preso un antistaminico, uno si possa addormentare. E qualcuno mi ha fatto un video quando mi sono appisolato un minuto. Non è stato ripreso il mio intervento, ma solo questa cosa. Fa parte dell’informazione spettacolo e della delegittimazione dei parlamentari. Tutto fa brodo pur di dire male del Parlamento”.