giovedì 21 Novembre 2024,

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Roma&Lazio. La politica, le opinioni, i fatti

scritto da Redazione
Roma&Lazio. La politica, le opinioni, i fatti

SAN CAMILLO, PALOZZI (FI): ”ENNESIMA BATTAGLIA PERSA DA ZINGARETTI”
Nelle ore in cui l’aleatorio Zingaretti annuncia in pompa magna pseudo rivoluzioni nella sanità capitolina, a smentirlo impietosamente giungono le notizie dal San Camillo, dove i pazienti sono ricoverati addirittura nella sala operatoria di neurochirurgia a causa della carenza di posti letto. Si tratta di una vicenda inquietante, l’ennesima battaglia persa da questa sgangherata amministrazione regionale. Un altro schiaffo pesante che umilia personale e pazienti. Con il governatore del Lazio, purtroppo, si continua a rasentare il fondo, e la riduzione di reparti e posti letto sta provocando conseguenze nefaste, che ricadono ovviamente su utenti e lavoratori. In campo sanitario, oltre ai risultati disastrosi, sinceramente è molto preoccupante l’atteggiamento di Zingaretti, che non appare assolutamente in grado di comprendere lo stato di grave crisi della sanità laziale, sempre più al collasso”. Così il consigliere regionale FI, Adriano Palozzi.


Nicola Molteni, deputato della Lega Nord, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it).
Molteni, primo firmatario della legge di riforma sulla legittima difesa, ha commentato il caso del gioielliere di Lucina che ha ucciso un ladro durante un tentativo di rapina in casa. “Io -ha spiegato Molteni- ho spesso ricordato che l’attuale normativa sulla legittima difesa lascia discrezionalità che porta spesso e volentieri a considerare il legittimo tentativo del cittadino di difendersi come un eccesso di legittima difesa. Fortunatamente nel caso del gioielliere è stata riconosciuta la legittima difesa. L’albanese di 37 anni era un criminale di professione, evaso due volte dal carcere. Quando sento il gioielliere dire che ha sparato per difendere la sua famiglia, in queste parole c’è tutta l’emotività del gesto di chi vuole difendere quanto di più caro ha”.
Io parto dal presupposto che nessuno ha diritto di entrare in casa altrui per commettere un reato -ha affermato Molteni-. Un ladro deve capire che alla sua violenza può corrispondere la violenza del proprietario dell’abitazione. Non deve passare il principio che siccome non aveva un’arma con sé, il proprietario della casa non poteva sparargli. Difendersi non può mai essere un reato”.
Gravi responsabilità del Governo. “La domanda che io mi faccio è perché questo criminale era ancora in giro –ha detto Molteni-. C’è una gravissima responsabilità da parte del Pd, del ministro Alfano, che hanno azzerato la sicurezza dei cittadini, tagliando su tutto questo settore. Obbligano i cittadini a difendersi da soli. Le forze dell’ordine sono lasciate in condizioni patetiche. C’è una grave responsabilità politica in tutto questo”.
Una battuta sul caso del Jet russo abbattuto da Ankara. “Non hanno fatto bene i turchi ad abbatterlo -ha affermato Molteni-. Putin sta combattendo il terrorismo, la Turchia ha una posizione ambigua e questo caso né è la conferma”.


Tommaso Grassi, Capogruppo di ‘Firenze riparte a sinistra’, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it).
La Corte dei Conti ha archiviato l’inchiesta sugli scontrini di Matteo Renzi quando era sindaco di Firenze.Ora il Comune non ha più nessuna scusa per non darci la documentazione -ha affermato Grassi-. Vogliamo vedere queste rendicontazioni per poter dare un giudizio etico-politico. Abbiamo dato altre 24 ore agli uffici del Comune per darci la documentazione. Vediamo se ignoreranno la nostra ennesima richiesta. Speriamo ci vengano dati questi scontrini senza dover ricorrere al Tar. Non è vero che ora non ha più senso leggerli. La Corte dei Conti fa un tipo di valutazione, noi vogliamo farne un’altra. La Corte dei Conti valuta solo se le pratiche usate per la rendicontazione sia completa. Ma se trovassimo sugli scontrini una bottiglia di vino da 100 euro in una cena istituzionale, sarebbe inopportuna dal punto di vista etico e noi è su quel piano che vogliamo fare chiarezza”.


CIAMPINO, PALOZZI (FI): “ENAC SU VIA RULLAGGIO? DA MATTI. ECCO INTERROGAZIONE”
Invito a non sottovalutare il grido d’allarme, avanzato oggi dal comitato Criaac in merito alla realtà infrastrutturale dell’Aeroporto di Ciampino. Il gruppo di cittadini, che giusto pochi giorni fa a Bruxelles aveva sollevato presso le istituzioni europee l’annosa questione dell’impatto acustico-ambientale del Pastine, adesso torna a tuonare spiegando che Enac starebbe tentando di lasciare fuori dalla procedura di valutazione di impatto ambientale alcuni importanti sviluppi infrastrutturali dello scalo castellano, in primis una nuova via di rullaggio per gli aerei a meno di 40 metri dagli edifici di Ciampino. Si tratta di una ipotesi deleteria che, se effettivamente realizzata, avrebbe conseguenze nefaste per chi vive a ridosso del confine aeroportuale. Nella speranza che Enac chiarisca quanto prima, nelle prossime ore depositerò in Regione Lazio una interrogazione urgente sulla questione, chiedendo inoltre a Refrigeri e Zingaretti se corrisponda al vero che il traffico aereo al Pastine inizierà a ridursi solo dal 2020”. Così il consigliere regionale FI e vicepresidente della commissione Ambiente e Trasporti, Adriano Palozzi.


OGGI IN ITALIA: POLITICA – CONSULTA, 4 NOMI PER 3 POSTI E ACCORDO CHE BALLA 
Quattro nomi per tre seggi e un accordo che traballa. Si presenta così l’elezione dei tre giudici costituzionali, per la cui nomina si riuniscono oggi in seduta congiunta Camera e Senato, a partire dalle 13. Tutta da verificare resta la tenuta dell’intesa sui nomi di Barbera, Sisto, Pitruzzella o Mazzamuto tra la maggioranza, Forza Italia e M5S. Questa mattina alle 9.30 si riunisce l’assemblea dei deputati Pd per fare il punto sulle trattative, che si sono protratte ieri sera ben oltre la chiusura dei lavori della Camera e capire se – arrivato alla 28 votazione senza esito – il Parlamento riuscirà a ricomporre il plenum della Consulta.
Sergio Mattarella, é a Strasburgo dove oggi alle 12 terrà il suo primo discorso da presidente della Repubblica nell’aula del Parlamento Europeo. Alle 11.30 gli autori di “Io non taccio”, consegnano una copia del libro al presidente del Senato in un incontro che si terrà presso lo studio di Grasso alle ore 11.30. Alle 15 Grasso riceve il presidente del Parlamento albanese, Ilir Meta.
A Montecitorio alle 16, alla sala della Regina, la presidente Laura Boldrini, interviene all’incontro sull’occupazione e l’imprenditorialità femminile “La ripresa é donna”.
Per la presentazione del suo ultimo libro, Bruno Vespa torna alla collaudata formula dell’intervista: oggi alle 17.30 al residence di Ripetta, ha invitato Silvio Berlusconi, Mara Carfagna e Anna Maria Bernini per parlare di “Donne d’Italia – da Cleopatra a Maria Elena Boschi, storia del potere femminile”.


BOTTEGHE OSCURE, FALSO ALLARME PER ZAINO LASCIATO SU MARCIAPIEDE
Nuovo falso allarme per un pacco sospetto al centro di Roma. Circa un’ora fa un passante ha segnalato alle forze dell’ordine uno zaino lasciato su un marciapiedi in via delle Botteghe Oscure. I controlli degli artificieri dei carabinieri sullo zaino hanno dato esito negativo.


CENTRODESTRA. OGGI QUAGLIARIELLO PRESENTA NUOVO MOVIMENTO
Oggi, mercoledì 25 novembre, alle ore 11:00 presso il caffè Illy in via degli Uffici del Vicario 31 a Roma (nei pressi della Camera dei Deputati), Gaetano Quagliariello, insieme a un gruppo di parlamentari e rappresentanti di forze civiche territoriali, presenterà in una conferenza stampa la nascita di un nuovo movimento politico.


(LZ) COMUNE. MAGI: DIFFICOLTÀ PARTITI A ESPRIMERE CANDIDATO CREDIBILE
“M5S E MARCHINI È DIFFICILE POSSANO SEGNARE ROTTURA COL PASSATO”
Riccardo Magi, segretario nazionale dei Radicali italiani, e’ intervenuto ai microfoni della trasmissione ‘Ho scelto Cusano’ condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia su Radio Cusano Campus, emittente dell’università Niccolò Cusano (www.unicusano.it). “Vogliamo risalire dal punto di vista elettorale – ha affermato Magi- Ma bisogna capire quali sono le regole del gioco e se si sta a un tavolo di bari o no. Quello delle preferenze è un sistema che favorisce le clientele e le camorre, lo abbiamo visto anche a Roma. Consiglieri prendono migliaia di preferenze senza fare alcuna battaglia, poi scopriamo che dietro ci sono favorini, amicizie, ecc… Uno non si può aspettare più di tanto da competizioni del genere, penso anche all’Italicum che è uno sgorbio di legge. Sono regole sleali in partenza nei confronti dei cittadini“.
Tutte le forze politiche hanno una mancanza di una classe dirigente da esprimere e non riescono a individuare candidati credibili – ha affermato Magi- A Roma e in altre città c’è una situazione difficile da riformare. Non è vero che a Roma è tutto successo sotto Alemanno. I problemi si sono incancreniti e non sono stati affrontati negli ultimi 20 anni. A partire dal 2000 fino ad Alemanno e i due anni e mezzo di Marino vedo una continuità. I più grossi investimenti che sono stati fatti in questa città, come la metro C, la nuova Fiera di Roma, la Città dello sport di Calatrava, la ‘Nuvola’ di Fuksas, sono miliardi di euro di investimenti che dovevano dare alla città delle infrastrutture fondamentali e invece si sono rivelate solo sprechi. Non è solo il problema di Mafia Capitale, qua sta il grosso spreco e la grossa incapacità di avere una classe dirigente. Speriamo che non si ripropongano sotto nuove sembianze gli stessi assetti di potere“.
Ho letto che Marchini lancerà 10 delibere e chi sarà d’accordo sarà nella sua coalizione – ha detto Magi- Io sono curioso di vederle quelle delibere. Qualcuno per essere credibile dovrebbe dirle dalla campagna elettorale le scelte coraggiose che vuole fare. M5S e Lista Marchini in questi anni li ho visti cavalcare quelle corporazioni legate anche a sindacati conservatori, è difficile credere che possano segnare una rottura col passato“.


A spiegare che cosa è accaduto, è stato proprio il legale di queste persone, avvocato Davide Gatti, intervenendo su Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano (www.unicusano.it) , nel corso di ECG Regione, format a cura di Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.
Queste le dichiarazioni dell’avvocato Davide Gatti: Come ho fatto a beffare così lo stato e a salvare i quindici rom? Nessuno ha beffato nulla, questo processo non è mai partito, per questioni tempistiche. La prescrizione, quindi, ha fatto in modo, per questioni tempistiche, che i beni sequestrati fossero poi restituiti. Il tutto è nato nel lontano 2006 quando in fase di udienza preliminare il gup ha smembrato questo processo e nell’ambito di questo distinguo la parte legata al reato di ricettazione è stata rimandata al pm. Da lì in poi, la prima udienza è stata fissata due anni fa, ci sono stati dei problemi legati alle notifiche ed ecco arrivati alla prescrizione. In primo grado ad Asti erano stati tutti condannati, ma ora il processo è prescritto. Sono stati salvati tutti e quindici dalla prescrizione per il reato di ricettazione, l’unico reato che legittimava il sequestro dei beni. Sono stati salvati anche da un’eventuale condanna ad associazione a delinquere. Di chi è la colpa? Non posso rispondere a questa domanda. Purtroppo dovreste chiederlo agli uffici del tribunale, loro hanno risposte a questa domanda. Noi ci siamo accodati alla tempistica della giustizia. Non abbiamo fatto nessun giochino per non tirare avanti questo processo, che è partito molti anni dopo rispetto alla contestazione dei fatti. Dovreste sentire l’ufficio della procura o il tribunale per sapere di chi è la colpa…


Riccardo Magi, Segretario nazionale dei Radicali Italiani, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano” condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it).
Vogliamo risalire dal punto di vista elettorale –ha affermato Magi- Ma bisogna capire quali sono le regole di gioco e se si sta a un tavolo di bari o no. Quello delle preferenze è un sistema che favorisce le clientele e le camorre, lo abbiamo visto anche a Roma. Consiglieri prendono migliaia di preferenze senza fare alcuna battaglia, poi scopriamo che dietro ci sono favorini, amicizie, ecc… Uno non si può aspettare più di tanto da competizioni del genere, penso anche all’Italicum che è uno sgorbio di legge. Sono regole sleali in partenza nei confronti dei cittadini”.
Tutte le forze politiche hanno una mancanza di una classe dirigente da esprimere e non riescono a individuare candidati credibili –ha affermato Magi-. A Roma e in altre città c’è una situazione difficile da riformare. Non è vero che a Roma è tutto successo sotto Alemanno. I problemi si sono incancreniti e non sono stati affrontati negli ultimi 20 anni. A partire dal 2000 fino ad Alemanno e i due anni e mezzo di Marino vedo una continuità. I più grossi investimenti che sono stati fatti in questa città, come la metro c la nuova fiera di roma la città dello sport di Calatrava, la nuvola di Fuksas, sono miliardi di euro di investimenti che dovevano dare alla città delle infrastrutture fondamentali e invece si sono rivelate solo sprechi. Non è solo il problema di Mafia Capitale, qua sta il grosso spreco e la grossa incapacità di avere una classe dirigente. Speriamo che non si ripropongano sotto nuove sembianze gli stessi assetti di potere”.
“Ho letto che Marchini lancerà 10 delibere e chi sarà d’accordo sarà nella sua coalizione –ha detto Magi-. Io sono curioso di vederle quelle delibere. Qualcuno per essere credibile dovrebbe dirle dalla campagna elettorale le scelte coraggiose che vuole fare. M5S e Lista Marchini in questi anni li ho visti cavalcare quelle corporazioni legate anche a sindacati conservatori, è difficile credere che possano segnare una rottura col passato”.


Giulia Mazzoni, la giovanissima pianista appena tornata da un tour di successo in Cina, è intervenuta su Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano (www.unicusano.it), nel corso del nuovo format LINGUE A SONAGLI condotto dal cantautore Bussoletti in onda ogni sabato alle 14.
Coetanea delle vittime del Bataclan e musicista, ha espresso chiaramente la paura di una generazione ma anche la ricetta per ripartire a vivere. Vi diamo qualche anticipazione.
Sul macello del Bataclan:Ho paura. Ho paura che possa accadere qualcosa sul palco o nella vita. Magari sto suonando all’Auditorium Parco della Musica e lì decidono di fare un attentato: a quanto pare accade. Non siamo più sicuri da nessuna parte. Ho paura per tutti”.
Come si comporterebbe in caso di attentato:Io suonerei comunque. Suonerei anche sotto le bombe perché la musica è qualcosa che unisce tutti. La musica aiuta il dialogo, è un messaggio di speranza e di pace. Le note sono la corda che uniscono le persone.
Su chi mette in dubbio la veridicità del suo tour in Cina:Ci sono testimonianze fotografiche e video. Ho suonato in cinque città, tutti teatri importantissimi nei quali non solo ho avuto l’onore di esibirmi ma in cui ho avuto una risposta molto positiva da parte del pubblico. C’erano 1600 persone ad ogni concerto. Cercate tutto questo su Internet o su Google. Ci sono foto. Oppure ve le mando io, più semplicemente
Giulia Mazzoni risponde agli insulti sul web dando la sua mail: “A chi mi insulta lascio la mia mail che è giulia.mazzoni@tiscali.it. Risponderò a tutti gli insulti, anche se alcuni che ho letto già sono terribili. Almeno le vignette su di me sono più divertenti. Per esempio ce n’è una in cui Bart Simpson scrive alla lavagna “Giulia non suona alla Scala a causa della mancanza di uscite di sicurezza”. Vediamo se scrivono. Ho cercato un confronto con chi mi insulta ma purtroppo non c’è mai stato. Vediamo”.
Su Giovanni Allevi:Non mi sento l’Allevi con le tette. Le tette ce le ho, però, non mi sento Allevi. E’ un bravo musicista e un bravo comunicatore ma non è mai stato un mio punto di riferimento. Io ascolto pianisti che hanno un altro mondo espressivo: mi piace molto Ludovico Einaudi”.


Sul tema del terrorismo e dei recenti attentati a Parigi, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Il mondo è piccolo”, condotta da Fabio Stefanelli su Radio Cusano Campus (emittente dell’Università Niccolò Cusano) è intervenuto il Prof. Jean-Dominique Durand, docente di storia contemporanea all’Università Jean Moulin Lyon III, ex consigliere culturale dell’Ambasciata di Francia presso la Santa Sede, dal marzo 2014 vice sindaco di Lione.
Se la vita è tornata quasi normale dal punto di vista istituzionale, gli eventi del 13 novembre hanno colpito molto fortemente lo spirito dei francesi e il clima è pesante –ha spiegato il Prof. Durand-. E’ la gioventù francese che è stata maggiormente colpita in questi attentati. Quasi l’80% dei morti aveva meno di 35 anni”.
I terroristi islamici hanno attaccato Parigi ma in realtà hanno attaccato tutta l’Europa –ha affermato il Prof. Durand-. Hanno attaccato uno stile di vita e i valori fondamentali della democrazia e della nostra civiltà. La Francia e i francesi sono stati commossi dai segni di solidarietà ricevuti dal mondo intero, ma ci sentiamo anche molto soli perché solo la Francia ha il coraggio di attaccare davvero il terrorismo internazionale. Soltanto soldati francesi sono in Africa, nel Mali in particolare. Non difendono solo la Francia ma tutta Europa, eppure in Africa non ci sono soldati spagnoli, italiani e tedeschi”.
Perché non c’è uno scambio di informazioni tra le varie intelligence d’Europa? –si chiede il Prof. Durand-. Questi eventi dimostrano la debolezza dell’Europa, che non ha la capacità e l’organizzazione necessaria per costruire un argine forte contro il terrorismo internazionale. Bisogna costruire questa Europa politica che ci manca, è stata costruita solo un’Europa economica e culturale, ma non politica. Il trattato di Schengen è fondamentale per creare uno spazio unico europeo, ma ci sono dei Paesi che non fanno il necessario per controllare le frontiere dell’Europa. Gli accordi di Schengen non sono stati rispettati da alcuni Stati e adesso paghiamo questi errori che mettono a rischio il futuro dell’Europa. In questo momento abbiamo una destra estrema ultranazionalista in Francia che chiede la chiusura delle frontiere francesi e chiede quindi la fine dell’Europa”.

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