GARANZIA GIOVANI: OLTRE 234 MILA AVVIATI A PROGRAMMA
quasi 36 mila gli iscritti alla formazione on-line del progetto ”Crescere in Digitale”
Continua la crescita del numero dei giovani presi in carico e quello dei giovani ai quali è stata offerta un’opportunità concreta tra quelle previste dal programma Garanzia Giovani. Al 26 novembre 2015, i presi in carico sono 545.821, 8.150 in più rispetto alla settimana scorsa, con un incremento del 6,3% nelle ultime quattro settimane; tra questi, sono 234.002 quelli cui è stata proposta almeno una misura del programma, 5.972 in più della scorsa settimana, con un incremento, nelle ultime quattro settimane, del 15%. È quanto si legge in una nota del ministero del Lavoro.
Cresce, settimana dopo settimana, anche il numero dei giovani che si registrano al programma. Gli 879.559 registrati al 19 novembre (quasi 9.000 in più della scorsa settimana), confermano il dato di un’attenzione costante al programma da parte dei giovani. Il Report contiene anche un focus sul successo che sta registrando ”Crescere in Digitale”, progetto promosso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali insieme con Google ed Unioncamere, che offre agli iscritti al programma Garanzia Giovani l’opportunità di approfondire le proprie conoscenze digitali attraverso 50 ore di training online: a 10 settimane dal lancio sono 35.905 i giovani iscritti attraverso la piattaforma www.crescereindigitale.it; di questi 20.617 hanno completato il primo modulo e 2.619 hanno completato tutto il corso, continua il ministero del Lavoro.
Forte anche l’interesse da parte delle imprese, che potranno ospitare giovani tirocinanti retribuiti da ”Garanzia Giovani” e utilizzare le loro competenze in marketing e strumenti digitali per sfruttare le opportunità di business offerte dal web. Ad oggi sono 1.621 quelle che hanno aderito, disponibili ad accogliere 2.397 tirocinanti. Da sottolineare che le imprese che decideranno di assumere il giovane al termine del tirocinio potranno beneficiare di incentivi fino a 6.000 euro, conclude la nota.
COLOSSEO. DUE ‘SALTAFILA’ SALITI SU MONUMENTO, MINACCIANO GETTARSI
Due soci di una impresa che gestisce i cosiddetti ‘saltafila’ si sono arrampicati poco fa su un’arcata del secondo ordine del Colosseo. I due uomini, che minacciano di gettarai nel vuoto, stanno protestando contro l’ordinanza emanata dal commissario di Roma, Francesco Paolo Tronca, con cui sono stati vietati i centurioni, i risciò e, appunto, le ‘false guide’.
Sotto il monumento sono presenti alcune decine di ‘saltafila’ che chiedono la presenza di Tronca scandendo in coro il suo nome. A trattare con i due è direttamente il comandante della Polizia municipale, Raffaele Clemente.
A quanto fanno sapere i vigili, per salire sarebbe stato comprato regolarmente il biglietto. Il Colosseo, nonostante la protesta, resta aperto. Ma la zona dove e’ in corso la manifestazione e’ presidiata dalle forze dell’ordine.
COMUNE. PROTESTA A COLOSSEO: CI SONO SALTA FILA ILLEGALI, NOI NO
“Certo, gli abusivi ci sono. Ma ci sono anche i regolari come noi. Il problema è che le Istituzioni non riescono a distinguere e colpiscono tutti. Manca un regolamento ma noi lo chiediamo da anni“. Così Marco Conte, titolare di un’agenzia che gestisce i cosiddetti ‘salta fila’, intervistato dall’agenzia stampa Dire sotto il Colosseo dove si trova per protestare contro l’ordinanza del Commissario Francesco Paolo Tronca contro le false guide, i centurioni e i risciò.
Omniroma-MAFIE, FDI: INTERROGAZIONE AD ALFANO SU CRIMINALITÀ AD ARDEA
“Ardea è nelle mani della criminalità, organizzata e non. Tra gruppi malavitosi appartenenti alla Banda della Magliana, alla mafia, alla ‘ndrangheta e alla camorra; atti di intimidazione nei confronti di politici locali, giornalisti e forze dell’ordine, e fatti di microcriminalità predatoria verso cittadini, la città è ormai devastata dalla violenza e dalla paura“. È quanto dichiarano in una nota il capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale alla Camera dei deputati Fabio Rampelli, che ha inviato un’interrogazione al ministro dell’Interno Angelino Alfano, e il consigliere di Fdi-An della Città metropolitana di Roma Capitale Marco Silvestroni.
“Nonostante l’aumento dei furti in casa e di autovetture, rapine a negozi e banche, il commissariato non c’è – precisa Silvestroni – Il più vicino posto di polizia dista 25 chilometri ed è sotto organico di oltre il 50%“.
“Il ministro Alfano – ha concluso Rampelli – non può ignorare un tale deficit di controllo e di presidio del territorio. Si proceda quanto prima al potenziamento dell’organico e all’apertura di un commissariato di Polizia che consenta allo Stato di fermare l’avanzata progressiva e invasiva della criminalità a tutela dei cittadini, sempre più terrorizzati dalle violenze e minacce quotidiane tanto da barricarsi in casa“.
ALA. VERDINI: GRUPPO ANCHE ALLA CAMERA E NON MI RICANDIDO
“Se mi ricandido? Questo lavoro ad un certo punto bisogna smettere di farlo“. Lo ha dichiarato Denis Verdini ospiti di Nicola Porro ieri a Virus-Il contagio delle idee. “Questa è una legislatura nata senza maggioranza“, ha continuato il senatore ex Pdl oggi tra i fondatori di Ala (Alleanza liberalpopolare autonomie). “Ci sarà un gruppo anche alla Camera, abbiamo preso questa decisione per appoggiare le riforme. Mi prendo il merito del patto del Nazareno che ha posto rimedio ad una legislatura zoppa“, ha concluso.
Unioncamere: 76mila posti senza candidati, cercansi statistici
Pari al 10,6% delle assunzioni, nel 2008 erano il 30% Quando il lavoro c’è, ma mancano le competenze. Accade infatti che nel 2015 siano 76mila i profili professionali ricercati dalle imprese dell’industria e dei servizi, ma ritenuti difficili da trovare. Lo indica il Sistema informativo Excelsior di Unioncamere e ministero del Lavoro. Sebbene in lieve risalita rispetto al 2014, la difficoltà di reperimento di personale, indicata dal settore privato, rappresenta solo il 10,6% delle 722mila assunzioni che le imprese contano di effettuare entro il 2015 (era il 10% lo scorso anno). Un valore ben distante da quello cui si era abituati prima della crisi del 2008, quando arrivava a riguardare quasi il 30% delle assunzioni programmate dalle imprese. Due le ragioni fondamentali: la richiesta di specifiche competenze e di un’esperienza pregressa da parte delle imprese; ma anche un’offerta carente di alcuni titoli di studio. Tra i laureati (22,3%), i più difficili da trovare sono gli statistici, gli ingegneri e quelli che hanno un titolo in materie scientifiche. Tra i diplomati (dove le difficoltà di reperimento sono inferiori), invece, i problemi riguardano i settori tlc, informatica e indirizzo grafico-pubblicitario. Tra i candidati con qualifica di formazione professionale, infine, difficoltà di reperimento riguardano soprattutto tessile, abbigliamento e moda.