REGIONE, CORRADO (M5S): “ZINGARETTI ASCOLTI PROPOSTE DI BUON SENSO”
“Attraverso il documento di programmazione economica e finanziaria il Consiglio Regionale condivide, con la sua approvazione, le strategie e gli obiettivi a medio – lungo periodo indicati dalla Giunta, che deve, poi, redigere il bilancio preventivo e pluriennale secondo i criteri fissati nel documento così come approvato dal Consiglio. Il Documento non deve assolvere ad una funzione propagandistica e illusoria nei confronti dei cittadini così come dimostra di fare il documento posto oggi alla nostra attenzione“. Così, lo riferisce una nota, Valentina Corrado, capogruppo del M5S Lazio, ha dichiarato nel suo intervento durante la discussione generale sul DEF 2016.
“Lo dimostra quello che è scritto nel documento, non solo nella prima parte, quando riferisce dati dell’Istat che più aggradano il Presidente tralasciando quelli che vengono pubblicati passando sotto silenzio e che sono frutto della gestione politica e amministrativa anche di questa regione e che vi illustrerò fra poco – aggiunge – ma l’illusione è contenuta anche nella seconda parte, quando si fa riferimento ripetutamente ad un risanamento finanziario rispetto agli anni precedenti, che viene smentito se si vanno ad esaminare con attenzione i numeri e quei noiosi e apparenti dati contabili che appassionano chi vuole restituire alla collettività una fotografia realistica dello stato in cui versa la Regione Lazio e che è anche frutto della programmazione politica e gestionale che viene annualmente raccontata nel documento di programmazione economica e finanziaria regionale. Tuttavia tentativo di far apparire la sua come una buona amministrazione è naufragato proprio durante il giudizio di parificazione del Rendiconto 2014 della Regione Lazio nel cui dettaglio entreremo nella seduta dedicata al Rendiconto 2014 e che qui mi limito ad avere come riferimento per la parte dei dati che avete vantato nel DEF. E mi riferisco al un risultato di amministrazione, al lordo della parte vincolata, di – 3.882.005.408,73. La Corte non parifica questo dato così come presentato e ridetermina il disavanzo in -10.930.089.306,55. Il risultato di amministrazione è un indicatore strettamente connesso alla liquidità disponibile dell’ente e questi numeri certificano la drammatica voragine delle casse regionali nonchè la cronica situazione di deficit finanziario che le scelte politiche e amministrative di chi governa non hanno contribuito a sanare. Come si fa a parlare di risanamento finanziario di fronte a quasi 11 miliardi di disavanzo e più di 20 di debito? Se la Corte non fosse intervenuta, il reale risultato di amministrazione sarebbe stato mascherato da un apparente miglioramento del disavanzo che invece si attesta in un peggioramento di circa sette miliardi.
In tutto questo a farne le spese sono i cittadini di questa regione che si ritrovano a dover pagare l’addizionale IRPEF più alta d’Italia per dare copertura al debito con lo Stato. Dopo il coro di politici che hanno evocato il buon governo della Regione Lazio mi auguro che passi l’insensata euforia e che Zingaretti si dia da fare per ascoltare le indicazioni e le proposte di buon senso che arrivano dalla minoranza perché il Lazio non può continuare a pagare le spese della sua eterna campagna elettorale“.
DISABILI, REGIONE: APERTE 10 NUOVE CASE FAMIGLIA, IN FUNZIONE DA 1° SETTEMBRE
“Dieci nuove case famiglia per persone disabili entreranno in funzione entro il 1° settembre 2016: lo ha stabilito la Regione Lazio approvando un finanziamento di 2,8 milioni di euro e dando il via libera oggi in occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità, alle linee guida per l’utilizzazione dei contributi da parte dei distretti socio-assistenziali del Lazio“. Così in una nota la Regione Lazio.
“Le strutture, destinate all’accoglienza, al mantenimento e all’assistenza residenziale dei disabili, saranno distribuite su tutto il territorio regionale: tre nel comune di Roma e una per ogni Asl delle province, ovvero RM F (Civitavecchia), RM G (Tivoli), RM H (Albano Laziale), Latina, Frosinone, Viterbo e Rieti. A ogni casa famiglia verranno destinati 280mila euro per la fase di start up e per il primo anno di funzionamento: i distretti, per ricevere il contributo regionale, dovranno impegnarsi a mantenere attive le strutture anche quando il finanziamento sarà esaurito – si legge nel comunicato – A partire dalla pubblicazione delle linee guida sul Bollettino regionale, le strutture da aprire dovranno essere individuate entro 90 giorni: a quel punto ci saranno sei mesi di tempo per garantire l’avvio del servizio di accoglienza, che dovrà essere assicurato tassativamente entro il 1° settembre del prossimo anno“.
“Questo è il nostro modo di celebrare la Giornata delle persone con disabilità, al di là della retorica – dichiara l’Assessore regionale alle Politiche sociali, Rita Visini, per la quale – l’apertura di queste 10 case famiglia è un segnale della concretezza con cui la Regione Lazio sta portando avanti le proprie politiche sociali sul territorio, investendo specialmente sui servizi destinati alle persone più fragili“. Per l’assessore “queste strutture sono una risposta vera ai bisogni di accoglienza, di assistenza e di inclusione sociale, culturale, formativa e lavorativa delle persone adulte con disabilità, nonché all’esigenza di supporto alle responsabilità assistenziali delle famiglie: queste persone rischiano sempre di più l’emarginazione e le istituzioni hanno il dovere di dare un riconoscimento pieno dei loro diritti“.
ISRAELITICO, AURIGEMMA (FI): IMPEGNO REGIONE PER RITIRO BLOCCO ACCREDITAMENTI
“Durante la commissione salute odierna, che si riuniva dopo oltre un mese e nella quale si doveva esprimere il parere di nomina del dott. De Salazar come dg della Asl Rmg, alla presenza anche del responsabile della cabina di regia Alessio d’Amato ho avuto modo di sottolineare l’importanza dell’ospedale israelitico, ribadendo la necessità di fare il possibile per il mantenimento del servizio offerto all’utenza, oltre alla tutela del posto di lavoro degli 800 dipendenti.
Naturalmente, ho chiesto garanzia a D’amato chiedendo il ritiro, da parte della regione, del decreto di sospensione degli accreditamenti della struttura. D’amato ha preso l’impegno di ritornare in commissione alla presenza proprio del commissario dell’Israelitico, nominato ieri dal prefetto, e ha precisato che una delle principali richieste da parte della regione era proprio la nomina del commissario. Adesso, prendendo atto dell’impegno della cabina di regia, ci auguriamo che la Regione mantenga la parola data“. Lo dichiara in una nota il Capogruppo di Forza Italia della regione Lazio e vice presidente della Commissione Salute Antonello Aurigemma.
REGIONE. LITE CANGEMI-D’AMATO AL TERMINE COMMISSIONE SANITÀ
Lite con insulti al termine della commissione Politiche sociali e Salute tra il consigliere regionale di Ncd, Giuseppe Cangemi, e il responsabile della Cabina di regia della sanità del Lazio, Alessio D’Amato. Mentre si dirigevano verso l’uscita, i due hanno avuto un acceso scambio di battute, che è terminato con accuse reciproche e l’intervento di altri consiglieri corsi per fermarli. “Non ti permettere mai più di dire quello che hai detto, io ti rompo il c…” ha urlato Cangemi. “Non sai quello che dici“, ha replicato più volte D’Amato. Durante la seduta della commissione Cangemi aveva chiesto quando D’Amato si sarebbe dimesso dalla Cabina di regia.