Calabria (FI) a Renzi, triste è lusingare 18enni con mancetta
“Per Renzi dibattito su #bonus 18enni è triste? Noi di triste vediamo solo il tentativo del premier di ‘lusingare’ chi entra in età del voto“. Lo scrive, su Twitter, la deputa e leader di Forza Italia Giovani, Annagrazia Calabria. “Proprio rispetto al bonus per i diciottenni – prosegue -, il movimento giovanile di Forza Italia ha lanciato una campagna social dal titolo eloquente: ‘Voti in vendita? Noi giovani no!’ La vera sfida che questo governo dovrebbe affrontare è quella di evitare che i giovani prendano un aereo per andarsene dall’Italia. E per vincerla non servono i bonus, ma opportunità reali”.
Michele Dell’Orco, deputato del Movimento 5 Stelle, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it).
“Dopo Parigi –ha spiegato Dell’Orco- c’è il problema sicurezza anche a Roma negli snodi principali: Termini e Fiumicino. Alcuni poliziotti hanno detto che c’è carenza di organico, uno scarso controllo intorno all’aeroporto. C’è un solo velivolo dell’Adr e non della polizia di stato. E poi c’è il problema delle telecamere, che sarebbero in disuso, non registrano. Come si pretende di prevenire atti di terrorismo se neanche funzionano le telecamere? Per questo abbiamo fatto un’interrogazioni al ministero degli interni e a quello delle infrastrutture. Magari la risposta ci arriverà tra 6 mesi come accade per il 70% delle interrogazioni. C’è chi ha detto che abbiamo sbagliato a fare questa denuncia perché così i terroristi sono venuti a sapere delle falle della sicurezza. Peccato che siano cose che si sappiano da tempo”.
Paolo Ferrero, Segretario di Rifondazione Comunista, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it), in merito alla vicenda del decreto Salva Banche.
“E’ una storia che racconta di una truffa legalizzata com’è la sostanza del funzionamento del sistema finanziario –ha affermato Ferrero-. Ci troviamo davanti a persone che pensavano di risparmiare ma che non avevano la consapevolezza del rischio a cui andavano incontro. Ora queste persone si sono trovate da un giorno all’altro senza i loro risparmi. Fino al ’93 c’era una differenza tra banche commerciali e banche di riferimento. Questa differenza è stata abolita e questo è un crimine. Si sono usati i soldi della povera gente per la speculazione e per coprire i buchi fatti dalle banche che speculano. Renzi, invece del ristoro, dica che rimborsa completamente queste persone. Questo sarebbe il modo giusto per procedere per poi cambiare sistema. Solo che invece Renzi non vuole né rimborsare, né cambiare sistema. Chi mette i soldi in banca lo fa per mantenerli i suoi risparmi, metterli da parte per poi utilizzarli. Queste sono persone normali che usano i risparmi per la loro vita. Vanno tutelati, non è che gli si può spiegare che siccome gli hanno fatto firmare un pezzo di carta è colpa loro. E vanno cambiate subito le norme in modo che questo non possa più accadere”.
“Quando l’Italia funzionava, negli anni 60-70, le banche erano nazionalizzate e le altre erano cooperative -ha spiegato Ferrero-. Adesso invece agiscono come speculatori. Le grandi banche andrebbero nazionalizzate e le banche sul territorio andrebbero rese cooperative. E’ folle che i banchieri abbiano stipendi da nababbi. Ci sarebbe bisogno di un sistema pubblico che vengano gestite in modo trasparente. Quello delle banche è solo il mezzo problema perché poi salta fuori il problema dei fondi pensione. Io penso che il risparmio e la pensione debbano essere gestiti in modo pubblico non devono avere niente a che fare con la lotteria della speculazione. Perché gli speculatori agiscono come l’Isis. Non hanno le armi ma agiscono allo stesso modo, se ne fottono della vita della gente. Il governo italiano anziché continuare a gridare contro Bruxelles ma a fare tutto quello che dice Bruxelles, dovrebbe iniziare a fare gli interessi del nostro paese cosa che Renzi non fa. Servirebbe una banca pubblica invece Renzi la cassa depositi e prestiti e le poste lavora a privatizzarle, così come le ferrovie e l’enel. Questo danno è frutto delle privatizzazioni che mettono i cittadini da soli davanti al mercato. Renzi sta proseguendo come Monti e come tutti gli altri”.
“Pisapia e la Boldrini hanno sbagliato di grosso dicendo che bisogna essere uniti a sinistra per combattere le diseguaglianze –ha detto Ferrero-. Il Pd le diseguaglianze le aumenta, è parte del problema. La riforma delle banche l’hanno fatta Amato con Draghi, Ciampi, D’Alema ha fatto le presentazioni. Le politiche del centrosinistra hanno sempre favorito i banchieri a scapito dei cittadini. Le politiche neo liberiste sono proprio quelle che fa il Pd. Non bisogna inseguire col cappellino il Pd mentre il Pd insegue col cappellino i banchieri. Serve una vera sinistra che vada a prendere i soldi da chi ce li ha e smetterla di farsi la guerra tra poveri. Sinistra non deve essere subalterna ai banchieri. Renzi adesso governa insieme a Verdini, il Pd non ha più niente di sinistra ormai. Il Pd ha tolto l’articolo 18, litiga col sindacato cercando di demolirlo, queste sono politiche di destra. Salvini cresce dove il Pd governa, questo è il tragico. Serve dunque un’alternativa a sinistra. Mi pare che manca l’unità di tutte le forze della sinistra vera per costruire un partito che faccia gli interessi della povera gente e dei lavoratori”.
Il 16 novembre si è conclusa l’esperienza di Bernardino Leon come inviato delle Nazioni Unite in Libia. L’ex diplomatico spagnolo ha passato le consegne al nuovo inviato di Ban Ki-moon, il tedesco Martin Kobler. Sulla vicenda si è espresso il Prof. Vincenzo Porcasi, docente di Politiche europee di vicinato e prossimità all’Università Niccolò Cusano, intervenuto ai microfoni della trasmissione “Il mondo è piccolo”, condotta da Fabio Stefanelli su Radio Cusano Campus, emittente dell’UniCusano (www.unicusano.it).
“Il negoziatore deve essere al di sopra delle parti e dev’essere percepito come tale –ha spiegato il Prof. Porcasi-. Leon non è stato percepito come una persona al di sopra delle parti. La storia ci dice che improvvisamente qualcuno ha riferito, in sede di Consiglio di Sicurezza dell’Onu e in sede di Segretariato Generale dell’Onu, che avvenivano dazioni di denaro da parte della Penisola arabica in favore di Leon. Inizialmente Ban Ki Moon ha difeso Leon perché non aveva le prove dell’accusa formulata. Questa difesa è durata circa una settimana. Poi ci sono state le dimissioni di Leon. Contestualmente alle dimissioni, lui è stato chiamato a dirigere l’Accademia diplomatica degli Emirati Arabi Uniti e ha avuto come compenso ufficiale per il nuovo incarico 1240 dollari al giorno. Gli è stato messo a disposizione un intero palazzo e un aereo personale per i piccoli spostamenti territoriali. Sembrerebbe essere una ricompensa per un servizio reso. Il mancato accordo tra i governi libici di Tobruk e Tripoli è demerito di Leon, ma anche della percezione che Tripoli e Tobruk hanno avuto sul fatto che c’erano troppi interessi esterni alla Libia in merito all’accordo. I libici non amano essere militarmente o ideologicamente occupati da qualcuno, perché sono forti delle loro tradizioni e dei loro valori”.
ISRELITICO, PALOZZI (FI): “STRINGERE I TEMPI SU PROCEDURE ACCREDITAMENTO”
“Sul destino dell’ospedale Israelitico, vera e propria eccellenza sanitaria da tutelare e rilanciare, continuano a giungere notizie discordanti. Oggi sono i sindacati a lanciare un nuovo grido d’allarme in merito al pagamento delle retribuzioni di dicembre e della tredicesima mensilità. Si tratta di un monito preoccupante, che il presidente Zingaretti non può sottovalutare e al quale bisogna dare opportune e immediate rassicurazioni. Il governatore del Lazio, inoltre, deve accelerare le procedure di accreditamento della struttura sanitaria. In questo modo sarà possibile pianificare con maggior serenità e certezza il rilancio dell’Israelitico e garantire la salvaguardia dei livelli occupazionali”. Così il consigliere regionale FI, Adriano Palozzi.