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Roma&Lazio. La politica, le opinioni i fatti

scritto da Redazione
Roma&Lazio. La politica, le opinioni i fatti

L’ALFABETO DELLA GUERRA: UN VOLUME PER NON DIMENTICARE
Il volume raccoglie brani presi dai diari e dalle lettere scritti dai soldati al fronte e dalla popolazione civile nelle retrovie. Una pubblicazione importante per tenere viva la memoria di una storia che ci riguarda e appartiene a tutti noi
Un volume per raccontare i volti e le storie della Grande Guerra attraverso brani presi dai diari e dalle lettere scritti dai soldati al fronte e dalla popolazione civile nelle retrovie. Un vero e proprio alfabeto della guerra, dalla a alla z, corredato anche di foto e immagini dell’epoca. Un profondo spaccato dell’Italia e della guerra di allora. Una pubblicazione importante e utile, soprattutto per i più giovani, che è stata resa possibile grazie allo splendido lavoro fatto con l’archivio diaristico nazionale italiano di Pieve Santo Stefano.
Teniamo accesa e viva la fiammella della memoria.  Memorie, lettere, diari che scandiscono la quotidianità dentro un’esperienza assolutamente drammatica e straordinaria; pagine nelle quali si concentrano sentimenti di amicizia e di amore; la retorica nazionalistica dell’epoca si mescola, nelle pagine dei protagonisti, con la paura della morte, con l’affannosa ricerca di una via di fuga. Le foto originali raccontano per immagini gli spazi e la natura che furono teatro della guerra e ci mostrano i volti umani dei soldati e quelli disumani delle armi.


Corecoco, seduta interlocutoria per la relazione sul Rendiconto 2014
Seduta interlocutoria sulla rappresentazione del disavanzo regionale nella relazione del Comitato regionale di controllo contabile (Corecoco) che dovrà essere allegata al parere sul Rendiconto generale della Regione Lazio per l’esercizio finanziario 2014. L’organismo consiliare presieduto da Valentina Corrado (M5s) è entrato nel merito di alcune questioni che i consiglieri Daniele Fichera (Psi per Zingaretti) e Daniele Mitolo (Pd) avevano posto sulla bozza di relazione.
Oggi c’è stato un dibattito rispetto ad alcune osservazioni – ha dichiarato la presidente del Corecoco a conclusione dei lavori – che riguardano le modalità con cui si è pervenuti al calcolo del disavanzo regionale prima della parifica della Corte dei conti e alla rappresentazione dell’indebitamento complessivo regionale nella bozza di relazione. I nostri uffici hanno usato la stessa modalità di calcolo usata dalla Corte dei conti, diversa da quella che la Giunta ha seguito nella propria delibera. Per superare la questione, nella relazione sarà rappresentata anche la fotografia che la Giunta ha rappresentato nella propria delibera del Rendiconto.“.
La rappresentazione del disavanzo regionale
Una seconda questione riguarda la rappresentazione dei numeri del disavanzo 2014, così come sono emersi dal giudizio di parifica della Corte dei conti che, a differenza della Giunta, ha imputato a tale disavanzo anche le quote di anticipazioni di liquidità concesse dallo Stato in seguito al decreto 35/2013, per pagare i debiti pregressi della Regione. Al disavanzo 2014 che per la Giunta è “sostanziale” di 3,9 miliardi di euro, la Corte dei conti aggiunge 7 miliardi di euro del fondo anticipazione liquidità 2013 e 2014, portando così il disavanzo rideterminato a 10,9 miliardi. Se si aggiunge lo stock di perenzione – vale a dire le somme impegnate nel triennio, non liquidate ma esigibili – che è pari a 2,3 miliardi di euro, quello che la Corte dei conti chiama disavanzo “effettivo” rideterminato arriva a circa 13,2 miliardi di euro.
Fin qui i numeri. Le valutazioni sugli stessi possono diventare motivo di acceso dibattito, quando tali valutazioni fanno parte di una relazione allegata al parere di un organo collegiale come il Corecoco di cui fanno parte una presidente dell’opposizione, Corrado, e quattro membri, tre dei quali della maggioranza che sostiene la Giunta Zingaretti – oltre a Mitolo e Fichera, Gianfranco Zambelli (Pd) – e uno dell’opposizione, Luca Malcotti (Pdl).
E allora diventa motivo di discussione la bozza di relazione del Corecoco, laddove si fa notare che i quasi 8,7 miliardi di anticipazioni di liquidità ottenute per pagare i debiti verso enti locali e fornitori non migliorano la situazione rispetto all’anno precedente, in quanto numerosi creditori sono rimpiazzati da uno solo, lo Stato. Al quale, tuttavia, la Regione dovrà pagare interessi di gran lunga inferiori e a condizioni più vantaggiose, come ha sottolineato il consigliere Mitolo: “sostituiamo debiti certi, liquidi ed esigibili con un’anticipazione a un costo inferiore, spalmato su trent’anni“. La bontà dell’operazione resa possibile dal decreto 35 è stata ricordata anche da Fichera il quale è intervenuto più volte con determinazione anche per sostenere l’emendabilità della relazione del Corecoco.
Lo Stato ha dato un’opportunità alle regioni“, ha ricordato Fichera il quale ha aggiunto: “E’ vero che la situazione debitoria non è migliorata, ma ne ha modificato la composizione in modi più favorevoli da un punto di vista economico-finanziario“. Fichera ha chiesto e ottenuto una riformulazione del testo della relazione nel senso da lui desiderato.
La seduta che è stata aggiornata a data da destinarsi – comunque imminente, perché il Corecoco dovrà riferire all’Aula prima della discussione del Rendiconto 2014 -, “anche perché – ha spiegato la presidente Corrado – i bilanci di previsione degli enti regionali, sui quali pure si dovrà esprimere il Corecoco, sono arrivati solo ieri“.

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