SAN CAMILLO. PALOZZI (FI): “SPECCHIO DEI DISASTRI DI ZINGARETTI”
“La grave situazione del pronto soccorso del San Camillo è il risultato della mancata programmazione del presidente Zingaretti. Sono mesi e mesi che sollecitiamo il governatore del Lazio a un confronto chiaro, ad ascoltare le istanze che arrivano da territori, categorie, pazienti e personale sanitario. Ma, purtroppo, il presidente continua a non rendersi conto della rilevanza del problema, mostrando un immobilismo istituzionale che non fa altro che portare la sanità della nostra regione ad un passo dal baratro. Le immagini del San Camillo e i pronto soccorso al collasso sono lo specchio impietoso dei disastri zingarettiani. Il presidente si svegli e metta in campo politiche realmente tese a risolvere l’emergenza in atto”. Così il consigliere regionale FI, Adriano Palozzi.
CITTÀ METROPOLITANA, PALOZZI (FI): “COMPLIMENTI E BUON LAVORO A MARIO CACCIOTTI”
“Voglio rivolgere i miei auguri di buon lavoro a Mario Cacciotti, eletto vicepresidente del Consiglio metropolitano di Roma Capitale. Lo attende un incarico importante e prestigioso dal punto di vista istituzionale, che sono convinto saprà svolgere con grande impegno e competenza”. Così, in una nota, il consigliere regionale e coordinatore FI Provincia di Roma, Adriano Palozzi.
Gianni Melilla, deputato di Sinistra Italiana, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Legge o giustizia” condotta da Matteo Torrioli su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it), in merito al via libera del Governo alle trivelle davanti alle isole Tremiti.
“Sono indignato per il modo in cui il governo si sta comportando riguardo gli idrocarburi –ha affermato Melilla-. Fanno gli ambientalisti alla Conferenza sul clima di Parigi e poi in Italia si comportano come Attila: cementificano, fanno leggi come lo Sblocca Italia che sono delle ferite all’ambiente e alla tutela del territorio del nostro Paese. A Parigi si dice che il futuro non sono i combustibili fossili, ma in Italia si fanno regali scandalosi ai petrolieri. Poi andiamo a scoprire che nelle fondazioni di tanti politici ci sono compagnie petrolifere e questo è uno scandalo. Molti politici sono asserviti alle lobby economiche. C’è da troppi anni nel nostro Paese una confusione tra interessi economici-imprenditoriali e interessi politici. Io ritengo invece che il privato e il pubblico debbano mantenere una distinzione netta, perché i conflitti d’interesse sono sempre dietro l’angolo. La trasparenza nel finanziamento politico dei partiti, nella distribuzione che affluiscono nelle fondazioni politiche devono essere visti dai cittadini e non possono invocare la privacy. Alcuni finanziatori non vogliono far conoscere i loro nomi, questo è vergognoso”.
Davide Bordoni, coordinatore romano di Forza Italia, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia, su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it), in merito alle prossime elezioni amministrative.
“Forza Italia presenterà il proprio simbolo e i propri candidati nelle grandi città –ha affermato Bordoni-. Riguardo il candidato a Roma faranno una sintesi gli attuali leader del centrodestra, che sono Berlusconi, Meloni e Salvini. Marchini? E’ una possibilità. E’ evidente che la priorità di Berlusconi è chiudere l’alleanza in tutta Italia, quindi c’è anche la possibilità che la Meloni si candidi a Roma. Berlusconi potrebbe accettare questa candidatura se si creasse una coalizione a livello nazionale. Il centrodestra deve essere compatto in tutta Italia, è questo l’obiettivo di Berlusconi. Giorgia Meloni è un leader di calibro internazionale che conosce molto bene la città. Per le primarie servirebbe un regolamento rigido, perché molto spesso alle primarie vince il candidato più populista, non il più bravo. Con Marchini abbiamo parlato, ma non nello specifico. C’è un rapporto di dialettica politica legato soprattutto ai programmi. Su alcune idee di riforma della città di Roma siamo d’accordo, su altre noi abbiamo una visione più politica mentre lui più di carattere civico”.
COLLATINA, PALOZZI (FI): “ROGO TESTIMONIA ABBANDONO ISTITUZIONI”
“Il rogo divampato nell’ex pastificio di via Collatina, struttura abbandonata e occupata da famiglie nomadi, è un episodio di una gravità inaudita. E, al di là delle esatte dinamiche dell’accaduto, su cui sono convinto gli inquirenti sapranno far luce in maniera rapida e concreta, un dato risulta, purtroppo, palese: l’abbandono istituzionale su quel quadrante periferico della Capitale. Un quartiere, quello di Tor Sapienza, totalmente allo sbando, lascito di una amministrazione di centrosinistra, targata Marino, mai in grado fornire soluzioni realmente fattive e tese alla sicurezza delle famiglie romane. Che, ormai da mesi, chiedono interventi strutturali per debellare la microcriminalità e i roghi tossici, dilaganti nel campi rom di via Salviati. Il rogo di via Collatina, infatti, è solo la punta dell’iceberg di una vivibilità ridotta ai minimi termini, sulla quale commissario Tronca e prefetto Gabrielli devono attivarsi immediatamente”. Così il consigliere regionale FI e vicepresidente della commissione Ambiente e Politiche Abitative, Adriano Palozzi.
ESPOSITO (PD) A RADIO CUSANO CAMPUS: “RICORDO CHE A UN CONCERTO DI DAVID BOWIE A TORINO MI FECI QUALCHE CANNA. LE ULTIME CANNE LE HO FATTE ANNI FA A CASA DI UN AMICO CHE AVEVA UNA PICCOLA SERRA. LA MARIJUANA PARE FACCIA BENE”. SU OSTIA: “QUESTA MATTINA HO CHIESTO ACCESSO AGLI ATTI, SECONDO ME CI SARANNO SORPRESE…”
Stefano Esposito, senatore del Partito Democratico e commissario del PD a Ostia, è intervenuto questa mattina su Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano (www.unicusano.it) , nel corso di ECG Regione, il format condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.
Esposito ha commentato il nuovo caso nato ad Ostia, con le proroghe extra avute da alcuni stabilimenti: “Questa mattina ho chiesto l’accesso agli atti per verificare questa determina firmata da Capacci, che è stato direttore delle strutture del Municipio di Ostia e che è comparso nell’indagine sulle tangenti per la sistemazione del manto stradale. Naturalmente sono garantista, la magistratura farà il proprio lavoro. Risulta un po’ curioso che 8 stabilimenti abbiano avuto una proroga del genere. I nomi di chi ha goduto di questa proroga sono noti, se hanno rapporti con i clan lo dirà la magistratura, di sicuro gli Spada e i Fasciani con queste persone hanno dei rapporti, di che natura non lo so. L’unico modo per mettere in fila trasparenza e legalità è comunque quello di fare gare ad evidenza pubblica. Bisogna capire per quale ragione è stata concessa questa proroga a questi otto stabilimenti. Io ho la sensazione che troveremo delle sorprese. Di sicuro non sorprese legali“.
Esposito ha poi detto la sua sul caso Quarto e sul Movimento Cinque Stelle: “Il Movimento Cinque Stelle più che una forza politica sembra una setta religiosa, tra espulsioni e scomuniche varie. A Quarto è avvenuta una cosa grave. Ovviamente c’è una indagine aperta, ma emerge che la criminalità camorristica della città ha scelto di sostenere il candidato sindaco del Movimento Cinque Stelle. In questa vicenda c’è una grande ambiguità, loro dicono di aver espulso il consigliere che avrebbe preso voti legati alla camorra, ma le intercettazioni si riferiscono al ballottaggio, quando il voto non era per il consiglio, ma per il sindaco. E’ evidente che il Movimento Cinque Stelle ha gestito male questa vicenda. Ieri Grillo ha scomunicato la sindaca, la cosa che è singolare è che basterebbe la dimissione in massa dei consiglieri. Si ritengono puri, al di sopra di ogni sospetto, a me francamente fanno ridere. Dicono di essere parte lesa. Quando vicende simili riguardano loro esponenti sono parte lesa, quando riguardano il Pd siamo tutti ladri e mafiosi“.
Da Esposito, infine, una confessione legata al suo utilizzo di droghe leggere: “Che ricordi ho di David Bowie? Ricordo uno splendido concerto di tantissimi anni fa a Torino, c’erano tante canne che giravano e qualcuna l’ho fatta anche io. Ma non solo a quel concerto a dir la verità. L’ultima canna? Tanti anni fa da un amico che aveva allestito una piccola serra a casa sua. Non è che coltivava i quintali è, era per uso personale e per i suoi amici. Sono passati tanti anni. Sono un fautore della liberalizzazione, non mi preoccupo sul tema e spero che prima o poi sulle droghe leggere si arrivi ad una liberalizzazione. La Marijuana poi pare sia una straordinaria cura preventiva per il cancro“.
Roma, lo storico quartiere Pigneto resta nella morsa dello spaccio. A dirlo, intervenendo su Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università Niccolò Cusano Cusano (www.unicusano.it) , nel format ECG Regione, con Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, è Vladimir Luxuria.
Luxuria, che abita al Pigneto, si sta da tempo battendo contro lo spaccio: “Sono stata sabato in Questura e ho fatto un ulteriore esposto perché ancora una volta sotto casa mia dalle 23 alle 2 di notte vendevano droga. Sono persone riconoscibilissime, sempre le stesse, che tra via del Pigneto, via Caltanissetta e via Macerata nascondono le dosi in bustina sotto le macchine, fermano le persone, trattano con gli acquirenti tranquillamente sotto ai palazzi. Quando li ho visti mi sono di nuovo affacciata dalla finestra, loro mi hanno riso in faccia. Ho la sensazione e l’ho detto di nuovo anche in Questura, che questa gente agisca indisturbata. O c’è stato un accordo e si è deciso di lasciarli fare in questa zona oppure, almeno al Pigneto, sono costretta a denunciare l’assenza dello Stato“.
Luxuria ha lanciato un ironico appello agli spacciatori di tutta Roma: “A tutti gli spacciatori, se magari si trovano in una zona in cui vengono disturbati, dico di venire al Pigneto. Tanto qui non vi disturba nessuno. Io ho fatto l’ennesima denuncia sabato pomeriggio dopo quanto ho visto venerdì notte. Ho anche invitato la polizia a venire, tanto si vede, si sa chi sono gli spacciatori. Dopo essermi esposta tante volte, devo amaramente constatare che la situazione è ancora questa. Ormai gli spacciatori mi conoscono, prima o poi mi meneranno, me la faranno pagare. Quando andai dal Questore di Roma a spiegargli la situazione lui mi disse di non espormi in prima persona, ma quando vedo ore e ore di spaccio che va avanti sotto alle finestre non riesco a stare zitta“.
Antonio Di Pietro è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia, su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it).
In merito alla vicenda del Comune di Quarto. “Se c’è una persona che può comprendere il dramma del M5S quello sono io, perché l’ho vissuto anche io nel mio partito che poi ho dovuto lasciare –ha affermato Di Pietro-. Se potessimo sapere prima chi sono esattamente le persone che abbiamo di fronte, nessuno le candiderebbe. Mi pare che in Italia tutti i partiti che stanno criticando il M5S hanno degli scheletri dell’armadio che fanno spavento. Se all’interno ti si infila il verme, tu puoi solo trovarlo e buttarlo fuori. In un partito appena nato è chiaro che può capitare che qualcuno non faccia il suo dovere. L’importante è allontanarlo subito. C’è un solo modo per non sbagliare mai, non provarci mai. In tutti i cesti puoi trovare la mela marcia, ma non butti via la cesta, butti la mela. Quest’idea di spezzettare il comportamento del sindaco per andare a vedere se ha sbagliato da qualche parte mi sembra una scusa per criminalizzare una persona che è vittima. A Grillo voglio bene da cittadino per averci messo la faccia e pagarne le conseguenze, ma sono dell’idea che la Capuozzo è una signora con le palle e fa bene a resisere”.
Sulle riforme del governo. “Io mi oppongo alle riforme costituzionali di Renzi –ha affermato Di Pietro- Al referendum bisogna andarci per evitare che si verifichi un ritorno alla dittatura. Renzi, invece di occuparsi dei problemi dei cittadini, si preoccupa della riforma costituzionale che serve solo a rendere meno democratico questo Paese. Non ci sarà più quella divisione dei poteri che c’era prima tra Camera e Senato”.