ROMA-LATINA, PALOZZI (FI): “MAGGIORANZA ZINGARETTI A PEZZI”
“Stamattina in Consiglio regionale è andata in scena la tragicommedia della maggioranza regionale. Infatti, mentre era in discussione l’ordine del giorno, presentato dai grillini, che tentava di definanziare la Roma-Latina e la Cisterna-Valmontone, il centrosinistra si è spaccato: da una parte il Partito Democratico, dall’altra Sel e in mezzo la lista civica Zingaretti. Brutta figura anche per gli assessori, presenti in aula, dai quali ci saremmo aspettati una presa di posizione netta e, invece, sono rimasti in imbarazzante silenzio. Insomma, nella maggioranza Zingaretti si è materializzato un “tutti contro tutti” che getta forti ombre sulla volontà zingarettiana di assicurare realmente una infrastruttura strategica, come la Roma-Latina. Infrastruttura sulla quale noi abbiamo le idee chiarissime e per la quale continueremo a batterci al fine di uscire da questa empasse amministrativa, che sta ritardando pesantemente la costruzione di una autostrada, che rappresenta un vero e proprio volano economico per il nostro territorio regionale. Vorremmo che anche la giunta regionale mostrasse la stessa chiarezza e lavorasse fattivamente per la concreta realizzazione della Roma-Latina”. Così il consigliere regionale FI e vicepresidente della commissione Mobilità, Adriano Palozzi.
SANITA’, PALOZZI (FI): “ZINGARETTI ASCOLTI ISTANZE ANAAO”
“La fotografia, scattata da segretario regionale dell’Anaao Assomed sul sistema sanitario del Lazio, è assolutamente impietosa e boccia su tutta la linea le insufficienti politiche, messe in campo dal presidente Zingaretti. Non possiamo, dunque, che essere d’accordo con i contenuti della lettera, inviata dall’associazione dei medici e dirigenti al commissario ad acta. Lettera che smaschera senza “se” e senza “ma” le inconcludenti azioni di Zingaretti e Cabina di Regia per risolvere le numerose criticità di una sanità, purtroppo in caduta libera. I ps al collasso, i flop delle case della salute, i tagli lineari di reparti e la carenza di personale sanitario sono la cartina di tornasole della inefficienza gestionale e organizzativa che caratterizza questa giunta regionale che, ahinoi, dovremo sopportare ancora due anni”. Così il consigliere regionale FI, Adriano Palozzi.
METRO A, PALOZZI (FI): “ANCORA UNO STOP. SOLIDARIETÀ A PENDOLARI”
“Anche oggi nuovi disservizi per i già bistrattati pendolari romani, a cui va tutta la mia solidarietà. La linea A della metropolitana ha subito uno stop nel tratto compreso fra le fermate Arco di Travertino e Termini, causando disagi e ritardi. Si tratta dell’ennesimo blocco che danneggia l’immagine di una Capitale d’Italia in pieno Giubileo. Serve una presa di coscienza istituzionale su questa annosa vicenda di mobilità nell’auspicio che le autorità competenti mettano finalmente in campo interventi immediati, concreti e realmente tesi a ridare dignità infrastrutturale al tpl capitolino”. Così il consigliere regionale FI e vicepresidente della commissione Mobilità, Adriano Palozzi.
Mogol, mito della musica italiana, è intervenuto questa mattina su Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano (www.unicusano.it), nel corso di Ecg Regione, il format condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.
Su David Bowie: “Ho scritto la versione italiana di Space Oddity, anche se il testo era assolutamente nuovo. Entrammo in contatto perché l’editore mi fornì la canzone da fare in italiano, ma io la cambiai. Il testo inglese parlava di spazio, io non lo sentivo, così gli ho cambiato significato. Ho pensato di scrivere un altro testo, che poi lui ha approvato, visto che l’ha anche cantato ed inciso, in una canzone che poi è diventata ‘Ragazzo solo, Ragazza sola’. Per me il testo è già nella musica, io cerco sempre di raccontare qualcosa di concreto, di reale, magari accaduto a me o qualche persona che conosco. Bowie ha anche fatto la versione inglese di “Io vorrei, non vorrei, ma se vuoi”, ma non ha rispettato il testo e ha fatto una versione che non mi ha entusiasmato, parlava di morte, ha fatto un testo completamente diverso dal mio. Insomma, non ne fui entusiasta, anche se fu un onore che interpretasse una nostra canzone“.
Poi sui talent show: “Con i talent Battisti e Mogol non sarebbero mai nati. I talent si limitano a fare finte scuole, con maestri improvvisati, con persone che non sono docenti. Scelgono gli interpreti sulla base di molte considerazioni che magari non sono proprio basate sulla canzone e sull’interpretazione. Battisti-Mogol oggi, poi, non sarebbero mai nati anche perché molte radio producono i dischi. Battisti-Mogol oggi non sarebbero mai nati e questa secondo me non è una notizia entusiasmante“.
Da Mogol critiche anche nei confronti del Festival di Sanremo: “Avrebbe un grande senso il festival. Però oggi è fatto in base all’auditel. Nel comporlo si cerca subito di avere personaggi che possano assicurare o garantire ascolti. Ecco perché poi vengono chiamati i personaggi reduci dai talent, come Amici. Ricorrono a tutti coloro che hanno un minimo di notorietà, ma magari ci sono alcuni straordinari artisti che non hanno notorietà e che purtroppo, fatalmente, non vengono inclusi.
Estella Marino, ex assessore all’ambiente del Comune di Roma, è intervenuta ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it).
Estella Marino è una delle promotrici dell’iniziativa «Ricucire Roma» pensata e voluta, per sabato alle 16 a Officine Fotografiche in via Libetta, da donne di diverse componenti Pd (la renziana Cristiana Alicata i due ex assessori Marta Leonori ed Estella Marino, l’ex presidente del consiglio comunale, Valeria Baglio, l’ex consigliera Erica Battaglia).
“Non c’è un filone nostalgico in questa iniziativa –ha spiegato Marino-, è solo il tentativo di ricucire una frattura nel Pd e tra il Pd e la città dopo quello che è successo con la fine dell’esperienza dell’amministrazione di Ignazio Marino. Stiamo costruendo un’iniziativa a più voci per dare un contributo a questa città. I temi prioritari sono quelli della raccolta differenziata, del ripristino delle regole, del piano regolatore dei cartelloni pubblicitari, dei camion bar. C’era la voglia di ricominciare a far rispettare le regole e l’esperienza di Marino ha avuto fragilità ma anche tanti elementi positivi. Da quelli bisogna ripartire. Si rincorrono tante voci sui candidati alle primarie, quando saranno confermate le candidature ragioneremo con i candidati offrendo il nostro contributo. Ignazio Marino l’ho sentito, tutti noi stiamo facendo una riflessione su quanto accaduto. Indubbiamente degli errori sono stati commessi. Io credo che sia necessario che chiunque abbia lavorato a servizio della capitale possa mettere ancora la sua esperienza al servizio della città, anche l’ex sindaco. Poi dipende dalla volontà dei singoli di mettersi a disposizione”.
Sul commissariamento del Pd romano. “Purtroppo con il commissariamento non si riesce a dare il via a quell’azione politica che in una fase di ripartenza un partito dovrebbe fare –ha affermato Marino-. E’ il motivo per cui vari soggetti del Pd stanno provando autonomamente ad avviare questo dibattito. Si sente la mancanza di un partito che apra un dibattito pubblico con i cittadini sui problemi della capitale”.
Paolo Ferrara, capogruppo del Movimento 5 Stelle a Ostia, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it).
Riguardo il caso delle infiltrazioni camorristiche nel Comune di Quarto e l’espulsione dal M5S del sindaco Rosa Capuozzo. “La differenza tra noi e il Pd è la reazione di fronte a quello che è successo –ha affermato Ferrara-. Gli altri partiti non hanno mai avuto reazioni come la nostra in questi casi. La legalità è la nostra forza. Noi non dobbiamo solo essere onesti, ma anche apparire come tali. Se c’è un sospetto nel voto a Quarto, bisogna dare un segnale forte di distinzione tra il nostro movimento e il Pd. A Ostia è successo di tutto, hanno arrestato un presidente del Municipio che era del Pd. C’è una grossa differenza tra quello che è successo a Ostia e quello che è successo a Quarto. Il M5s non prende lezioni da nessuno, tantomeno dal Pd. Noi siamo differenti, anche dove c’è solo il sospetto agiamo. Loro invece all’epoca difendevano Tassone, finchè non è uscito il suo coinvolgimento diretto in Mafia Capitale. Dove il M5S opera, e Quarto lo dimostra, la criminalità ha trovato le porte chiuse. Il sindaco infatti ha chiuso le porte alla camorra. Noi siamo pronti a buttare fuori chiunque e a denunciarlo se cercherà di infiltrarsi”.
Un giudizio sul Commissario del X Municipio di Roma Vulpiani. “Lamentiamo la mancanza di contatto tra i cittadini e questi prefetti che fanno solo l’ordinario –ha affermato Ferrara. I cittadini sono molto arrabbiati con la politica e soprattutto col Pd, che li ha lasciati in mutande in questo territorio. Si trovano in una situazione devastante, con buche sulle strade, parchi pubblici in pieno degrado, rifiuti per la strada. Sembra una zona del terzo mondo. Il Pd ha pensato più a riempire il proprio portafoglio piuttosto che al bene comune”.
Barbara Mannucci, responsabile del comitato donne di Noi con Salvini, è intervenuta questa mattina su Radio Cusano Campus,l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano (www.unicusano.it) , nel corso del format ECG Regione, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.
L’esponente di Noi con Salvini si è prima lanciata in un elogio della ‘difesa fai da te’: “Se avessi una figlia femmina e qualcuno la molestasse o la toccasse per strada, mi dispiace, ma prima di avere a che fare con la polizia, il molestatore avrebbe a che fare con me, la mia famiglia, i miei parenti e i miei amici. Prima interverrei io e gliela farei ricordare. Poi chiamerei la polizia. Un po’ di sane botte non fanno mai male a nessuno. Ha ragione Salvini quando parla di castrazione chimica“.
Sulla castrazione chimica Barbara Mannucci è andata oltre: “Nel caso in cui dovessero arrivare in Italia veri rifugiati politici prima bisognerebbe fargli una castrazione preventiva, così almeno risolviamo il problema. Una castrazione preventiva. Da donna, lo dico molto seriamente. E’ quello che penso e credo lo pensino tutti. Noi di ‘Noi con Salvini’ diciamo le cose senza paura. Basta buonismi. Siccome evidentemente da soli non si sanno controllare, meglio intervenire prima. Io da donna al governo lo farei, castrazione preventiva a tutti quelli che entrano irregolarmente in Italia“.