UNIONI CIVILI, PALOZZI (FI): “MIA ADESIONE A FAMILY DAY”
“Ho deciso di aderire al “Family Day”, evento in programma il prossimo 30 gennaio in favore della famiglia, come tutelata dalla nostra Carta Costituzionale. Si tratta di una manifestazione dal grande significato sociale, per dire “no” a una legge che si propone di incoraggiare l’utero in affitto e le adozioni gay. Un provvedimento normativo davvero ambiguo e fuori luogo”. Così il consigliere regionale di Forza Italia, Adriano Palozzi.
Il giallo di Madalina Pavlov, la 21enne romena morta in circostanze misteriose il 21 settembre 2012. Se ne è parlato in una puntata speciale de “La Storia Oscura” trasmissione curata e condotta da Fabio Camillacci su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it). La ragazza precipitò dalla terrazza di uno stabile di 6 piani in via Bruno Buozzi a Reggio Calabria. In un primo momento il caso fu catalogato come “suicidio”, ma successivamente, questa ipotesi ha lasciato spazio a molti dubbi e incongruenze e si è fatta strada quindi l’ipotesi della caduta accidentale in seguito a una colluttazione o addirittura di un omicidio.
L’avvocato Antonio Petrongolo, legale della mamma e del fratello di Madalina, intervenuto a Radio Cusano Campus ha dichiarato: “Sono troppi i lati oscuri di questa vicenda ecco perché abbiamo presentato un’istanza di riesumazione del corpo di Madalina Pavlov, perché crediamo e riteniamo che sullo stesso si possano rinvenire tracce attinenti al reato o che in un primo momento sono passate inosservate; inoltre, abbiamo fatto un’ulteriore richiesta in ordine a una perizia grafologica, in merito al biglietto rinvenuto sul corpo di Madalina sul quale c’era scritto “via Bruno Buozzi” cioè l’indirizzo dello stabile dal quale la povera ragazza è precipitata: biglietto che conferma che Madalina prima di allora non era mai andata in quel palazzo è probabile quindi che qualcuno l’abbia invitata lì o le abbia dato appuntamento in quel palazzo, magari il presunto assassino. Un ulteriore elemento questo che tende a escludere l’ipotesi del suicidio. A tal proposito abbiamo messo in piedi un “Crime Analyst Team” per dimostrare che Madalina non era afflitta da forme depressive che potessero lasciar pensare a un gesto così tragico. Madalina vittima del racket della prostituzione? Questa ipotesi è stata smentita ma nulla è da trascurare e da tralasciare e a tal fine abbiamo pensato di chiedere l’autorizzazione affinchè gli enti gestori forniscano tutti gli elementi utili legati alla telefonia, ovvero il posizionamento di Madalina, l’aggancio delle celle telefoniche prima e dopo la sua morte”.
Josefa Idem, leggenda dello sport italiano e ora senatrice del Partito Democratico, è intervenuta questa mattina su Radio Cusano Campus, la radio dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it), nel corso del format ECG Regione, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.
Josefa Idem ha commentato l’approvazione di quello che è stato ribattezzato come Ius Soli sportivo: “Chiamarlo così rischia di essere fuorviante. Con questo provvedimento noi facciamo in modo che le procedure per il tesseramento dei minori di 18 anni per gli immigrati siano uguali a quelle per i minori italiani. In passato accadeva che un minore straniero che vive in Italia, risiede in Italia,frequenta la scuola materna, elementare e media, partecipa ad attività sportive fino a 14 anni, a 14 anni poi gli devono dire che non può più partecipare perché la legge lo vieta. Questa era una realtà schizofrenica, fino a un certo momento integriamo il bambino straniero e all’improvviso, solo perché compie 14 anni, lo abbandoniamo. Da tempo chi vive quotidianamente il mondo dello sport aspettava un segnale in questo senso. Mettetevi nei panni di un allenatore di calcio giovanile: ha un bambino, fino a 13 anni può farlo giocare con gli altri, a 14 anni è costretto a sbattergli la porta in faccia. Era uno strazio. Questo testo è un grande sollievo per il mondo dello sport“.
Josefa Idem sa bene quanto lo sport possa essere un grande veicolo di integrazione: “Il futuro sarà sempre più fatto di convivenza, integrazione, empatia. Lo sport può essere un veicolo fondamentale in questo senso. Anche perché è meritocratico. I popoli si mischiano, nello sport si convive senza barriere, rispettando tutti le stesse regole. Lo sport mette tutti sullo stesso piano, è anche un ambito in cui i bambini stranieri possono sentirsi competenti. E’ chiaro che chi viene in Italia a 6 o a 7 anni, dopo essere cresciuto con un’altra lingua e con un’altra cultura, parte svantaggiato. Nello sport invece conta il fisico, il talento, le origini di una persona vengono superate in partenza“.
In chiusura da Josefa Idem un commento sulle unioni civili: “La spaccatura interna al PD? Non voglio dare giudizi. Questo provvedimento tocca sensibilità diverse. Rispetto ad alcuni punti nevralgici di questo ddl ci sarà il voto segreto e ognuno avrà modo di agire secondo coscienza. Spero che questo provvedimento non sia soggetto di troppe speculazioni politiche. Se passa questa legge, con la stepchild adoption, l’Italia dà un segnale di apertura e si mette al passo con i tempi“.
Marilena Grassadonia, presidente dell’associazione Famiglie Arcobaleno, è intervenuta questa mattina su Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano, nel corso del format ECG Regione, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.
Grassadonia ha parlato della stepchild adoption: “La gente è molto più avanti di quello che la politica vuole farle credere. Ci sono già molte famiglie come la nostra, omogenitoriali, con bimbi che vivono in una situazione di famiglia con due mamme o con due papà. Viviamo in mezzo alla gente come tutte le altre famiglie, ora la politica ha l’occasione di mettersi al passo con i tempi e con la società che cambia e tutelare quelle persone che oggi non hanno gli stessi diritti di tutti gli altri cittadini e soprattutto di dare dei diritti a dei bambini che vivono in queste realtà che sono cittadini italiani e figli fino ad oggi senza diritti. Oggi ci sono tantissime famiglie arcobaleno ma dal punto di vista giuridico siamo inesistenti. Io e la mia compagna stiamo insieme da 19 anni e abbiamo 3 figli. Uno è stato partorito da me, due dalla mia compagna“.
A sorpresa, per certi punti di vista, l’attacco di Grassadonia a Gay.it: “Abbiamo seguito quanto accaduto nelle ultime ore e ci viene da sorridere. Quando si manda online un elenco di senatori e dopo due minuti iniziano ad arrivare tante smentite, vuol dire che non si è lavorato bene. Sarebbe meglio essere più prudenti e pubblicare solo le cose di cui si è certi. In questa vicenda c’è una gran confusione, si tende a mescolare le carte e a dire cose non reali. Una notizia non corretta al 100% può provocare delle reazioni a catena ingiustificate“.
L’On. Donatella Ferranti, Presidente della II Commissione Giustizia della Camera, è intervenuta ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano” condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia, su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it), in merito al Ddl Cirinnà sulle unioni civili.
“E’ un importante risultato essere arrivati con un testo in aula su un tema su cui l’Italia è sicuramente inadempiente, come il riconoscimento giuridico delle coppie omosessuali –ha affermato Ferranti-. Purtroppo la legge ha avuto un iter un po’ travagliato, ci sono degli aspetti su cui è importante avere la massima convergenza. Il tema delle adozioni in casi particolari deve essere affrontato con qualche aggiustamento, proprio per avere un voto più condiviso possibile tra le forze politiche. Parliamo di diritti civili quindi ci dovrebbe essere un consenso parlamentare un po’ più ampio. Bisogna valorizzare molto il fatto che si arrivi ad una disciplina delle unioni civili in tempi celeri. Sotto il profilo delle adozioni credo che in un contesto di rivisitazione della materia, non possiamo non valutare che la giurisprudenza sta utilizzando già in alcuni casi, nell’interesse del minore, l’articolo 44 della legge sulle adozioni, le adozioni in casi particolari. Quando si verifica un legame affettivo tra il minore e l’adottando, ci sono delle sentenze che approvano l’adozione. La politica non può stare un passo indietro alla giurisprudenza”.
Il Gip di Cassino ha stabilito di non archiviare il caso di Serena Mollicone, la ragazza di Arce uccisa nel bosco di Fonte Cupa, in località Anitrella, in provincia di Frosinone, il 1 giugno 2001. Guglielmo Mollicone, padre di Serena, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “La storia oscura”, condotta da Fabio Camillacci su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it), svelando un particolare riguardante la vicenda.
“Serena era andata in caserma per denunciare lo spaccio di droga che c’era ad Arce in quel periodo –ha raccontato Mollicone-. Era andata lì per avere giustizia e invece ha trovato persone che l’hanno ammazzata. Il maresciallo Mottola qualche giorno prima l’aveva rimproverata in piazza perché lei si era permessa di aver detto al figlio che l’avrebbe denunciato per spaccio. Mottola, anziché prendere il figlio e attaccarlo al primo palo che trovava per strada, ha rimproverato Serena. Il figlio del maresciallo spacciava, ci sono verbali dei carabinieri che lo attestano.