Giuseppe Civati, Fondatore del movimento Possibile, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it).
Riguardo la sua proposta di ridurre l’Iva sugli assorbenti dal 22 al 4%. “E’ una proposta giustissima e sacrosanta –ha affermato Civati-, solo il nostro provincialismo non ci fa vedere quello che sta succedendo in Francia dove la tassa sugli assorbenti è già stata abbassata. Non capisco perché questo argomento faccia tanto ridere, forse in Italia qualcuno è un po’ ossessionato dall’argomento. Anche il presidente Usa Barack Obama, interpellato sulla vicenda, si è detto d’accordo sul fatto che la tassa sugli assorbenti è troppo alta ed, essendo un prodotto necessario per le donne, dovrebbe essere abbassata. La Littizzetto in tv ha detto che dovrei occuparmi di cose un po’ più serie come la differenza salariale tra uomo e donna, ha detto una stupidaggine. Mi dispiace che una donna faccia ironia su questo argomento dicendo cose inesatte. Io sono l’unico politico maschio che ha presentato una proposta di legge per far pubblicare tutti i redditi e verificare che non ci sia disparità di trattamento tra un dipendente uomo e donna, a parità di mansione. Ci sta la presa in giro, ci sta un po’ meno dire le cose sbagliate. La Littizzetto in questo caso ha preso una cantonata. In buona fede lei ha costruito uno sketch colpendo una mia proposta legittima e giustificandosi con argomentazioni infondate che gettano un’ombra su quello che stiamo facendo noi di Possibile, che non sono cose banali. Su questi temi pullulano gli spiritosi perché è un paese maschilista, abituato all’umorismo da caserma, quindi non mi stupisce”.
Sul ddl unioni civili. “Per una volta spero che a Renzi gli vada bene –ha affermato Civati-. Nonostante sia una legge per certi versi ancora discriminatoria, spero il testo passi nella sua versione più alta. Perché senza stepchild adoption sarebbe una legge che farebbe ridere. Mi auguro che Zanda con la sua strana capigliatura e le sue strane sopracciglia abbia un timore infondato e che i franchi tiratori siano meno di quelli di Prodi”.
Sullo scontro governo italiano-Ue. “Io difendo sempre il nostro Paese e l’Ue, anche se quest’ultima è indifendibile –ha spiegato Civati-. Devo dire che ci vorrebbe una strategia un po’ meno alterna. Quando il problema ce l’aveva Tsipras, Renzi non ha mosso neanche un dito, anzi sembrava filo tedesco. Temo quel parallelismo che qualcuno ha paventato tra l’ultimo Berlusconi e il Renzi un po’ pasticcione delle ultime settimane. Io spero che non ci sia più un 2011 per questo Paese, ma ci vorrebbe una strategia seria. La Mogherini non può fare nulla, rappresenta l’Ue ed è oggettivamente in difficoltà nel momento in cui il premier che ha suggerito la sua nomina si trova a prendersi a pallonate con il presidente della commissione di cui fa parte. Non è una rissa, deve essere un discorso politico”.
Sulle elezioni amministrative a Milano e Roma. “Stiamo costruendo dei percorsi civici molto partecipati soprattutto a Roma –ha affermato Civati-. Fra 15 giorni faremo dei nomi. Adesso stiamo lavorando, cercando di far partecipare i cittadini. Fassina? Non abbiamo ancora discusso di nomi. A Roma c’è uno spettro che si chiama Ignazio Marino che potrebbe rientrare in partita, non so se lo vorrà fare, se tornerà noi potremmo appoggiarlo. Forse sono io che sono strano ma io ho visto un sindaco prima commissariato e poi fatto fuori da un notaio e non mi sembra una cosa usuale”.
Luciano Ciocchetti, Coordinatore regionale Conservatori e Riformisti, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it).
Ciocchetti, ex Forza Italia, è diventato da poco coordinatore regionale di Conservatori e Riformisti, partito che fa riferimento a Raffaele Fitto. “Bisogna costruire qualcosa che vada oltre la fine di Forza Italia che è un’esperienza che ormai sta volgendo al termine. L’iniziativa di Fitto e di altri parlamentari in tutta Italia consente di poter creare un meccanismo democratico che consenta di poter ripartire dal territorio per portare avanti un’iniziativa di rappresentanza dei moderati e del centrodestra italiano. Berlusconi ha ormai 80 anni e non ha creato un metodo diverso per creare leadership e un sistema democratico che consentisse di portare avanti l’esperienza di Forza Italia. Questo relega Forza Italia ad essere un partito che finirà quando Berlusconi smetterà di fare politica”.
“Dobbiamo lavorare per rimettere insieme il centrodestra –ha affermato Ciocchetti-. Il problema è che la Lega Nord non si sa se è ancora il partito di ‘Roma Ladrona’. E oltre a questo bisogna capire qual è il metodo per unificare il centrodestra e noi pensiamo che questo metodo siano le primarie. Noi stiamo per presentare al Senato una proposta di legge che istituzionalizza per legge le elezioni primarie sul modello americano. E’ l’unico modo democratico valido per determinare dal basso le coalizione e le leadership. Non c’è un altro Berlusconi che da solo si presenta in tv e prende la maggioranza dei voti. Salvini e Meloni non sono Berlusconi, il leader deve essere scelto dagli elettori”.
Claudio Salvagni, legale di Massimo Bossetti, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Legge o giustizia”, condotta da Matteo Torrioli su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it), in merito al processo sulla morte di Yara Gambirasio.
“In aula c’è un clima incandescente per gli scontri tra accusa, difesa e parte civile –ha spiegato Salvagni-. Non è certo la difesa che ha voluto alzare i toni dello scontro, noi stiamo solo cercando di dimostrare con dati scientifici e con ragionamenti logici come le accuse siano fondate sul nulla. Se non per quell’aspetto del dna che dovrà ancora essere discusso. Quando non si hanno argomentazioni tecniche si scade nel personale. Stupisce che siano stati spesi i soldi dei contribuenti per fare indagini sui consulenti della difesa. Non è il processo ai consulenti della difesa, è il processo a Massimo Bossetti. Tutti ricordiamo il giorno dell’arresto di Bossetti quello che disse il ministro dell’interno Alfano. Questo processo nasce e si sviluppa sotto questa luca. E’ sotto gli occhi di tutti come quest’uomo e la sua intera famiglia sono stati massacrati. Anche qualora fosse assolto, i segni indelebili di questo massacro resteranno sulla pelle della moglie, dei figli e di tutta la famiglia. Chi ha detto che Bossetti è l’assassino dovrà chiedere scusa, ma non credo che le scuse basteranno”.
Per Ezio Denti, consulente degli avvocati che difendono Bossetti, “è evidente che si tratta di un processo politico. Non si può –continua Denti a Radio Cusano Campus- assalire un consulente come ha fatto la pm Ruggeri nei miei confronti, mettendo in dubbio i miei titoli di laurea. Invece di iniziare un contraddittorio sono stato assalito sul piano personale. E’ successo anche con l’altra consulente, la dott. Ranalletta, che ha portato ipotesi eccellenti e nel controesame gli è stato chiesto se lavorasse per l’Asl. La Presidente Bertoja, donna stimabilissima e molto preparata, è stata molto corretta. Ha capito che c’era un accanimento personale e venerdì, prima dell’udienza, ha avvertito che non avrebbe accettato altre insinuazioni sui consulenti. Credo fosse chiaro il riferimento alla pm Ruggeri”.
“A causa di episodi spiacevoli dovuti alla mancanza di educazione, in questo locale non è gradita la presenza di bambini minori di anni cinque, nonché l’ingresso di passeggini e seggioloni per motivi di spazio“. Fa discutere il cartello esposto all’esterno del suo ristorante da un ristoratore romano che però intervenendo su Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano (www.unicusano.it) , nel corso di ECG Regione, format condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, si difende: “I bambini sono maleducati”.
Non torna indietro il ristoratore finito nell’occhio del ciclone a causa del cartello esposto all’esterno del suo locale: “Non mi aspettavo tutto questo clamore. Io sono nonno, ho dei nipoti anche io. Non ce l’ho con i bambini, guai a chi li tocca. Ce l’ho con i genitori che non sanno educare i propri figli. Io quando andavo da bambino al ristorante con mio papà, lui mi diceva ‘stai buono, se ti muovi ti spacco le gambe’. Oggi invece i bambini fanno un casino. E poi per i passeggini non ho spazio. E’ proprio una questione materiale, questi passeggini sembrano tutti SUV, occupano un sacco di posti. Tanti miei colleghi, ristoratori, hanno lo stesso problema ma non hanno il coraggio di dirlo. Io invece sono uscito allo scoperto. Tante volte mi è capitato di richiamare i genitori che avevano letteralmente abbandonato i propri figli all’interno del locale. Vanno in giro, si nascondono sotto ai tavoli, a volte c’è anche il rischio che si facciano male. Un bambino una volta si è infilato sotto al tavolo di due coppie e gli è quasi cascata in testa la coppa del ghiacchio. Il bimbo poteva farsi male seriamente, ma la mamma invece ha continuato a chiacchierare come se niente fosse“.