Luciano Ciocchetti, coordinatore di Conservatori e Riformisti nel Lazio, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia, su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it).
“E’ finito il ventennio di Berlusconi –ha affermato Ciocchetti-. Era quello che federava il centrodestra, che lo teneva insieme e che prendeva i voti dei moderati italiani. Nelle ultime elezioni i 13 milioni di elettori di Berlusconi si sono ridotti a 3 milioni e i sondaggi evidenziano che calano ancora. E’ chiaro che siamo in una fase di disgregazione non avendo Berlusconi creato le condizioni per una sua successione reale e riconosciuta anche attraverso un metodo democratico. Un altro Berlusconi non c’è, quindi occorre passare da una monarchia illuminata ad una democrazia partecipata. Il problema di Roma si spiega con la lotta di successione che Salvini ha lanciato contro Berlusconi, facendo saltare tutte le ipotesi romane per tentare di costruire un centrodestra unito, compresa la lista di Marchini. Il centrodestra dovrà formarsi mettendo insieme tutti gli alternativi al Pd, se si facesse questo a Roma si vincerebbero le elezioni. Io ci spero ancora. Lo stesso Marchini ha tentato di rilanciare un’ipotesi di semplificazione del quadro. Noi romani non possiamo permetterci di consegnare questa città all’irresponsabilità del Movimento 5 Stelle. Mancano ormai 20 giorni alla consegna delle liste, è molto tardi, ma spero ancora che per una volta non prevalgano le logiche nazionale, ma quelle romane. La cosa migliore sarebbe che i 4 candidati di centrodestra in pista si incontrassero tra di loro trovando una soluzione. Noi pensiamo che il centrodestra debba unirsi, se così non sarà, saranno gli elettori a decidere. Siamo vicini alle macerie del centrodestra, Berlusconi potrebbe giocare un ruolo se capisse che non può più svolgere il ruolo di primo attore. Esistono altri ruoli come il regista e lo sceneggiatore. Roma ha bisogno di profondi cambiamenti, di una classe dirigente che non sia quella che l’ha governata dal 1993 ad oggi, dove centrosinistra e centrodestra vecchio stampo hanno portato la città in questo stato. C’è bisogno di ripartire da una scelta civica. Se la Meloni avesse davvero scelto di fare il sindaco di Roma, anziché candidarsi solo per fare un dispetto a Berlusconi, noi avremmo appoggiato lei”.
Guido Bertolaso, candidato sindaco a Roma, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ecg Regione”, condotta da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it) .
Sul Sciopero Atac. “Serve un confronto con i sindacati e il personale Atac –ha affermato Storace-. Bisogna cercare di comprendere i loro problemi principali e individuare le soluzioni, evitando di rendere ancora più complicata la vita ai romani. Sono certo che il prefetto Gabrielli riuscirà a trovare un punto di mediazione”.
Il Natale di Roma. “Lo festeggerò girando nelle periferie –ha spiegato Bertolaso-, dove c’è troppa rassegnazione. Spiegherò ai cittadini ciò che vogliamo fare per risollevare la città e magari il compleanno dell’anno prossimo sarà più sereno, senza spazzatura e senza buche nelle strade e con un’assistenza sociale migliore rispetto a quella di oggi”.
Francesco Totti assessore sport. “E’ un’idea suggestiva molto bella, ci si può pensare –ha affermato Bertolaso-. Credo però che Totti non abbia intenzione di smettere di giocare e comunque credo che voglia dedicarsi alla Roma anche con un ruolo da dirigente. Mi piacerebbe che lui assieme a qualche altro giocatore della Lazio e a qualche sportivo del basket, della pallavolo, fossero testimoni della nostra città per lo sport e per ciò che gli gira attorno a livello economico e turistico”.
Il quadro del centrodestra. “Mi auguro che il quadro cambi –ha dichiarato Bertolaso-. Abbiamo tutti la certezza che uniti si vincerebbe, forse anche al primo turno. Si tratta di mettere da parti interessi personali, obiettivi politici anche a livello nazionale. Bisogna rimboccarsi le maniche. Storace è sicuramente un valore aggiunto perché è esperto e conosce bene la città. Marchini è un tecnico che può portare competenze importanti. Sarebbe fantastico se riuscissimo a unirci tutti. Ho dimenticato la Meloni? No, metto anche lei. Lei è stata una di quelli che ha avallato la mia candidatura, ha detto che sarei un ottimo city manager. A parole c’è una grande disponibilità da parte di tutti, poi bisogna vedere nei fatti”.
Grillo dice che se la Raggi perdesse tanto varrebbe ritirarsi. “Grillo ha i suoi problemi, le sue idee, certe volte esprime giudizi imbarazzanti –ha affermato Bertolaso-. Quando Marino fu mandato a casa, disse che a Roma il M5S avrebbe cacciato tutti i dipendenti comunali e delle aziende. Mi pare che fossero affermazioni abbastanza azzardate, tanto è vero che la Raggi quando parla sta molto più attenta rispetto alle sparate del suo sponsor”.
ROMA, STORACE A RADIO CUSANO CAMPUS: “BERLUSCONI E MARCHINI VOGLIONO PARLARMI, LI INCONTRERO’ VOLENTIERI. QUESTO E’ IL MOMENTO DELLE SUPERCAZZOLE, DOBBIAMO RISPONDERE CONCRETAMENTE A CHI CI CHIEDE UNITA'”. POI SCHERZANDO: “A SINDACO DI ROMA CANDIDIAMO SPALLETTI, PRENDEREBBE UN SACCO DI VOTI”.
Francesco Storace, candidato sindaco di Roma de La Destra, è intervenuto stamattina su Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano (www.unicusano.it) , nel corso del format ECG Regione, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.
Storace vuole lanciare una sorta di social card per i mercati: “I mercati vivono una condizione di sofferenza perché al comune se ne fregano di far lavorare seriamente gli operatori. Ieri sono stato al mercato settimanale di Monte Mario, che ha la concorrenza di un mercato di rom che piazzano in offerta mercanzia rubata,e al cui interno ci sono gli abusivi. Ci vuole vigilanza urbana, serve decoro per la pulizia dei mercati e bisogna fare qualcosa affinché la clientela possa avere degli sconti attraverso convenzioni, fatte dal Comune, con negozi e mercati che ospitano i loro prodotti per venderli ai cittadini“.
Storace ha fatto capire che forse qualcosa nel centrodestra si sta muovendo: “Ho visto che Fratelli D’Italia ha sdoganato Marchini e questo fa capire che forse si è compreso in quel partito che i veti non hanno più senso. Questo è un passo in avanti. Ora, però, è il momento in cui tutti si esercitano sulle supercazzole, io preferirei una disponibilità a vederci e a parlarne. C’è un popolo che continua a chiederci unità. Marchini e Berlusconi vogliono parlarmi, appena le rispettive agente lo consentiranno lo farò molto volentieri. Non ho capito se ci sarà anche la Meloni, qualora dovesse esserci la incontrerei molto volentieri. Detto questo, mi ha che ha ragione chi propone di fare Spalletti candidato sindaco, in questa fase prenderebbe sicuramente tanti voti“.
Maurizio Gasparri, vicepresidente del Senato, è intervenuto questa mattina su Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano (www.unicusano.it), nel corso del format ECG Regione, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.
Gasparri ha commentato il caso Guidi: “Penso che Renzi avrà ancora qualche carta da giocare per resistere, si affiderà a qualche senatore transfugo, ma questa sopravvivenza parlamentare sarebbe un vivere nel logoramento. La stella di Renzi non brilla più come prima, tra conflitti d’interesse, clandestini, il mancato rimborso ai truffati dalle banche, la disoccupazione che comincia a ricrescere, perché il jobs act è una truffa. C’è, insomma, un complesso di fatti, cui si aggiunge la sua inadeguatezza sul piano internazionale, che lo sta oscurando, quando gira per il mondo sembra uno che poi va in cucina a lavare i patti, non uno che si confronta da pari a pari con altri statisti. Quando va in questi posti è una via di mezzo tra un turista meravigliato e uno che deve andare a sbrigare affari di cucina, perché di altre cose non è in grado di occuparsi. Ma dove sono tutti quelli che contestavano Berlusconi? Ci fosse stato lui, ora, sarebbero esplosi i girotondi, Benigni avrebbe fatto un proclama, il popolo viola sarebbe sceso in spiazza. Forse Moretti è invecchiato e ha l’artrosi, forse la Guzzanti è travolta dall’insuccesso dei suoi penosi film, che vado a vedere solo io per constatare quanto siano brutti. La trattativa non è piaciuta a nessuno, la fanno vedere forzosamente a studenti che appena spengono le luci nella sala scappano e se ne vanno“.
Gasparri commenta così la candidatura a sindaco di Roma da parte di Ilaria Cucchi: “Ho presentato una proposta di legge depositata al Senato. Dice che chiunque si candida a sindaco deve versare alla tesoreria comunale una cifra. 15.000 euro per i comuni con meno di 15.000 abitanti, 30.000 euro per i comuni con più di 15.000 abitanti. Se poi quando si candida prende almeno il 3% la cifra gli viene restituita, se questo candidato prende meno del 3% la cifra viene destinata dalla tesoreria comunale ai poveri della città. Questa proposta serve a scoraggiare quelli che si presentano solo per farsi citare. Ce ne sono di tutte le famiglie politiche, a destra a sinistra e al centro. Credo che sia giusto proporre la caparra, così tutti questi che sfruttano le elezioni comunale per il proprio esibizionismo si scoraggiano“.
GIOVANARDI A RADIO CUSANO CAMPUS: “IN PARLAMENTO C’E’ LA LOBBY DELLE VITTIME DI OMICIDIO STRADALE“. POI SU ILARIA CUCCHI: “VERGOGNOSO PARAGONARE IL CASO CUCCHI AL CASO REGENI. PERCHÈ NESSUNO INDAGA SULLE DICIOTTO VOLTE CHE CUCCHI FU PESTATO DI BOTTE QUANDO FACEVA LO SPACCIATORE? QUINDICI GIORNI PRIMA DELL’ARRESTO LO RITROVARONO MASSACRATO DI BOTTE DAVANTI AL SAN CAMILLO”
Carlo Giovanardi, senatore di IDEA, è intervenuto questa mattina su Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano (www.unicusano.it), nel corso del format ECG Regione, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.
Giovanardi ha parlato di lobby e di Governo: “Quando si inseriscono nel codice penale reati evanescente, tutti da inventare, è evidente, lo dice anche la cassazione, che si confondono le scelte della politica con qualche pubblico ministero che poteva ipotizzare reati anche nelle cose lecite. Ora Renzi si lamenta, la vicenda della Guidi la capisco benissimo, ma non ho ancora capito cosa abbia fatto il Capo di Stato Maggiore della Marina, trascinato in questa vicenda. Si può in un paese civile martoriare così il Capo di Stato Maggiore della Marina senza chiarire di che cosa è accusato? Renzi dice che non sa cosa sono le lobby? Una lobby più grossa della sua non si è mai vista in Italia. Una lobby toscana di amici, parenti, conoscenti, gente che ha un contatto diretto con lui. Forse lui ha combattuto le lobby per avvantaggiarne una, solo la sua. Per esempio, scoprire sui giornali, che una lobby come quella delle vittime degli incidenti stradali, fa pressione sul parlamento per avere delle leggi orientate in una certa maniera, per esempio io considero l’omicidio stradale una legge perversa, sbagliata, bruttissima, che metterà in galera per anni e anni gente che magari ha avuto la fatalità di un incidente. Questa legge è frutto di una lobby potentissima. Se ci sono reati è un conto, se c’è traffico di influenze illecite, io vorrei sapere con chi il parlamentare dovrebbe o non dovrebbe parlare, quando ci sono in discussione provvedimenti“.
Giovanardi, poi, ha contestato la scelta di Ilaria Cucchi di candidarsi a Sindaco di Roma: “Spero che nel centrodestra prevalga la ragionevolezza e che si possa trovare un’unione. La mossa di Ilaria Cucchi? Si sono accaniti contro i tre agenti di custodia che sono stati assolti con formula piena in via definitiva. Poi la famiglia aveva ritirato la parte civile nei confronti dei medici e i medici invece sono ancora sotto inchiesta, poi sono spuntati i carabinieri. In tutte le perizie sono state escluse relazioni tra le eventuali percosse e la morte del Cucchi. E mi chiedo: perché nessuno ha mai indagato sulle diciotto volte nelle quali il povero Stefano Cucchi era stato massacrato di botte ed era finito al pronto soccorso con fratture e ferite provocate da quel mondo limaccioso di cui faceva parte? L’ultima volta quindici giorni prima dell’arresto lo hanno trovato davanti al San Camillo di Roma, massacrato di botte. Poi mi chiedo cosa c’entri questo col fatto che la Cucchi ripetutamente si candida. E quando leggo che il caso Cucchi viene paragonato al caso Regeni mi indigno e mi vergogno. Il povero Regini, preso non si da chi, torturato e ucciso barbaramente. Vogliamo dire che i poliziotti e i carabinieri italiani si sono comportati nella stessa maniera? Questo è un teatro dell’assurdo. Cucchi era uno spacciatore, tra le altre cose neanche piccolo”.
Guido Bertolaso, candidato sindaco a Roma, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ecg Regione”, condotta da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it).
Sul Sciopero Atac. “Serve un confronto con i sindacati e il personale Atac –ha affermato Storace-. Bisogna cercare di comprendere i loro problemi principali e individuare le soluzioni, evitando di rendere ancora più complicata la vita ai romani. Sono certo che il prefetto Gabrielli riuscirà a trovare un punto di mediazione”.
Il Natale di Roma. “Lo festeggerò girando nelle periferie –ha spiegato Bertolaso-, dove c’è troppa rassegnazione. Spiegherò ai cittadini ciò che vogliamo fare per risollevare la città e magari il compleanno dell’anno prossimo sarà più sereno, senza spazzatura e senza buche nelle strade e con un’assistenza sociale migliore rispetto a quella di oggi”.
Francesco Totti assessore sport. “E’ un’idea suggestiva molto bella, ci si può pensare –ha affermato Bertolaso-. Credo però che Totti non abbia intenzione di smettere di giocare e comunque credo che voglia dedicarsi alla Roma anche con un ruolo da dirigente. Mi piacerebbe che lui assieme a qualche altro giocatore della Lazio e a qualche sportivo del basket, della pallavolo, fossero testimoni della nostra città per lo sport e per ciò che gli gira attorno a livello economico e turistico”.
Il quadro del centrodestra. “Mi auguro che il quadro cambi –ha dichiarato Bertolaso-. Abbiamo tutti la certezza che uniti si vincerebbe, forse anche al primo turno. Si tratta di mettere da parti interessi personali, obiettivi politici anche a livello nazionale. Bisogna rimboccarsi le maniche. Storace è sicuramente un valore aggiunto perché è esperto e conosce bene la città. Marchini è un tecnico che può portare competenze importanti. Sarebbe fantastico se riuscissimo a unirci tutti. Ho dimenticato la Meloni? No, metto anche lei. Lei è stata una di quelli che ha avallato la mia candidatura, ha detto che sarei un ottimo city manager. A parole c’è una grande disponibilità da parte di tutti, poi bisogna vedere nei fatti”.
Grillo dice che se la Raggi perdesse tanto varrebbe ritirarsi. “Grillo ha i suoi problemi, le sue idee, certe volte esprime giudizi imbarazzanti –ha affermato Bertolaso-. Quando Marino fu mandato a casa, disse che a Roma il M5S avrebbe cacciato tutti i dipendenti comunali e delle aziende. Mi pare che fossero affermazioni abbastanza azzardate, tanto è vero che la Raggi quando parla sta molto più attenta rispetto alle sparate del suo sponsor”.
Serena Mollicone scomparve ad Arce (Frosinone) l’1 giugno del 2001. Aveva solo 18 anni quando il 3 giunge l’amara notizia del ritrovamento del corpo nel bosco di Anitrella. Il cadavere si presenta con i polsi legati e con le braccia dietro la schiena; la testa di Serena Mollicone è invece avvolta da una busta di plastica. Il nastro adesivo era stato usato per legare i polsi e il sacchetto sulla testa. Un colpo per tramortirla e poi l’asfissia meccanica hanno reso straziante la fine della 18enne. L’ipotesi paventata è che Serena Mollicone sia stata uccisa in un luogo diverso rispetto al boschetto dove sarebbe stata poi ritrovata. Lo scorso gennaio una decisione importante del Gip cambia un finale che sembrava già scritto: contrariamente a quanto richiesto dal Pm, niente archiviazione per il caso Serena Mollicone. Solo pochi giorni fa la riesumazione del corpo della ragazza e oggi si attende l’esito di quest’ultimi accertamenti.
Guglielmo Mollicone, padre di Serena, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “La storia oscura”, condotta da Fabio Camillacci su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it). “I tempi saranno abbastanza lunghi –ha spiegato Mollicone-. Mi auguro che da queste nuove indagini emergano elementi che porteranno ad accertare chi è l’assassino di Serena. In questi 15 anni la lotta è stata dura, sembrava quasi la lotta di Don Chisciotte contro i mulini a vento, perché io già nel 2001 dicevo le stesse cose che dico oggi e solo adesso gli inquirenti si sono accorti che stavo dicendo la verità. In quegli anni ad Arce tutte le forze che dovevano controllare la legalità erano coinvolte in tutt’altri affari. Serena è stata quasi l’agnello sacrificale per fare in modo che Arce tornasse ad essere vivibile, con una caserma che funziona e un maresciallo dei carabinieri che sa gestire la cosa pubblica. Non mi sono mai arrivate minacce palesi, ma quando ai tempi arrestarono Belli sparì la gatta di Serena. La ritrovai 4 giorni dopo a 4 kilometri da casa, uccisa con un colpo alla testa proprio come Serena. Io lo dissi agli inquirenti, ma non ritennero la cosa importante. Sono convinto che Serena è stata colpita con uno schiaffo, una spinta ed è andata a sbattere con la tempia sulla porta della caserma che ora gli inquirenti stanno analizzando. Credo che la botta non fosse mortale, ci sarebbe stata la possibilità di salvarla portandola all’ospedale. Invece hanno deciso a tavolino, in famiglia, di farla morire”.