Comunali: Polverini, far decollare campagna elettorale
Da Berlusconi aspettiamo guizzo a sostegno Bertolaso e Napoli
La tornata amministrativa di Torino
e Roma “e’ una partita importante. Per la nostra coalizione non
si e’ ancora riusciti a far decollare la campagna a un mese dalle
elezioni e credo sia questo il tema su cui ci si debba
interrogare e concentrare”. A sottolinearlo e’ l’ex governatore
della Regione Lazio e deputata di Fi Renata Polverini, a margine
dell’incontro ‘Sicurezza e Professioni, 5 Ordini per la cultura
integrata della prevenzione’ in corso nel capoluogo piemontese
in vista del Forum Internazionale della Sicurezza del 2017.
“Speriamo – aggiunge la Polverini – che Berlusconi ancora una
volta tiri fuori quel guizzo che lo contraddistingue nella
capacita’ di essere leader, in modo particolare nelle campagne
elettorali, e si metta al fianco dei nostri candidati, Bertolaso
e Napoli, che hanno dimostrato di voler competere per la guida
delle nostre citta’”.
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RAZZI A RADIO CUSANO CAMPUS: “BERTOLASO, FATTI LI C***I TUOI E ASCOLTA SOLO BERLUSCONI. IO SONO PRONTO AD AIUTARLO NELLA COMUNICAZIONE E A CANDIDARMI PER GUIDARE IL PRIMO MUNICIPIO. IL CENTRO STORICO CON ME TORNEREBBE SPLENDENTE COME UN FIORE”
Antonio Razzi, senatore di Forza Italia, è intervenuto questa mattina ai microfoni di Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi NIccolò Cusano (www.unicusano.it) , nel corso del format ECG Regione, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.
Antonio Razzi ha dato un consiglio spassionato a Guido Bertolaso: “Fatti li c***i tuoi e ascolta solo Silvio Berlusconi, ecco cosa direi a Bertolaso. E’ un grande uomo, è un uomo del fare, ma non è un politico, quindi spesso può farsi trascinare in qualche polemica che magari neanche gli competerebbe. Deve ascoltare solo a Berlusconi. Se serve qualcuno che gli curi la comunicazione io mi offro, lavoro da quando sono piccolo, mi mancano i pezzi di carta ma ho una testa enorme”:
Antonio Razzi ha ritirato la sua candidatura a sindaco di Roma ma è comunque disposto a dare una mano a Bertolaso: “Brunetta è pronto a candidarsi in un municipio? Ma io farei lo stesso, è ovvio. Amo questa città e sono pronto a qualsiasi cosa per il bene dei romani. Amo troppo Roma, mi piacerebbe scendere in campo per il centro storico. Adesso è ridotto nel degrado, ci sono gli abusivi, la sporcizia, questo non va bene, ma io potrei farlo tornare ad essere un fiore, splendente in ogni vicolo. Saprei sicuramente come fare, i turisti che passano dal centro lo devono vedere che splende, non come è adesso. Sono pronto a guidare il I municipio”.
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Roma; Alemanno a Radio Cusano Campus: “La Meloni non ha alcuna volontà di riunire il centrodestra. La sua arroganza è incalcolabile, non ha nemmeno risposto a Storace che voleva appoggiarla”. Oggi presenta il suo libro ‘Verità capitale’: “Racconto l’inconsistenza del Pdl che mi ha lasciato governare Roma da solo”
L’ex sindaco di Roma Gianni Alemanno è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it).
Alemanno presenta oggi il suo libro ‘Verità capitale’. “Questo libro non è uno sfogo –ha spiegato Alemanno-. Da un lato è la difesa dei 5 anni della mia amministrazione ed è una difesa che devo farmi da solo, dato che il centrodestra, di fronte alla sconfitta elettorale e all’inchiesta della magistratura, è un po’ fuggito in ordine sparso. Dall’altro lato è un contributo a capire Roma e i veri mali di Roma, i retaggi storici, le caste che condizionano Roma. E’ quindi anche un manuale di sopravvivenza per il prossimo sindaco di Roma. Il libro è dedicato a chi mi è rimasto vicino e a chi mi ha voltato le spalle. Chi non aveva carattere è fuggito, chi aveva carattere è rimasto”.
Il PDL lo lasciò governare da solo. “Dopo la rottura tra Fini e Berlusconi –ha affermato Alemanno-, i vertici del centrodestra hanno spostato tutto il loro interesse al nord e in particolare a Milano. Dal punto di vista della base, c’era un’inconsistenza organizzativa. Durante il mio mandato è successa una cosa che non era mai successa nella storia della Repubblica, cioè un partito politico di maggioranza, il Pdl, non è riuscito a presentare la propria lista alle elezioni regionali. Rimane un mistero se la colpa fosse di un panino o se invece c’era la volontà di manipolare la lista all’ultimo momento. Questo dimostra come eravamo conciati dal punto di vista organizzativo e politico. Questo mi ha spinto a creare un partito di destra, radicato a Roma e nel Mezzogiorno, in grado di rimettere al centro la militanza, la partecipazione degli iscritti”.
Le nomine nelle municipalizzate. “Io mi assumo le mie responsabilità –ha dichiarato Alemanno-. Sicuramente c’è stata una situazione di grande disordine da questo punto di vista e anche io ho fatto i miei errori nella scelta della squadra. Dal punto di vista delle nomine e dei problemi di Roma, nessuno del centrodestra e del centrosinistra deve tirarsi fuori. L’eredità del centrosinistra è stata pesante. Quando sono arrivato in Campidoglio, ho avuto la sensazione di trovarmi su un set cinematografico: grandi scenografie, grandi discorsi, grande narrazione veltroniana. Dietro quelle scenografie c’era il vuoto assoluto. Bastava uscire dalla stanza del sindaco in Campidoglio per trovarsi in mezzo a segreterie con mobili rotti, bagni impresentabili e computer scollegati l’uno dall’altro”.
Il debito di Roma. “Noi non c’entriamo nulla –ha affermato Alemanno-. Il famoso debito storico riguarda tutte le amministrazioni precedenti, a partire dagli anni ’60. Questa realtà noi l’abbiamo accertata, circoscritta e abbiamo liberato Roma da questo debito. Purtroppo il prezzo è stata la Veltron-tax. C’è stata un’eredità pesantemente negativa dal punto di vista finanziario e amministrativo”.
L’alleanza Meloni-Salvini. “Credo e spero che la Lega si sia evoluta e che la gestione di Salvini l’abbia portata ad una dimensione più nazionale –ha spiegato Alemanno-. Anche se non c’è traccia di un vero e proprio salto di livello. Stiamo aspettando i fatti e le proposte. Certo, la Lega una vera autocritica rispetto al passato non l’ha mai fatta. Nel primo articolo dello statuto della Lega c’è ancora l’indipendenza della Padania. Salvini si vuole aprire al centro sud ma non si riesce a liberare dai condizionamenti che arrivano dal nord. Questo sicuramente è un problema per Giorgia Meloni. Ma il problema più grosso è che la discontinuità che Fratelli d’Italia vuole giustamente creare con il passato non si definisce con la cancellazione di un’analisi attenta del passato. Ognuno si deve assumere le sue responsabilità e fare gli interventi correttivi. Come ha detto Storace, da parte della Meloni non c’è stata alcuna volontà di riunire il centrodestra. Storace le ha dato la disponibilità ad appoggiarla e lei neanche gli ha risposto. E’ convinta di fare tutto da sola. E’ un atteggiamento di un’arroganza incalcolabile. Se è lepenista? La Le Pen in Francia ha come primo punto programmatico l’unità della nazione e Parigi è considerata il più grande volano per lo sviluppo. Tutto questo in Italia non avviene”.
Berlusconi insiste su Bertolaso. “Berlusconi ha tirato fuori Bertolaso dopo la rinuncia della Meloni a candidarsi qualche mese fa –ha affermato Alemanno-. Poi, anche a causa delle uscite infelici di Bertolaso, Salvini e Meloni hanno ritirato il loro appoggio. Ora Berlusconi è in mezzo tra Marchini e Meloni e vuole salvaguardare l’unità del proprio partito senza cedere da una parte o dall’altra”.
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Via Capanne di Marino, Cecchi: “Disagi per lavori dell’attraversamento ciclo-pedonale. Gli enti competenti facciano chiarezza”
“In queste ore sto ricevendo numerose segnalazioni da parte dei cittadini di Marino in merito ai disagi arrecati dai lavori di realizzazione di un attraversamento ciclo-pedonale rialzato, in corso in questi giorni in prossimità dell’intersezione con via Appia Antica, in territorio comunale di Ciampino ma a due passi dalla frazione marinese di Santa Maria delle Mole. Per lo svolgimento degli interventi è stato disposto il divieto di transito in via Capanne di Marino dalle ore 8 di martedì scorso fino alle ore 7 di lunedì 2 maggio. Questa prescrizione ha causato e sta causando moltissime criticità al traffico locale, con la conseguenza nefasta di lunghe file di veicoli lungo l’Appia Nuova, soprattutto nelle ore di punta, e costringendo gli abitanti di Santa Maria delle Mole a percorsi alternativi complicati e fastidiosi per raggiungere casa. Premettendo che poteva essere diffusa una comunicazione certamente più puntuale e capillare in merito all’avvio dei lavori, sono qui a chiedere chiarezza alla Regione Lazio, che ha finanziato l’attraversamento ciclo-pedonale, e al Parco dell’Appia Antica, a cui competerebbe la realizzazione dell’infrastruttura. Qui non è in discussione l’utilità dell’opera, che permetterà di godere in maggior sicurezza delle bellezze della Regina Viarum, ma il metodo con cui si sta intervenendo. Auspichiamo, dunque, che si trovino soluzioni idonee, in grado di equilibrare il sereno svolgimento dei lavori per l’attraversamento ciclo-pedonale con le esigenze di mobilità dei cittadini di Marino e dei Castelli Romani”. Così, in una nota, Stefano Cecchi, candidato sindaco de “L’Officina delle Idee” nel Comune di Marino.