venerdì 22 Novembre 2024,

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Roma&Lazio. La politica, le opinioni, i fatti

scritto da Redazione
Roma&Lazio. La politica, le opinioni, i fatti

Prosegue a pieni giri sul territorio di Marino la campagna elettorale di Stefano Cecchi, candidato sindaco de “L’Officina delle Idee” in vista delle elezioni amministrative, fissate per il prossimo 5 giugno. Chiara la mission: penetrare in ogni angolo e ogni strada della città, che sia il centro storico o le frazioni, per ascoltare gli umori della gente e carpirne istanze e bisogni. Per questa ragione, oltre ai quattro comitati elettorali “fissi”, dislocati a Marino Centro (Corso Trieste, 78), Frattocchie (Via Nettunense Vecchia 56),  Castelluccia (Via Nettunense Nuova 125) e Santa Maria delle Mole (Viale della Repubblica 121-127), Stefano Cecchi e la sua squadra hanno deciso di istituire il cosiddetto “comitato elettorale mobile”.

“Una idea semplice ma molto utile – esordisce il candidato sindaco de “L’Officina delle Idee” -. Si tratta di un camper, assolutamente riconoscibile, la cui porta è sempre aperta ai cittadini per parlare con noi e comunicarci le criticità del territorio, le proposte per migliorarne la vivibilità o, più semplicemente, per scambiare due chiacchiere sulla condizione della nostra città”.

Il comitato elettorale mobile è già realtà da qualche tempo e scorazza quotidianamente tra il centro storico di Marino, Santa Maria delle Mole, Frattocchie, Due Santi, Castelluccia, Fontana Sala e Castelluccia: “Sono già tantissimi i cittadini che ci hanno fermato per confrontarsi con noi – sottolinea soddisfatto Stefano Cecchi -. Adoro il contatto diretto con la cittadinanza, singola e in forma associata: l’ascolto e il dialogo democratico rappresentano i principi che hanno sempre guidato il mio operato, come uomo e come politico”.

“In questa ottica – conclude il candidato sindaco de “L’Officina delle Idee” – grazie a questo camper possiamo raggiungere le strade più lontane e decentrate per scambiare riflessioni con la comunità locale, dagli anziani ai più giovani, e per risolvere i problemi a volte dimenticati. Sia il sottoscritto che la coalizione che mi sostiene ribadiamo, dunque, ai cittadini di Marino la nostra disponibilità a far conoscere i progetti e le soluzioni per implementare la vivibilità della nostra splendida città”.

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Giustizia; Casson (PD) a Radio Cusano Campus: “Scontro politica-magistratura? Il primo ad alzare i toni è stato Renzi. Non sono d’accordo con Orlando, su temi come il referendum è giusto che i magistrati dicano la loro. La Costituzione viene prima di tutto”

 Felice Casson, senatore del Pd ed ex magistrato, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it).

“Il tema della giustizia è sempre molto delicato e per certi versi è scontato che ci siano divergenze e scontri anche all’arma bianca –ha affermato Casson-. La storia dei rapporti tra politica e magistratura è fatta di alti e bassi e sarà sempre così, visti i temi che si trattano. Quando si ha a che fare con i diritti fondamentali delle persone e con la loro libertà, è ovvio che da una parte c’è chi dovrebbe fare le leggi e farle anche bene, e dall’altra c’è chi le deve interpretare e applicare. Alle volte sorgono dei contrasti quando ci sono le indagini su politici corrotti. Bisognerebbe mantenere sempre i toni adeguati e non esagerare. Ci può essere una critica da una parte e dell’altra, ma sempre nella maniera dovuta, non è necessario che ci siano insulti e aggressioni verbali, come a volte capita di vedere”.

Le dichiarazioni di Davigo. “Il primo ad alzare i toni –ha affermato Casson- è stato il Presidente del Consiglio, che in Senato ha parlato di barbarie giudiziarie e usando espressioni che non si sentivano da molti anni, dall’epoca berlusconiana. Davigo quelle cose le ha sempre dette, ora che è presidente dell’Anm, magari dovrebbe usare toni un po’ diversi. Però credo che sul contenuto delle dichiarazioni di Davigo ci sia poco da discutere. Che la corruzione sia molto diffusa e che in alcuni casi non ci sia neanche il senso di vergogna è la realtà, condivido queste dichiarazioni. Poi è anche vero che in politica non sono tutti corrotti”.

Il Ministro Orlando ha detto che i magistrati non dovrebbero schierarsi così apertamente come ha fatto Morosini. “Non sono d’accordo neanche un po’ con Orlando e nemmeno col vice presidente del Csm Legnini –ha affermato Casson-. Qui si tratta di un referendum costituzionale e la Costituzione viene prima di qualsiasi maggioranza e qualsiasi governo. Chi ha nozioni e chi ha capacità di approfondire i temi fa benissimo ad intervenire da un punto di vista tecnico-giuridico. Ovviamente la critica partitica è un’altra cosa. La politicizzazione che è stata fatta di questo referendum è sbagliata proprio da un punto di vista costituzionale. Che un governo si faccia promotore di una riforma del potere legislativo lo trovo fuori dallo spirito della Costituzione. E’ il Parlamento che deve intervenire e valutare”.

Si prospetta un progetto di riforma del Csm. “Se ne parla da tempo –ha affermato Casson-. Fino a questo momento non si è arrivato ad alcun progetto di legge concreto. Vediamo cosa verrà presentato e poi si discuterà nel merito. Che ci sia necessità di intervenire su alcuni temi sono pienamente d’accordo”.

Il lodo Falanga. “L’espressione lodo Falanga è giornalistica e non corrisponde nel merito a quello che viene proposto –ha spiegato Casson-. Una senatrice del Pd, Rosaria Capacchione, ha già predisposto un emendamento del genere per far trattare con priorità i processi sulla corruzione. Anche nella passata legislatura l’avevamo proposto, ma il centrodestra ha sempre detto di no. Se ha cambiato idea ben venga, ma non pensiamo che questo lodo sia risolutivo”.

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Il caso Tony Drago, fu suicidio omicidio? Primi sviluppi dopo il no all’archiviazione delle indagini sulla misteriosa morte del 25enne caporale di Siracusa che nella notte del 6 luglio 2014 sarebbe volato dal bagno di una palazzina della caserma “Lancieri di Montebello” di Roma. Il gip nel respingere l’archiviazione ha chiesto una «rinnovata consulenza medica» e l’acquisizione di «tutte le immagini delle telecamere» della caserma Sabatini. L’avvocato della famiglia Drago, Dario Riccioli, intervenuto alla trasmissione “La Storia Oscura”, condotta da Fabio Camillacci su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano, ha affermato: “Stiamo lavorando alla ricostruzione scientifica dell’ evento omicidiario e alla riproduzione in 3D. Ci sono elementi per sostenere che si trattò di un delitto efferato; dobbiamo indagare anche sul possibile movente. Il pubblico ministero ha avviato le indagini sulle indicazioni che gli sono state fornite dal gip nell’ordinanza; sono state conferite le prime deleghe investigative. Il nostro collegio difensivo tra questa settimana e la prossima farà il punto della situazione. Prospetteremo altre ipotesi che stiamo elaborando con i miei consulenti. In questa vicenda sto utilizzando un metodo che è antico perché risale ad Aristotele, cioè: sto cercando di eliminare tutto ciò che non è possibile sia accaduto quel 6 luglio 2014 nella caserma Lancieri di Montebello, quello che resta è la nostra ipotesi di lavoro e sulla quale punteremo la nostra attenzione. Stiamo cercando qualcosa che chiuderà il cerchio rispetto alla dinamica dell’evento omicidiario; se questo esperimento dovesse dare l’esito che spero io, avrò la quadratura del cerchio. Dopo di che sarà compito del nostro medico legale andare a tirare fuori dati scientifici medico legali per descrivere esattamente quello che è realmente accaduto. Ovviamente, visto che non fu fatto nel 2014 dopo il ritrovamento del cavare di Tony, procederemo anche a un esame tossicologico. Pertanto, a tal fine, chiederemo la riesumazione del corpo del povero Tony Drago, perché solo così sarà possibile pervenire alle determinazioni conseguenti all’esame tossicologico. Anche se dopo due anni, questo è comunque un esame che non ritengo risolutivo, ce ne sono tanti altri che stiamo vagliando uno a uno. In realtà io punto su qualcosa di diverso rispetto a quanto c’è scritto nell’ordinanza del giudice. Quello sarà fatto dal pm, noi stiamo immaginando di effettuare altri tipi di accertamenti, un altro tipo di lavoro investigativo”.

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ROMA, MARINO A RADIO CUSANO CAMPUS: “GRAZIE AL MIO LAVORO NELLE PROSSIME SETTIMANE ROMA AVRA’ 22.000 CASSONETTI NUOVI E SI POTRANNO COMPRARE CENTINAIA DI NUOVI AUTOBUS. LA BICICLETTATA DI VIRGINIA RAGGI? NE SONO ORGOLGIOSO. LE FRASI DI MARCHINI SULLA CANNABIS? E’ UN CAMPIONE DI POLO MA MOLTO INESPERTO DI SANITA'”. 
L’ex sindaco di Roma, Ignazio Marino, è intervenuto questa mattina ai microfoni di Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano, nel corso del format ECG Regione, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.
Marino è tornato sul suo mandato da sindaco di Roma: “Il grande macigno di Roma è il debito che alla fine del periodo di sindacatura di Rutelli e Veltroni aveva raggiunto la cifra di 22 miliardi a cui si sono aggiunti 1 miliardo di debiti nel periodo della giunta Alemanno e questi sono problemi che un sindaco deve decidere di affrontare e come affrontarli. Io decisi, e forse questo a qualcuno non piacque, di muovermi senza creare nuovo debito per i nostri figli e per i nostri nipoti. Fino al 2040 romani e italiani si troveranno a pagare per i debiti contratti da chi mi ha preceduto“.
Marino è tornato sul suo libro, Un Marziano a Roma: “Nelle varie presentazioni pubbliche raccolgo molti commenti positivi. Ogni volta nell’incontro con i cittadini prende vita un confronto molto interessante. Resta purtroppo l’amarezza perché di tante questioni positive, dalla riconversione del cliclo dei rifiuti al resto, non si è creato mai un dibattito positivo. I media spesso non hanno parlato delle emergenze affrontate e superate”.
Marino sulle Unioni Civili: “Quando il 18 ottobre 2014 trascrissi i matrimoni celebrati all’estero da alcune coppie omosessuali lo feci affinché i romani che rientravano nella propria città e che si erano uniti altrove formando una famiglia avessero il diritto di vedere trascritto il loro certificato di matrimonio ufficialmente ottenuto in un altro paese della stessa unione europea, perché Roma deve e dovrà dimostrare di essere una città non solo ospitale dal punto di vista delle buche o dei posti negli asili nido ma anche dei diritti riconosciuti a tutte le persone”.
Sulla campagna elettorale: “Purtroppo manca è una discussione seria, severa e con numeri alla mano su come si vuole gestire la città. Io avevo una idea chiara, quella di risanare il debito, ed è il lavoro su cui mi sono concentrato per 28 mesi. Entro la fine del mese di luglio a Roma grazie al lavoro che abbiamo fatto nella gestione dell’azienda per i rifiuti a Roma compariranno 22.000 nuovi cassonetti, mentre nell’azienda dei trasporti pubblici sarà possibile ordinare alcune centinaia di autobus nuovi. Tutto questo non accadrà per miracolo, ma grazie al lavoro quotidiano fatto dalla mia giunta e da me per 28 mesi. Abbiamo scrutato ogni spreco e spulciato tutti i bilanci”.
Sulla questione legata all’esclusione delle liste di Fassina: “Non conosco i dettagli, non faccio i commenti, spero che come afferma Fassina si possa trovare una soluzione perché certamente egli rappresenta un’area di pensiero che nella nostra città esiste e lo dico perché sono un vero democratico, anche se su alcuni temi posso trovarmi lontano da lui. Ad esempio penso che alcune cose debbano essere vendute. Non credo che Roma abbia bisogno di una centrale del latte o di un centro fiori, sono strutture create nel tempo soprattutto per creare consensi politici, ma ora dovrebbero essere gestiti da un privato per utilizzare quei soldi in altre direzioni“.
Sulla biciclettata del Movimento Cinque Stelle: “Mi ha fatto piacere, su di me si faceva solo sarcasmo, oggi invece muoversi in biclcletta diventa un tema d’orgoglio anche per il Movimento Cinque Stelle. Ne sono orgoglioso”.
Marino sul suo futuro: “Tanta passione per la nostra società e per il mestiere per il quale mi sono preparato fin da piccolo, quello di chirurgo, di medico e di studioso. Di sicuro continuerò a guardare con attenzione la città di Roma. E’ una città che amo e per la quale ho preso delle direzioni su cui non si potrà mai più tornare indietro, come la chiusura di Malagrotta o la chiarezza fatta sul patrimonio immobiliare. Non sono preoccupato per il mio futuro, non coltivo un’ambizione per una poltrona, spero che i segnali che abbiamo portato, sulla trasparenza e contro lo spreco di risorse pubbliche, possano essere tenuti a mente anche da chi governerà Roma in futuro”.
 
Sulla democrazia nel nostro Paese: “La democrazia nel nostro Paese è a rischio e lo abbiamo visto nel modo in cui nella nostra città un gruppo di consiglieri che si sono raccolti da un notaio di Roma abbiano deciso di cancellare il voto di quasi 700.000 romani. Una ferita alla democrazia per la ricerca di potere. E infatti quasi tutti quelli che sono andati dal notaio sono stati premiati con la ricanditatura. Ma Roma, che pure pare una città sorniona, certe cose non se le dimentica”.
Sulle frasi di Marchini a proposito della cannabis: “Certamente Marchini è un grande campione di Polo ma molto inesperto di sanità…”
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ROMA, SALVINI A RADIO CUSANO CAMPUS: “RIFIUTO DELLE LISTE DI FASSINA? C’E’ UN ACCORDO TRA LUI E RENZI. MARCHINI? MENO MALE CHE ERA LIBERO DAI PARTITI…PUO’ INVENTARSI QUELLO CHE VUOLE MA LA SUA COMPAGNIA A ROMA HA GIA’ FATTO UN SACCO DI DANNI”. POI SUL LIBRO: “NE MANDERO’ UNA COPIA CON DEDICA A SAVIANO…”

Matteo Salvini, leader della Lega, è intervenuto questa mattina ai microfoni di Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano (www.unicusano.it),  nel corso del format Ecg Regione, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.Salvini ha commentato di nuovo la legge sulle Unioni Civili: “Il governo ha scelto di ricorrere alla fiducia perché Renzi è arrogante di suo, è contrario a qualsiasi dibattito, a qualsiasi discussione, a qualsiasi proposta magari anche migliorativa. C’è lui e tutto il resto conta zero. Peccato che in ballo ci siano le vite di milioni di persone, quindi scelte così impegnative che poi porteranno alle adozioni gay o alla reversibilità per le coppie gay penso che un’oretta discussione l’avrebbero meritata. Renzi va avanti dritto, ma pagherà questa sua arroganza perché si sta inimicando l’intero Paese. Alcuni passaggi della legge sulle unioni civili sono addirittura discriminanti per le coppie eterosessuali. Il discorso della reversibilità per le coppie gay mentre viene messa in discussione la reversibilità per le vedove e i vedovi è una follia. E poi questa è una legge che apre la strada alle adozioni gay”.

Salvini è convinto che Renzi presto pagherà alcune scelte: “Renzi pagherà già alle elezioni amministrative, sta facendo il gradasso in giro per l’Italia, evitando il confronto. A me piacerebbe molto avere un confronto con lui, sulle cose fatte, sulle cose da fare, sulle tasse. Invece lui non si confronta con nessuno, fa solo monologhi. E già alle elezioni amministrative verrà punito”.

Poi su Roma: “Marchini sorpassa Giorgia Meloni a destra? Fortuna che era libero dai partiti. E’ così libero dai partiti che ha imbarcato Berlusconi, Fini, Casini, Alfano, Alemanno, Storace. Girando per Roma penso che sarà premiata la nostra scelta di coerenza. Noi non abbiamo tirato dentro vecchi dinosauri della politica che a Roma hanno già fatto abbastanza danni. Marchini può inventarsi quello che vuole, ma la sua compagnia a Roma ha già fatto un sacco di danni”.

Da Salvini una battuta anche sulle liste legate a Fassina: “Non so se il suo 3 o 4% possa essere destinato a Giachetti, se uno è veramente di sinistra può votare tutti tranne Renzi, che ormai rappresenta il partito dei banchieri, delle multinazionali e dei poteri forti. Nessuno però mi toglie dalla testa che tra Fassina e Renzi ci sia un accordo, perché mi rifiuto di pensare che la base di sinistra non riesca a raccogliere un numero sufficiente di firme a Roma. Quindi penso e temo che ci sia la manina di Renzi dietro a questo rifiuto della lista di Fassina. I romani, comunque, voterebbero anche un marziano pur di non avere un altro del Pd come sindaco”.

Infine sul libro, Secondo Matteo: “Non mi aspettavo questo successo, mi stupisce e sono felice soprattutto del fatto che anche a Roma e in tante altre città al centro e al sud il libro sia andato esaurito. Saviano ha lanciato l’idea di affiancare il libro di Hitler al mio? Chi mi paragona a Hitler, ai nazisti, chi brucia o strappa o libri, è un poveretto. I libri si leggono, poi uno può essere d’accordo o non d’accordo. A me il libro di Saviano non è piaciuto, mentre invece mi pare la serie tv Gomorra. Comunque manderò una copia del mio libro a Saviano, così vediamo se riusciremo a fargli cambiare idea. E nella dedica scriverò “con tanto affetto…”

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ROMA, SALVINI A RADIO CUSANO CAMPUS: “RIFIUTO DELLE LISTE DI FASSINA? C’E’ UN ACCORDO TRA LUI E RENZI. MARCHINI? MENO MALE CHE ERA LIBERO DAI PARTITI…PUO’ INVENTARSI QUELLO CHE VUOLE MA LA SUA COMPAGNIA A ROMA HA GIA’ FATTO UN SACCO DI DANNI”. POI SUL LIBRO: “NE MANDERO’ UNA COPIA CON DEDICA A SAVIANO…”
Matteo Salvini, leader della Lega, è intervenuto questa mattina ai microfoni di Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano, nel corso del format Ecg Regione, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.
Salvini ha commentato di nuovo la legge sulle Unioni Civili: “Il governo ha scelto di ricorrere alla fiducia perché Renzi è arrogante di suo, è contrario a qualsiasi dibattito, a qualsiasi discussione, a qualsiasi proposta magari anche migliorativa. C’è lui e tutto il resto conta zero. Peccato che in ballo ci siano le vite di milioni di persone, quindi scelte così impegnative che poi porteranno alle adozioni gay o alla reversibilità per le coppie gay penso che un’oretta discussione l’avrebbero meritata. Renzi va avanti dritto, ma pagherà questa sua arroganza perché si sta inimicando l’intero Paese. Alcuni passaggi della legge sulle unioni civili sono addirittura discriminanti per le coppie eterosessuali. Il discorso della reversibilità per le coppie gay mentre viene messa in discussione la reversibilità per le vedove e i vedovi è una follia. E poi questa è una legge che apre la strada alle adozioni gay”.
Salvini è convinto che Renzi presto pagherà alcune scelte: “Renzi pagherà già alle elezioni amministrative, sta facendo il gradasso in giro per l’Italia, evitando il confronto. A me piacerebbe molto avere un confronto con lui, sulle cose fatte, sulle cose da fare, sulle tasse. Invece lui non si confronta con nessuno, fa solo monologhi. E già alle elezioni amministrative verrà punite”.
Poi su Roma: “Marchini sorpassa Giorgia Meloni a destra? Fortuna che era libero dai partiti. E’ così libero dai partiti che ha imbarcato Berlusconi, Fini, Casini, Alfano, Alemanno, Storace. Girando per Roma penso che sarà premiata la nostra scelta di coerenza. Noi non abbiamo tirato dentro vecchi dinosauri della politica che a Roma hanno già fatto abbastanza danni. Marchini può inventarsi quello che vuole, ma la sua compagnia a Roma ha già fatto un sacco di danni”.
Da Salvini una battuta anche sulle liste legate a Fassina: “Non so se il suo 3 o 4% possa essere destinato a Giachetti, se uno è veramente di sinistra può votare tutti tranne Renzi, che ormai rappresenta il partito dei banchieri, delle multinazionali e dei poteri forti. Nessuno però mi toglie dalla testa che tra Fassina e Renzi ci sia un accordo, perché mi rifiuto di pensare che la base di sinistra non riesca a raccogliere un numero sufficiente di firme a Roma. Quindi penso e temo che ci sia la manina di Renzi dietro a questo rifiuto della lista di Fassina. I romani, comunque, voterebbe anche un marziano pur di non avere un altro del Pd come sindaco”.
 
Infine sul libro, Secondo Matteo: “Non mi aspettavo questo successo, mi stupisce e sono felice soprattutto del fatto che anche a Roma e in tante altre città al centro e al sud il libro sia andato esaurito. Saviano ha lanciato l’idea di affiancare il libro di Hitler al mio? Chi mi paragona a Hitler, ai nazisti, chi brucia o strappa o libri, è un poveretto. I libri si leggono, poi uno può essere d’accordo o non d’accordo. A me il libro di Saviano non è piaciuto, mentre invece mi pare la serie tv Gomorra. Comunque manderò una copia del mio libro a Saviano, così vediamo se riusciremo a fargli cambiare idea. E nella dedica scriverò “con tanto affetto…”
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 UNIONI CIVILI, GASPARRI A RADIO CUSANO CAMPUS: “GIORNO DI LUTTO PER LA SOCIETA’ ITALIANA. VOGLIONO VENDERE E COMPRARE BAMBINI METTENDO A TACERE CHI CONTRASTA TUTTO CIO'”.

Maurizio Gasparri, vicepresidente del Senato, è intervenuto questa mattina su Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò, nel corso del format ECG Regione, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.

Durissimo Gasparri parlando di legge sulle Unioni Civili: “E’ lo stravolgimento della realtà naturale della vita, perché questa legge invece di limitarsi a regolamentare i diritti degli omosessuali, cosa su cui c’era ampia condivisione, ma stravolge la realtà perché di fatto aprirà la strada a ulteriori sentenze che faciliteranno il commercio di bambini. Si stravolge una realtà antropologica, i bambini nascono dall’incontro tra un uomo e una donna. E’ una follia totale, è una aberrazione, è un giorno di lutto per la società italiana. Il putiferio dopo le dichiarazioni di Marchini che ha detto che non celebrerebbe mai un’unione civile? Me lo aspettavo, la sinistra vuole dominare il dibattito con la logica del politicamente corretto. Marchini ha fatto un’affermazione semplicissima e sacrosanta, questi vogliono vendere e comprare bambini mettendo a tacere chi contrasta tutto ciò. Io neanche celebrerei mai una unione civile”.

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Giuseppe Civati, deputato di Possibile, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it).

 

In merito alle unioni civili. “Scalfarotto dice cose non vere, come il governo –ha affermato Civati-. Io non ho votato contro, mi sono astenuto. Ci siamo astenuti noi e i 5 stelle. Mi sono astenuto perché ero contro la fiducia, mettere la fiducia sulle unioni civili significa essere disperati. C’è una strisciante arroganza di Scalfarotto, che ha sempre detto che senza stepchild sarebbe stata una legge monca, che se non l’avessero messa nel ddl li avrebbero rincorsi col machete. Adesso che lo dico io che è una legge monca divento antipatico. La legge che abbiamo approvato ieri in Francia l’hanno votata 17 anni fa. Noi siamo arrivati ultimi dopo la Grecia a votare questa legge, ampiamente superata dagli altri Paesi europei. Questa legge è un passo in avanti, ma in un’epoca in cui ci si aspettava qualcosa di più. Le famiglie arcobaleno non vedono riconosciuti i propri diritti. Alcune associazioni erano da tempo per la mediazione, nonostante ci siano delle discriminazioni in questa legge. Il nostro voto di astensione è un festeggiamento a metà. La Cirinnà diceva che senza la stepchild si sarebbe dimessa, almeno la stepchild ce l’aspettavamo. Faremo politica perché siano estesi questi diritti che sono ancora in uno stato poco avanzato. Se i grillini fossero stati davvero così lineari sui matrimoni egualitari avrebbero fatto saltare gli equilibri precari del governo. Oggi da quello che si legge sembra che abbiamo fatto la legge più innovativa del mondo. Sono felice con chi è contento, ma più che una svolta storica direi che è un giorno mediamente buono. Siamo sempre il fanalino di coda in Europa”.

 

Le larghe intese. “Capisco che la Boschi fosse molto contenta ieri perché nello schema dell’alleanza con Alfano e Verdini questa è la migliore legge che si potesse avere –ha spiegato Civati-. E’ uno schema democristiano di un grande centro, che di volta in volta sceglie come votare. Sull’ambiente è un governo molto di destra, così come sul lavoro, sui diritti si sposta un po’ a sinistra. E’ lo schema delle larghe intese e del partito della nazione. In Germania, Francia, Inghilterra sono state approvate leggi per i diritti con i conservatori al governo, si tratta semplicemente di prendere atto di un cambiamento della società”.

 

Infine una battuta sulla vicenda di Pizzarotti. “E’ la dimostrazione che la tesi complottistica nei confronti del Pd non esiste, perché indagano anche gli altri” ha affermato Civati.

 

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