venerdì 22 Novembre 2024,

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Roma&Lazio. La politica, le opinioni, i fatti

scritto da Redazione
Roma&Lazio. La politica, le opinioni, i fatti

DI PIETRO A RADIO CUSANO CAMPUS: “M5S? ESISTONO I BUONI E I CATTIVI, NON PARTITI BUONI E PARTITI CATTIVI”. 

L’ex magistrato Antonio Di Pietro è stato ospite questa mattina di Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi NIccolò Cusano (www.unicusano.it) , nel corso del format ECG Regione, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.

Di Pietro ha detto la sua sul caso Pizzarotti e sulla questione morale che all’improvviso pare essere esplosa all’interno del Movimento Cinque Stelle: “Esistono i buoni e i cattivi, non i partiti buoni e i partiti cattivi. Detto questo è sempre sbagliato fare di tutta l’erba un fascio. Il paragone tra PD e M5S è esagerato. Poi bisogna capire se stiamo parlando di una porcata o meno. Io non conosco gli atti, so che la procura farà il proprio dovere. Di per sé per un avviso di garanzia non ci si deve dimettere, poi ognuno si rigola secondo coscienza. Io facevo il ministro nel governo Prodi, mi sono dimesso 12 minuti dopo che mi avevano detto che mi sarebbe arrivato un avviso di garanzia e lo rifarei”.

Sul reato di abuso d’ufficio, Di Pietro spiega in dipetrese: “Una cosa è che verifichino quello che hai fatto, una cosa è se veramente hai commesso un abuso d’ufficio. Tenete presente che l’abuso d’ufficio era un reato che ho sempre considerato come una sconfitta per le istituzioni. Sul piano tecnico, detto alla dipietrese, l’abuso d’ufficio è uno che ha una funzione pubblica  e non fa quel che deve fare o fa quel che non deve fare, ma lo fa volontariamente. Se qualcuno fa un abuso d’ufficio secondo me lo fa per un tornaconto. E questo si chiama corruzione, perché se uno fa abuso d’ufficio lo fa per averne un vantaggio”.

Poi Di Pietro torna sulla questione Banca Etruria: “C’è un conflitto d’interessi di tutto il governo. Se c’è l’interesse personale di uno dei ministri che si trova in una situazione imbarazzante e tutto il governo prende una decisione che lo aiuta ad uscirne fuori, c’è un qualcosa che non mi convince. La Boschi si doveva dimettere. Una cosa è che la colpa dei padri non deve ricadere sui figli, una cosa è che tutto il governo, figlia inclusa, facciano qualcosa per aiutare il padre”.

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Sarà un esame scientifico a stabilire se sia ancora rintracciabile il dna di un uomo sulle spoglie della povera Lidia Macchi, la ragazza di 21 anni uccisa con 29 coltellate a Cittiglio il 5 gennaio del 1987: un delitto mai risolto.

 Emiliano Giardina, responsabile del laboratorio di genetica forense dell’Università Tor Vergata, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “La storia oscura”, condotta da Fabio Camillacci su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it) . “E’ chiaro –ha spiegato Giardina- che le possibilità sono poche perché già è difficile lavorare su reperti ben conservati, figuriamoci con reperti di questo tipo. Però la scienza ha il dovere di fare gli esperimenti. Bisogna avere fiducia, perché le possibilità di ottenere dei risultati ci sono. Magari si sono distrutte la maggior parte delle cellule della persona che vogliamo trovare, ma ne basta una soltanto per consentirci di identificarla. Il lembo di pelle è rimasto conservato in condizioni più controllate e quindi potrebbe essere più integro rispetto agli altri, anche se comunque dovranno essere analizzati tutti i reperti”.

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Sude Khanian, imprenditrice originaria dell’Iran, è intervenuta ai microfoni della trasmissione “Il mondo è piccolo”, condotta da Fabio Stefanelli su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it).

In merito ai cambiamenti dopo la rimozione delle sanzioni all’Iran. “E’ come se dopo giorni di forte tempesta, si sia riaffacciato il sole, anche se è ancora nuvoloso –ha spiegato Khanian-. Non è ancora il tempo migliore possibile, ma è sicuramente migliore rispetto a ieri. Visto quello che sta succedendo col prezzo del petrolio, il fatto che non ci siano più sanzioni viene percepito come una grossa opportunità, perché essendo sceso il prezzo il mercato diventa molto più competitivo. A livello governativo, stiamo vedendo che ci sono promesse d’investimenti dell’Ue che raggiungono anche i 22 milioni per aiutare l’Iran a crescere. Nel settore privato invece c’è una percezione diversa perché non si percepisce che le cose stiano migliorando in maniera forte, dato che a livello bancario ancora le sanzioni non sono state eliminate completamente. Il valore della moneta locale ancora non è cambiato e non si è ancora capito perché. Questo può avere un effetto concreto nel business del Paese. Le sanzioni non sono state un problema per tutti, ma per alcuni sono state un vantaggio. Il tasso di consumo è sceso del 22%. Con un tasso d’inflazione del 45% l’azione di Ahmadinejad non poteva essere sufficiente a tenere le cose in questa maniera. Come è vero il fatto che molte persone hanno perso soldi con le sanzioni, è vero che altri ci si sono costruiti imperi economici. Quando si sopravvive ad un uragano, quello che c’è dopo è una crescita. Quando si sopravvive alle sanzioni tutto ciò che viene dopo è comunque costruttivo”.

Italia partner economico dell’Iran. “Ai tempi di Berlusconi –ha spiegato Khanian- l’Italia era uno dei più forti partner degli Stati Uniti nel mantenere le sanzioni, mentre altri Paesi europei non erano sulla stessa linea. E’ vero che durante le sanzioni il legame commerciale tra i due Paesi è stato danneggiato. Ora però le relazioni economiche di base sono tornate ad avere fondamenta forti. L’Italia è percepita come un Paese in cui si può credere, c’è un grande rispetto culturale tra i due Paesi”.

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LA PASIONARIA VEG DANIELA MARTANI: “QUASI TUTTI I VEGANI SONO GRILLINI. ADORO LA CARBONARA VEG, FATTA COL TOFU AFFUMICATO AL POSTO DELLA PANCETTA”, DICE A RADIO CUSANO CAMPUS 

Daniela Martani, pasionaria veg, candidata al comune di Roma con i Verdi, è intervenuta oggi su Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano, nel corso del format ECG Regione, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.

Daniela Martani ha rivelato che alcuni vegani non hanno preso di buon occhio la sua candidatura con i Verdi: “Devo ammettere che è una esperienza abbastanza dura, serve il pelo sullo stomaco. C’è addirittura chi, tra i vegani, mi cancella da Facebook solo perché mi sono candidata con i Verdi. Ormai c’è una tendenza tra i vegani e gli ambientalisti a considerare quelli del Movimento Cinque Stelle, che comunque apprezzo e ho sempre sostenuto, come i nuovi messia dell’ambientalismo e de veganismo. I Verdi però sostengono questa politica da quando sono nati. Tra i vegani la corrente che va per la maggiore è legata al Movimento Cinque Stelle, ma dovrebbero essere importanti le persone, non i simboli”.

Daniela Martani poi ha parlato di una versione veg di amatriciana e carbonara: “Invece di utilizzare la pancetta si può utilizzare il tofu affumicato, che è buonissimo. La pancetta vegana, poi, è buonissima. Ci sono anche i wurster vegani, che hanno lo stesso identico sapore di quelli fatti con la carne. Sulla carne, poi, bisogna ricordare che l’organizzazione mondiale della sanità ha stabilito che la carne è cancerogena. Bisognerebbe scrivere sulla carne che mangiarla provoca il cancro, come accade per le sigarette, e bisognerebbe vietare la pubblicità della carne”.

Per favorire la diffusione della cultura veg anche tra i più giovani Daniela Martani lancia un’idea: “Bisognerebbe istituire un tutor vegano che possa dare i consigli e le informazioni a quei genitori che vogliono far diventare vegani o vegetariani i propri figli. Sarebbe importantissimo, perché partendo dalla scuola primaria è possibile fare qualcosa a livello di coscienza. Serve una sorta di nutrizionista per bambini vegano, che possa aiutare i genitori e dargli le giuste informazioni”.

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Matteo Salvini è intervenuto su Radio Cusano Campus nel corso del format ECG Regione, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio
 

Nel corso del suo intervento Salvini è tornato sul suo libro,Secondo Matteo: “Non mi aspettavo questo successo, mi stupisce e sono felice soprattutto del fatto che anche a Roma e in tante altre città al centro e al sud il libro sia andato esaurito. Saviano ha lanciato l’idea di affiancare il libro di Hitler al mio? Chi mi paragona a Hitler, ai nazisti, chi brucia o strappa o libri, è un poveretto. I libri si leggono, poi uno può essere d’accordo o non d’accordo. A me il libro di Saviano non è piaciuto, mentre invece mi pare la serie tv Gomorra. Comunque manderò una copia del mio libro a Saviano, così vediamo se riusciremo a fargli cambiare idea. E nella dedica scriverò “con tanto affetto…”

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