Roma, Maria Fida Moro a Radio Cusano Campus: “Fare politica nel nome di mio padre significa tramandare i valori per i quali ha vissuto ed è morto. Lui amava la città e la viveva. Non è rimasto nulla di mio padre in questa politica. Non vedo in Renzi un ponte tra centro e sinistra. Amo il mio Paese, però mi dà tantissimo dolore”
Maria Fida Moro, figlia di Aldo, capolista della lista cattolica e riformista “Più Roma” che appoggerà Roberto Giachetti, è intervenuta ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it).
“In quest’anno che si celebrano i 100 anni dalla nascita di Aldo Moro, spero che le persone di buona volontà vogliano riavvicinarsi alla politica nel nome di mio padre –ha affermato Maria Fida Moro-. Fare politica nel suo nome significa tramandare valori per i quali ha vissuto ed è morto. Il senso del coraggio significa che quando tutto sembra perduto, bisogna fare sempre un tentativo. Ci vuole coraggio a vivere. Ognuno di noi tende ad arrendersi di fronte alle sfide quotidiane. Il coraggio è necessario. E’ più facile fare le cose sbagliate, invece decido di fare quelle giuste. Niente è davvero impossibile, neanche amministrare Roma. Il punto è che è difficile recuperare forze buone. In questa lista ho visto tanti ragazzi straordinari. E’ per i ragazzi che io faccio questo minimo servizio, che è un tentativo sincero. Voglio dare un piccolo aiuto ai giovani, che sono il nostro futuro. Aldo Moro la viveva davvero la città, girava in autobus e a piedi. Amava i cinema, le chiese, le fontane, amava riflettere camminando ed era un conoscitore attento di Roma. Non è rimasto nulla di mio padre in questa politica, forse solo la commissione d’inchiesta su Aldo Moro che cerca in maniera caparbia di trovare la verità e sarebbe un atto dovuto. Non vedo in Renzi un ponte tra il centro e la sinistra, ma questo non vuol dire che sia così. Il caso Moro lo tengono sempre aperto. E’ terribile vivere una morte che non si può mai metabolizzare perché è sempre in fieri. Da un verso questi nuovi sviluppi mi intrigano, da un altro mi fanno rabbia, aspetto di capire cosa faranno. Io so che il puro male non vuole presenze di bene, ma so anche che alla fine il bene vincerà. Amo il mio Paese, però mi dà tantissimo dolore”.
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Danilo Toninelli, vice presidente Commissione Affari Costituzionali M5S, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it).
Salvini ha affermato che in caso di ballottaggio Raggi-Giachetti, voterebbe la candidata 5 Stelle. “Le parole di Salvini mi fanno capire quanto siamo distanti dalla Lega e quanto Salvini faccia politica da quando è nato e non c’entra nulla con noi –ha affermato Toninelli-. Noi non pensiamo minimamente di dire ai nostri elettori cosa votare in caso di ballottaggio, se noi non ci arrivassimo. Sono dotati di materia grigia e quindi scelgono liberamente chi votare senza che qualcuno li indirizzi. E’ impensabile per noi. Noi convergiamo sui programmi, non sulle persone. In questo caso poi parliamo della Meloni che ha votato la legge Fornero e adesso Salvini la sponsorizza. Se la Lega vuole essere credibile dovrebbe cambiare presidente, Bossi, che è condannato, dovrebbe cambiare Maroni indagato e i suoi collaboratori sotto indagine. La Lega dovrebbe iniziare a portare qualche fatto e non solamente a chiacchierare in tv. Salvini è andato al salone del libro per sponsorizzare il proprio libro. E’ il più presenzialista in tv, il più assenteista al parlamento europeo e scrive libri per racimolare quattrini”.
Questione morale. “Nogarin e Pizzarotti sono due questioni diverse –ha spiegato Toninelli-. Nogarin annuncia, prima ancora di riceverlo, che gli arriverà un avviso di garanzia. Pizzarotti invece fa il contrario. Che cosa sono diventati i partiti? Un compromesso vivente. Noi non vogliamo diventare un compromesso. Siamo consapevoli che facciamo scelte forti, le dobbiamo continuare a difendere”.
Il lunedì elettorale. “Il governo utilizza lo strumento del voto sempre ed esclusivamente a proprio vantaggio –ha affermato Toninelli-. Il referendum sulle trivelle non l’hanno accorpato alle amministrative perché non gli conveniva, l’hanno voluto affossare. Hanno messo le comunali in pieno ponte del 2 giugno. Al referendum costituzionale vogliono dare più tempo per votare perchè chi vota sì ha bisogno di più tempo per essere convinto. Buttano altri 200 milioni in questo modo, noi diciamo nettamente no. Enrico Letta ha fatto una legge a fine 2013 dove inseriva l’election day per tutte le consultazioni popolari. Stanno violando la legge che loro stessi hanno fatto perché gli conviene. Dal punto di vista democratico sono molto pericolosi. Dobbiamo mandare i cittadini a votare ma non mettendo un giorno in più. I cittadini sono lontani dalla politica ma non perché non hanno tempo per votare”.
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Continuano a far discutere le esternazioni di Red Ronnie sui vaccini («è demenziale obbligare i bambini a vaccinarsi»), rilasciate al programma ‘Virus’ su RaiDue. Il giornalista Nicola Porro, conduttore di Virus, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it).
“Trovo demenziale la polemica di chi dice che non ho fatto informazione nella maniera corretta –ha affermato Porro-. Il tema era molto semplice: siccome in Italia dal ‘99 si può fare a meno di essere obbligatamente vaccinati, secondo voi è giusto o no? Questa era la mia domanda per Red Ronnie. Tanto è importante questa cosa, quanto il fatto che non c’è una legislazione che li rende obbligatori. Il mio obbligo informativo era di dire che si sta discutendo ora dell’obbligatorietà e in una sola regione d’Italia. Oltre a Ronnie, c’era la Coscioni che diceva che era obbligatorio e la madre di una bambina che ha cambiato scuola perché c’erano 8 bambini non vaccinati. Avevo messo il contesto informativo nel miglior modo possibile. Mi accusano di aver invitato Red Ronnie che non c’entra niente. Sapete chi è contro i vaccini? Le fasce medio-alte. Le persone vicine allo spettacolo, da De Niro a Red Ronnie. Io volevo smascherare esattamente questo. Io sono per l’obbligatorietà totale della vaccinazione, ma questo non c’entra nulla. Il segretario della commissione vigilanza ha fatto un’interrogazione parlamentare, dicendo che la Rai si deve occupare di questo tema diffusamente, non ha attaccato Virus. Non riesco proprio a capire questa polemica. Esistono persone che sono contro l’obbligatorietà dei vaccini in Italia e l’Italia non vieta di non vaccinarsi. Se la prendono con me perché ci sono persone contrarie ai vaccini? Io mi sono innervosito perché io sui vaccini ho un’idea ferma, i miei figli li ho fatti vaccinare tutti. Lui dava delle risposte che mi innervosivano. Io stavo lì non per fare il censore. Io ho subito fatto parlare la mamma di Lia. Pregiudizio nei miei confronti? Non lo so. E’ un modo per attaccare Virus. Sono abituato. Noi facciamo una cosa che non fanno gli altri, io non ho pregiudizi nei confronti di nessuno. Non sanno da che parte prendermi. La cosa che si deve evitare oggi è fare del vittimismo, il conduttore che fa vittimismo è ridicolo. I numeri vanno bene. L’altra settimana è stato il talk più seguito. Noi siamo una trasmissione low cost. Io penso di fare servizio pubblico, continuo a farlo finchè me lo permettono. Ho chiesto appuntamento al direttore generale della Rai e non ho avuto risposta. Io sono un virus di quelli resistenti. Se vogliono chiudere la trasmissione, andrò a fare l’olio. Io sono molto affezionato ad una trasmissione che ha avuto sempre successo. Red Ronnie l’avevo invitato anche per parlare dei vegani, dato che lui è vegano io invece sono un crucianiano, ma in quell’occasione non ha accettato”.
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Eleonora Brigliadori, attrice e volto storico di Canale5, è intervenuta su Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano (www.unicusano.it), nel corso del format LINGUE A SONAGLI condotto dal cantautore Bussoletti in onda ogni sabato alle 14.
Ha espresso un’idea molto forte circa i bambini che nascono nella terra dei fuochi e non solo.
Su chi nasce nella terra dei fuochi: “I bambini che vanno a nascere in un luogo dove c’è una problematica, lo scelgono loro. E’ una questione di karma. Quando l’uomo lascia il corpo fisico, prende coscienza delle sue azioni e, quindi, delle eventuali conseguenze che esse hanno avuto. Immaginiamo che uno abbia sterminato persone ed abbia causato tanto dolore, ha desiderio di porre rimedio. Certe vite sono opportunità di rimediare”.
Su Stephen Hawking: “Da ragazza lo studiavo e poi me lo sono dovuto strappare dal cuore per sopravvivere perché il 90% delle sue illazioni sul futuro sono astrazioni dettate dal fatto che è un uomo malato. Un latino avrebbe detto mens sana in corpore sano e invece diamo peso ad uomo che non riesce neanche a parlare, e lo dico con tutto l’affetto e la compassione possibili. Siamo vittime di un’ipnosi collettiva in cui confondiamo le astrazioni con la sostanza vivente dell’uomo”.
Sull’accusa di deturpazione di luogo pubblico: “Tutte cose false. Io amavo quel territorio e mi ero stufata di vederlo lasciato in quello stato di degrado. La mia opera era destinata ad essere portata via dal mare perché ho dipinto uno scoglio circondato per tre quarti dall’acqua. La verità è che ho toccato gli interessi di un proprietario terriero che faceva da quelle parti campeggio abusivo e lui usò il suo potere poco chiaro per provocare quel corto circuito”.
Sul consiglio a non donare il sangue: “Perché non donarlo? Perché l’uomo è principalmente nel sangue. Ecco perché i mistici medioevali lo cercavano sempre. Il sangue è qualcosa di nostro a cui ambiscono i demoni! State attenti. Io lo so bene perché ero donatrice e mi ricordo perfettamente quanto mi sentivo svuotata dopo l’atto”.
Sul trattamento sanitario obbligatorio: “E’ vero, ho subito un trattamento sanitario obbligatorio e mi sentivo esattamente come la ragazza di “Tomorrowland”, il film con George Clooney. I farmaci mi impedivano di aprire gli occhi tanto che andavo spesso a sbattere sui muri esattamente come lei quando lasciava la spilletta che la mandava in un mondo onirico”.
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Maurizio Bianconi, deputato di Conservatori e Riformisti, è intervenuto questa mattina ai microfoni di Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano (www.unicusano.it) , nel corso del format ECG Regione, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.
Bianconi ha duramente contestato le dichiarazioni di Papa Francesco in merito agli animali: “Questo qui, questo Papa, pensa che il mondo sia fatto di scemi. Fra i mille paragoni che prende, prende quello dei cani e dei gatti? Poteva fare duemila esempi. Poteva dire perchè la sera del sabato andate nei ristoranti di lusso invece di pensare ai vostri fratelli poveri? No, è andato a prendere i cani e i gatti. E allora ce l’ha con i cani e con i gatti. Colpevolizza la gente che ama i cani e i gatti. E’ falso nel nome. Uno che si chiama Francesco e manda affanculo gli animali, come considerarlo? Demonizza i e i gatti. Francesco un cavolo. E’ anche vero che se uno va ad Assisi, nelle chiese invece di esserci scritto vietato l’ingresso ai preti c’è scritto vietato l’ingresso ai cani e ai gatti”.
Dopo aver detto la sua su Papa Francesco, Bianconi ha criticato il ministro Boschi: “La Boschi ha criticato il Movimento Cinque Stelle e ha detto che non si può agire con e-mail anonime? La Boschi pensi al suo di partito. Fa già fatica a capire il suo di partito, figuriamoci quello degli altri. Che voglia parlare del Movimento Cinque Stelle dimostra che è una arrogante, che parla di cose che non conosce. Il Movimento Cinque Stelle nasce sul malcontento popolare, ha una classe dirigente che si deve formare, per questo ha i suoi sussulti interni, un po’ come accadeva alla prima Lega. La Boschi pensi ai fatti suoi, quello che sta accadendo nel Movimento è del tutto normale. Questa di politica non ci capisce niente, è solo fortunata perché è molto bellina”.
Poi sulla canzone di Povia “Era meglio Berlusconi”: “Canta che era meglio Berlusconi? Quella di dire aridateci il puzzone è una vecchia mania Italia”.
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