Micaela Quintavalle, Segretario nazionale del sindacato CambiaMenti, è intervenuta questa mattina su Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano ( www.unicusano.it ) , nel corso di ECG Regione, format condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.
In merito alle accuse di Roberto Giachetti e del parlamentare del Pd Miccoli nei suoi confronti. “Mamma mia che potere che ha sta Quintavalle! –ha ironizzato la sindacalista-. Ci tengo a dire che tutte le carte sono in mano agli avvocati, quindi ci penseranno loro. Vedremo se ci saranno gli estremi per querelare Giachetti e Miccoli. Poi c’è l’immunità parlamentare, quindi staremo a vedere. Mi dispiace che un onorevole del pd e un candidato sindaco arrivino a strumentalizzare i lavoratori per ottenere voti. Se fosse stato uno sciopero selvaggio sarebbe intervenuta l’autorità di garanzia e saremmo stati sanzionati. Abbiamo sempre agito nel rispetto della legalità. Vogliono infangare il M5S che con CambiaMenti non c’entra niente. Noi parliamo con tutti, abbiamo chiesto di parlare con tutti, negli anni scorsi Marino non ci ha mai ricevuto, sicuramente con il M5S c’è una dialettica in corso. Io sono schierata col M5S, ma non c’entro niente col M5S. Ci sono degli iscritti al mio sindacato che non voteranno la Raggi, che sono del Pd o di Fratelli d’Italia. Noi abbiamo scioperato perché veniamo aggrediti di frequente, sicurezza zero, mezzi fatiscenti, condizioni di lavoro impressionanti. Ci muoviamo per la sicurezza dei cittadini. E’ molto triste che queste cose non vengano dette”.
Confronto con Giachetti? “Dato il pressapochismo che ho visto in tv nel confronto con la Raggi, mi fa pensare che non sia in grado di sostenere una dialettica con la sottoscritta” ha affermato Quintavalle.
In merito allo sciopero di oggi dell’Ugl dalle 20.30 alle 24. “Ho sentito dire che gli autisti Atac sono dei lavativi perché scioperano per vedere la partita dell’Italia –ha affermato Quintavalle-. La verità è che siamo in pieno Giubileo. Pur rispettando le franchigie giubilari e le normative vigenti, decidono loro quando farci scioperare. L’Ugl ha fatto varie richieste e gli è stato accordato questa sera. La partita non c’entra nulla. Se tu fai l’ultima partenza alle 20.30 significa che prima delle 22 non stai a casa quindi la partita non la vedi comunque. Ci hanno annientato ogni diritto ed ora ci accusano di scioperare per la partita. E’ vergognoso. Così come è vergognoso che i politici mi attacchino dicendo che sono una cattiva lavoratrice. La stampa è veramente poco veritiera quando si tratta di parlare di noi”.
La polemica sugli autisti nei seggi elettorali. “E’ un diritto, la legge lo permette –ha spiegato Quintavalle-. Io non sono andata per non sottrarre forza produttiva al servizio. Io piuttosto proporrei di cambiare la legge, ma finchè ce lo permettono, chi sceglie di farlo si muove nel rispetto delle regole”.
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Simone Di Stefano, leader di CasaPound e candidato sindaco di CasaPound a Roma, è intervenuto questa mattina ai microfoni di Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it), nel corso del format ECG Regione, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.
Di Stefano ha detto la sua sul ballottaggio del diciannove giugno: “Per chi tifo al ballottaggio di Roma? Non ci importa molto, chi vince o non vince. Certo se vincerà la Raggi avremo modo di testare sul campo questa fantomatica amministrazione a Cinque Stelle. Faremo una opposizione durissima all’amministrazione Cinque Stelle, che su tutti i temi fondamentali non ha dato risposte. Comunque sarei più sconfortato da una vittoria di Giachetti. Tornare al passato non è mai meglio, è sempre peggio. Dopo quello che ho visto fare dal Pd a Roma pensare che la gente sia portato a votare ancora una volta un esponente del pd, con Livia Turco fare l’assessore al sociale, mi fa rabbrividire”.
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ORLANDO, LUXURIA A RADIO CUSANO CAMPUS: “ORA TUTTI SCRIVANO IO SONO GAY. ATTENATORE OMOSESSUALE REPRESSO. RAFFORZATE MISURE DI SICUREZZA AL GAY VILLAGE”
Vladimir Luxuria è intervenuta questa mattina ai microfoni di Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano (www.unicusano.it) , nel corso del format ECG Regione, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.
Vladimir Luxuria ha detto la sua sulla strage di Orlando: “Credo che lui fosse un omofobo violento in quanto omosessuale represso. A parte che l’ho notato in alcune immagini, ma anche questa cosa che lui picchiava la moglie solo perché non aveva fatto il bucato, mi dà l’idea che questo odiava le donne perché fosse un gay represso. Per questo motivo il fatto di aver reagito al bacio tra due uomini in maniera così violenta era perché voleva ammazzare quel gay nascosto dentro di lui, uccidendo gli altri gay che si stavano divertendo in un locale. Omofobia e misoginia viaggiano sempre di pari passo. Questo pazzo, poi, per non ammettere la sua omosessualità repressa, ha cercato il pretesto nella religione per giustificare la sua follia. Tra le altre cose voglio ricordare che i fondamentalisti dell’Isis ce l’hanno con i gay, li mettono sugli edifici più alti e li buttano dall’ultimo piano, poi però arruolano nei loro eserciti dei ragazzini di dodici anni che violentano. Sono dei pedofili in realtà. A quelli dell’Isis ora fa comodo rivendicare tutto. Questo gli ha fatto il più bel regalo del ramadan”.
Luxuria, poi, ha dichiarato che al Gay Village di Roma aumenteranno le misure di sicurezza:“Sicuramente non chiuderemo, perché significherebbe darla vinta a chi vuole farci vivere nel terrore. Ma siamo freddi e consapevoli. Aumenteremo le misure di sicurezza, abbiamo il metal detector, abbiamo anche la volontà di andare contro la legge, perché la legge ci impedisce di fare perquisizioni a tutti quelli che entrano, che invece noi perquisiremo, nonostante i divieti”.
Da Luxuria, infine, un auspicio: “Quando c’è stato l’attentato a New York erano tutti americani. Spero che tutti quelli che in passato hanno scritto je sui charlie, o Je Suis Francois, oggi scrivano “Io sono Gay”, per lanciare un messaggio chiaro a tutti gli omofobi del mondo. Ma che vi abbiamo fatto di male? Perché ci odiate così tanto?”