venerdì 22 Novembre 2024,

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Roma&Lazio, la politica, le opinioni, i fatti

scritto da Redazione
Roma&Lazio, la politica, le opinioni, i fatti

REGIONE. AURIGEMMA (FI)”CHIESTA CONVOCAZIONE SINDACO DI ROMA PER LEGGE DELRIO”

“Il Lazio è l’unica Regione a non aver ancora approvato la legge, di adeguamento alla riforma Delrio, che ridistribuisce poteri e competenze alla Capitale e alla città metropolitana. Per questo chiedo che, nel massimo rispetto istituzionale e nel primario interesse per la città di Roma, il presidente della Commissione regionale Affari Costituzionali convochi in audizione il neo sindaco della Capitale, al fine di concordare e condividere un percorso che porti all’approvazione definitiva della legge, che sia davvero in grado di aiutare Roma a gestire al meglio alcune funzioni delicate e importanti, al livello delle altri metropoli europee”

Lo dichiara il Capogruppo di Forza Italia della regione Lazio Antonello Aurigemma

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CARCERI, PALOZZI(FI): “SERVONO INTERVENTI CONCRETI E URGENTI”

“Oggi le organizzazioni sindacali sono tornate a denunciare la pesante carenza numerica di agenti di Polizia Penitenziaria all’interno delle carceri della Regione Lazio. Un monito da non sottovalutare, che ribadisce purtroppo il precario stato del sistema penitenziario, tra sovraffollamento di detenuti e mancanza di personale: servono misure concrete e urgenti, nonché l’investimento delle opportune risorse finanziarie. Sollecito, dunque, le istituzioni preposte ad intervenire immediatamente nella convinzione maturata che una buona accoglienza del detenuto e il suo “benessere” durante il periodo di detenzione dipenda pure dalle migliori condizioni di lavoro di chi è deputato al suo controllo e assistenza. Al contempo, è opportuno aprire un tavolo istituzionale al fine di lavorare in maniera condivisa alla risoluzione delle problematiche, denunciate dalle parti sociali”. Così il consigliere regionale FI, Adriano Palozzi.

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Di Pietro a Radio Cusano Campus: “Ho paura che l’establishment voglia mettere i bastoni tra le ruote ai nuovi sindaci 5 stelle. Cittadini abbiano pazienza, non è che i problemi si possono risolvere subito, tutti devono dare una mano. Vecchia classe politica deve fare un passo indietro”

 Antonio Di Pietro è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it).

 Sul successo del M5S alle amministrative. “Col mio partito cercai di rappresentare quella parte dell’opinione pubblica che era stanca di certa politica –ha affermato Di Pietro-. Il M5S è una realtà matura, molto più matura di quanto siamo stati noi. Per questo ho fatto un passo indietro. E’ giusto lasciare il posto ad altri. Mi auguro che faccia un passo indietro anche la vecchia classe politica. Governare non è facile, bisognerebbe che tutti dessero una mano ai sindaci 5 stelle. Ho paura invece che l’establishment della politica gli voglia mettere i bastoni tra le ruote. Dobbiamo aiutare questi giovani a fare bene non certo a fargli sgambetti. Io ho passato gran parte della mia carriera lavorativa a schivare gli sgambetti. E’ un lavoro continuo, nessuno potrà dire mai che ha completato l’opera. L’opera ogni giorno si deve rinnovare, le istituzioni hanno bisogno di trasparenza ed efficienza. A Roma ci sono miliardi di debiti, bisogna avere un po’ di pazienza e non pretendere che questi appena arrivati risolvano subito tutti i problemi. I cittadini romani non devono solo limitarsi a votare, ma anche ad aiutare chi governa, iniziando ad esempio a raccogliere una cartaccia per strada”.

 “Purtroppo quando si va all’interno delle istituzioni c’è chi ci va per fare servizio e chi per servirsene, c’è sempre qualche mela marcia, bisogna avere il coraggio di allontanarli –ha spiegato Di Pietro-. Io pure ho ricevuto nel corso della mia vita inviti a comparire, ecc… Essere sottoposto a indagini significa verificare ciò che hai fatto, non che sei colpevole. Allo stesso tempo, se sai che la porcata l’hai fatta è inutile che te la prendi coi magistrati”.

 Referendum. “In Italia neanche Renzi fa paura –ha affermato Di Pietro-. Grazie a Dio da noi ormai si è innestato quel senso di libertà e democrazia per cui se uno cerca di mettere il cappello sopra un altro quello reagisce. Io credo che gli italiani voteranno no al referendum perché restringe gli spazi di democrazia”.

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EFE BAL A RADIO CUSANO CAMPUS: “CONTENTA PER LA SCONFITTA DI PARISI, CON ME AVREBBE VINTO. SALVINI? SIAMO ANCORA AMICI, A SETTEMBRE COMPRERO’ UNO SPAZIO PUBBLICITARIO SU IL POPULISTA. MI PIACCIONO I CINQUE STELLE, POTREI ANDARE CON LORO. HO GIA’ INCONTRATO DI MAIO”. 

Efe Bal, nota prostituta transessuale che voleva candidarsi a Milano nella squadra del candidato Sindaco Parisi, è intervenuta questa mattina su Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano, nel corso del format ECG Regione, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.

Efe Bal gongola: “Sono molto felice che Parisi abbia perso, mi ha fatto una cosa terribile. Avevo il sogno di entrare in politica per potermi togliere dalla vita che faccio e lui con una balla me lo ha impedito. Sono molto felice e ancora di più perché ha perso di poco. Se si fosse comportato in modo diverso con me probabilmente avrebbe vinto. E’ vero che faccio la prostituta ma ho il cuore buono, non sono mai stata arrestata, faccio il test HIV, sono una persona sincera, mi batto per la legalizzazione della prostituzione, tante persone mi vogliono bene, forse quei punti che gli sono mancati alla fine li avrei portati con i voti che sicuramente avrei preso. Gli italiani sono quasi tutti d’accordo sul regolarizzare la prostituzione: mi capita di incontrare tantissime persone che vogliono che si regolarizzi questo mestiere, avrei preso tanti voti. La mia battaglia è per l’Italia, regolarizzare la prostituzione porterebbe tanti soldi all’Italia”.

Efe Bal sul suo rapporto con Salvini: “Gli ho mandato un messaggio, visto come sono andate le elezioni forse ha bisogno di una persona come me che può consigliarlo e che sicuramente gli vuole bene. Io e Salvini siamo ancora amici, la Lega purtroppo non è soltanto Salvini, ci sono persone della vecchia Lega che sono contrarie a vedere una persona come me nella Lega. Ma Salvini è diverso. Salvini è un grande, a differenza dei bossiani, che sono ancora molto presenti nella Lega. Quando hanno aperto il sito Il Populista avrei dovuto fare un servizio per loro. Probabilmente a settembre comprerò uno spazio pubblicitario su Il Populista, il loro quotidiano online, per promuovere e sensibilizzare la regolarizzazione della prostituzione in Italia. Sarà una cosa storica, per la prima volta una prostituta comprerà uno spazio pubblicitario per parlare di questo argomento”.

Efe Bal dimostra simpatia anche per il Movimento Cinque Stelle: “Virginia Raggi mi piace molto, ha inculato Giachetti, l’ha doppiato, è stata stupenda. E’ una ragazza in gamba, si è visto su Raitre anche come ha messo a posto Lucia Annunziata. Tra l’altro neanche loro vogliono i campi rom. Io non ho niente contro il Movimento CInque Stelle, mi sono avvicinata alla Lega perché mi piace Salvini, ma qualche volta penso anche di andare nel gazebo del Movimento CInque Stelle e chiedere di essere accettata da loro. Sono un bel partito, se non fossi fissata con Salvini forse sarei già andata da loro. Un giorno ho visto Di Maio a Roma, gli ho fatto i complimenti, è una persona gentilissima, molto umile. Il partito di Grillo è molto pulito, potrebbe accettare le mie idee”.

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Fabio Fucci, sindaco di Pomezia del M5S, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it).

 Fucci è stato il primo sindaco del M5S eletto nel Lazio. “E’ un grandissimo onore fare il sindaco, poter servire la propria comunità e la propria città –ha affermato Fucci-. Non ho consigli particolari da dare a Virginia Raggi, è sicuramente all’altezza del ruolo che ha assunto. Credo che possa fare un ottimo lavoro sui temi che ha trattato in campagna elettorale. Su tutti l’eliminazione degli sprechi, su cui noi abbiamo tanto lavorato a Pomezia. Noi abbiamo recuperato milioni di euro che ci hanno permesso di salvare Pomezia dal fallimento e di dare servizi ai cittadini. Abbiamo sperimentato il reddito di cittadinanza. Abbiamo sostenuto 110 famiglie particolarmente vulnerabili, che si ritrovano a vivere il disagio di una malattia improvvisa o che hanno perso il lavoro. Gli abbiamo dato 500 euro mensili per 6 mesi per consentirgli di alzare la testa nei mesi successivi alla difficoltà. La nostra maggioranza è solida, granitica. Molto raramente qualche proposta viene anche appoggiata dall’opposizione, a volte dalla sinistra, a volte dalla destra. A volte abbiamo ottenuto anche delibere all’unanimità. Sicuramente c’era molta curiosità nei miei confronti. I miei concittadini comunque conoscevano me e il mio gruppo perché da anni diffondevamo le proposte del M5S. C’era curiosità nel mettere alla prova questa forza politica fresca, onesta sì ma anche competente. Tante persone che incontro per strada mi dicono: ‘Non ho votato per te nel 2013, ma oggi ti voterei sicuramente’. E’ auspicabile fare rete con gli altri colleghi sindaci in Italia, già lo facciamo. Ci scambiamo consigli e ci confrontiamo. E’ un vantaggio che a Genzano e Nettuno abbiano vinto candidati 5 Stelle. Il voto al M5S a Pomezia è trasversale. Quando uscì la storia delle intercettazioni in cui Buzzi mi definì incorruttibile, una volta ero in macchina in un supermercato, due ragazzi molto giovani si avvicinarono a me e mi dissero: sindaco, per la prima volta ci sentiamo orgogliosi di vivere in questa città”.

Sull’avviso di garanzia nei suoi confronti. “E’ stato archiviato –ha spiegato Fucci-. I sindaci del M5S molto spesso devono ricostruire le città dalle macerie. Questo indubbiamente comporta a volte situazione straordinarie che ci espongono a dei rischi. Siamo dei sindaci di frontiera, per questo siamo sempre sotto attacco e ci arrivano delle querele. La giustizia ha l’obbligo di avviare l’indagine e come avvenuto nel mio caso si traducono in un decreto d’archiviazione. Un conto è l’avviso di garanzia ricevuto per una querela per diffamazione, un conto è riceverlo per episodi di corruzione. Nel secondo caso la responsabilità politica è molto più grande, soprattutto se ci sono elementi come le intercettazioni. Certamente bisogna valutare”.

Sul rapporto con la Regione. “Zingaretti sta ostacolando la città di Pomezia sulle politiche del territorio, per motivi politici –ha affermato Fucci-. La Regione sta avallando tutta una serie di scelte urbanistiche per affossare la nostra città”.

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MORRA (M5S) A RADIO CUSANO CAMPUS: DICEVANO CHE SE NON AVESSIMO CANDIDATO DI BATTISTA A ROMA AVREMMO PERSO, INVECE ABBIAMO VINTO PRESENTANDO QUELLA CHE QUALCHE TEMPO FA ERA PER I PIU’ UNA ILLUSTRE SCONOSCIUTA. IL PD ORMAI E’ UN PARTITO CLASSISTA. 

Nicola Morra, senatore del Movimento Cinque Stelle, è intervenuto questa mattina ai microfoni di Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano (www.unicusano.it) , nel corso del format ECG Regione, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.

Morra è tornato sulle affermazioni pentastellate di Torino e Roma: “Il Movimento non è nessuna individualità, il Movimento è un metodo. Ci può essere chiunque, l’importante è condividere l’informazione, maturare la scelta e poi realizzare insieme quelle iniziative che dovranno essere al centro dell’attività della comunità. Se la decisione era demandata al singolo come accade nella democrazia rappresentativa era fondamentale la scelta del singolo ma se al contrario la decisione è la scelta del gruppo allora è importante lavorare come gruppo. Per questo oggi veniamo avvertiti come il movimento della proposta, non più della protesta. Stiamo diventando una forza antisistema veramente credibile con ingegneri ambientali, informatici, esperti di robotica ed economisti della circolarità che stanno sempre più ottenendo plauso con le loro proposte. Dicevano che se non avessimo candidato Di Battista a Roma avremmo perso, abbiamo dimostrato che al contrario, presentando quella che qualche tempo fa era per i più una illustre sconosciuta si può comunque vincere. Virginia è una persona solida che con grande  lucidità riesce a reggere agli attacchi a cui viene sottoposta“.

Nicola Morra ha commentato le dichiarazioni di Renzi, che ha ammesso di non considerare i successi del Movimento come un voto di protesta: “Non mi hanno sorpreso, Renzi è un ottimo comunicatore e da questo punto di vista dobbiamo essere sempre prudenti quando valutiamo le parole del nostro competitor. Lui ha favorito le banche e ha penalizzato i soggetti non bancabili. Ognuno deve essere valutato non per quello che dice ma per come si comporta. Lui ha aiutato i poteri forti, noi abbiamo un grandissimo produttore automobilistico che sta facendo pagare allo Stato italiano tantissimi costi sociali e nonostante questo si permette di pagare le tasse all’estero, in Inghilterra. Questo penso che anche a Torino sia stato ricordato. Quando un candidato della c.d. sinistra riceve apprezzamenti dall’amministratore delegato della banca più importante della città, quando sono i poteri forti che si stringono a corte a tutela di un candidato, quando il voto per questi candidati è particolarmente importanti nelle zone centrali e borghese della città, è evidente che questo partito di “sinistra” si presenta con contenuti classisti”.

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Prof. Becchi a Radio Cusano Campus: “Mi ha fatto piacere soprattutto la vittoria della Appendino, anche se ormai non sono più del M5S. Al Movimento è venuta a mancare una visione complessiva, sembra facciano a gara a chi parla meglio in tv. Sicuramente Roma è un banco di prova, se riescono a governarla bene significa che possono governare anche il Paese”

Il Prof. Paolo Becchi, ex ideologo del Movimento 5 Stelle, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it).

Il suo allontanamento dal M5S. “Mi allontanai dicendo che il M5S si stava trasformando in un partito come tutti gli altri, anche se non rubava –ha spiegato Becchi-. Tutto era incentrato sulla democrazia rappresentativa, e non su quella diretta, lo dimostra anche il direttorio che poi è stato creato. Dopodichè hanno fatto i primi accordi politici con Renzi per la Consulta. I partiti e i movimenti possono trasformarsi, ma devono avere una visione complessiva. Se non hanno questa visione sono destinati ad esaurirsi in poco tempo. Nel 2013 vedevo una visione, ora non la vedo più. Un giorno sono per l’uscita dall’euro, il giorno dopo favorevoli. Un giorno per l’uscita dalla Nato, il giorno dopo a favore della Nato. Giocano a chi va più in tv e a chi fa più bella figura in tv. Per molti questa è una crescita, io invece la vedo come una decrescita, che al momento è felicissima, ma non so quanto possa durare perché poi le decisioni devi prenderle. Finchè stai all’opposizione puoi farli questi giochetti, ma quando sei al governo la lotta alla corruzione è insufficiente per connotare un soggetto politico. Nel ’93 persino Forza Italia, che era un movimento nuovo come la Lega aveva un elemento qualificante. Se dovesse funzionare a Roma, allora dimostrerebbero di essere in grado di governare l’Italia. Quello è il banco di prova. Contento per i risultati delle amministrative? Ormai non faccio più politica attiva, mi piace descrivere i fenomeni. Sicuramente mi ha fatto piacere, soprattutto la vittoria di Chiara Appendino, ma non sono più del Movimento”.

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QUANTO DURERANNO LE NUOVE GIUNTE DI ROMA, MILANO E TORINO? ECCO I VATICINI DEL DIVINO OTELMA, CHE SU RADIO CUSANO CAMPUS BLINDA RAGGI E APPENDINO MENTRE FA TREMARE IL NEOSINDACO DI MILANO SALA…

Ballottaggi appena superati, Roma, Milano e Torino si preparano a conoscere i nuovi sindaci che avranno il compito di guidarle nel corso dei prossimi cinque anni. Come sarà la loro azione? Per capirlo Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, conduttori del format ECG Regione su Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano (www.unicusano.it) , hanno chiamato il Divino Otelma.

Il Divino Otelma è entusiasta di Virginia Raggi: “Avevo predetto il ballottaggio tra lei e Giachetti, aggiungendo che Giachetti avrebbe sicuramente perso. Noi abbiamo festeggiato, danzato e cantato davanti al trionfo di Virginia Raggi, che consideravamo scontata già da tre mesi. Abbiamo esaminato attentamente Virginia Raggi e siamo convinti che sarà un ottimo sindaco, molto scrupoloso, onesto, scrupoloso, preparato. Una secchiona, nel senso buono, che si leva al mattino presto, va a dormire tardi, china sui dossier. La percezione che i romani avranno di Virginia Raggi sarà molto positiva e la sua giunta durerà sicuramente cinque anni, anche perché il Movimento Cinque Stelle continuerà a crescere, non solo a livello locale. Le capacità sono elevate, l’opposizione annunciata dal Pd farà ridere i polli”.

Su Torino e su Chiara Appendino: “Anche per la nuova sindaco di Torino siamo molto ottimisti, perché è un soggetto non scelto a caso, non è un dilettante, non è un individuo raffazzonato e strappo, si tratta di una professionista. Non farà rimpiangere Fassino, che pure tra tutti i candidati presentati dal Duce Puffo (Renzi viene così chiamato dal Divino Otelma) era il meno peggio. Fassino ha perso per colpa delle dichiarazioni del ministro Boschi. Quella è stata una mossa veramente grave, che ha prodotto grande insofferenza nell’elettorato torinese. E’ stata una provocazione verso i torinesi, che naturalmente non hanno accettato questo ricatto. E’ stato un bacio della morte. Essere baciato dal duce puffo anche per surroga significa essere baciati da un ragno velenoso”.

Su Sala, nuovo sindaco di Milano: “Sala è appoggiato in modo massiccio dal duce puffo e ha portato a casa un risultato sbiadito e modesto. Non crediamo che il risultato di Milano possa equilibrare i disastri altrove colti.  Non avrà vita facile da sindaco di Milano, andrà verso la dissoluzione, non durerà cinque anni”.

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Marcello De Vito, esponente del M5S, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it).

“Sono felicissimo per la vittoria di Virginia Raggi –ha affermato De Vito-. E’ un compito duro per tutti, siamo tutti uniti e compatti. C’è stato un grande lavoro fatto nelle istituzioni, i cittadini l’hanno riconosciuto. Di contro il PD ha fatto vedere quello che abbiamo visto, un coinvolgimento forte in Mafia Capitale e un’incapacità di gestione del Comune. Marino ci ha chiesto di collaborare, ma poi ha votato tanti provvedimenti che non erano in linea con il nostro programma. I provvedimenti che ritenevamo giusti li abbiamo sempre votati, non è vero che dicevamo sempre no”.

Trasporti. “Il settore dei trasporti è uno su cui interverremo da subito, anche con interventi a costo zero –ha spiegato De Vito-. Bisogna recuperare gli sprechi, eliminare l’evasione e reinvestire per migliorare il servizio. Ma a costo zero intanto si possono creare le corsie preferenziali per gli autobus. E’ chiaro che dobbiamo aumentare la velocità commerciale degli autobus”.

Debito. “I 13 miliardi di debito sono in gestione commissariale –ha affermato De Vito-. Il governo deve riconoscere a Roma il ruolo di Capitale e rispettare gli impegni a cominciare dal piano di rientro. Noi rimetteremo a posto i conti del Comune, anche del bilancio ordinario, recuperando denaro dagli sprechi”.

Governo e Regione. “Se ci ostacoleranno se ne assumeranno la responsabilità politica. Noi vogliamo pensare che ci saranno collaborazione e realtà” ha affermato De Vito.

“Noi vogliamo che l’amministrazione sia trasparente –ha aggiunto De Vito-, quindi faremo capire ai romani come vengono spesi i loro soldi, settore per settore. Se dovessero esserci dei casi di mal amministrazione non esiteremo a segnalare agli organi di competenza. Acea? Il Comune ha il 51% di quest’azienda e pensiamo che debba esercitarne le prerogative al meglio”.

Olimpiadi. “Noi abbiamo graduato le priorità, le Olimpiadi non lo sono –ha affermato De Vito-. Dobbiamo prima di tutto ridare ai cittadini servizi che funzionano. Poi si può anche pensare più in grande, ma innanzitutto dobbiamo avere certezza sugli interventi che si vanno a fare e sullo sforamento del budget. L’ultima olimpiade non terminata in rosso è quella di Los Angeles, organizzata da privati. A Roma ci sono centinaia di impianti fatiscenti e anche questo deve essere posto all’attenzione. Lo sport e la salute dei romani è importante sempre. Ad oggi sono stati spesi 12 milioni di euro, con cui potevamo aprire 12 nuovi asili”.

“Al termine di questi 5 anni vogliamo vedere una città diversa, con dei servizi degni di questo nome, con un altro modello di mobilità sostenibile –ha affermato De Vito-. Una città più smart, in cui abbiamo stoppato il consumo del suolo, riqualificando l’immenso patrimonio immobiliare che la città ha”.

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