domenica 24 Novembre 2024,

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Roma&Lazio. La politica, le opinioni i fatti

scritto da Redazione
Roma&Lazio. La politica, le opinioni i fatti

Il Prof. Claudio Borghi (Lega Nord), economista, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it).

“Il Brexit è più pericoloso per l’Ue che per la GB –ha affermato Borghi-. L’Inghilterra si trova con un destino più definito, una propria moneta e un destino chiaro. Avendo un soldo da puntare, lo puntereste sull’Inghilterra o sull’UE. Il problema dell’Inghilterra dal punto di vista economico era molto relativo, perché già facevano tutto quello che vogliono. Il loro caso era sicuramente diverso rispetto al nostro, noi avremmo molti motivi in più per voler uscire”.

Effetto domino. “Quando qualcuno mette il piede fuori dalla porta, se non succede niente, magari decidono di metterlo anche gli altri –ha spiegato Borghi-. E’ stata riportata la democrazia all’interno dell’UE. Finora all’interno dell’UE è stato tutto imposto, quello che è mancata è stata proprio la possibilità di scegliere da parte degli stati membri”.

“La Francia paga e non riceve così come l’Olanda e la Finlandia. Questi potrebbero essere i primi a muoversi. Lo Stato che più dovrebbe essere nella convenienza di uscire sarebbe l’Italia, ma sappiamo benissimo che più che un referendum ci vorrebbe una volontà politica cha adesso non c’è, ci sarà nelle prossime elezioni dove la presenteremo noi della Lega. Il M5S? Il loro antieuropeismo era di facciata per attirare qualche voto. La loro professione di europeismo di ieri sul blog di Grillo lo ha dimostrato”.

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LOMBARDI (M5S) A RADIO CUSANO CAMPUS: BREXIT? MOMENTO DI GRANDE CIVILTA’. RAGGI? STA SCRIVENDO A TUTTI I VERTICI DELLE SOCIETA’ PARTECIPATE PER AVERE RENDICONTO GESTIONALE ECONOMICO E FINANZIARIO. CI HANNO LASCIATO CITTA’ IN MACERIE. VORREI AVERE TELECAMERE PER FARVI VEDERE FACCE DEI PIDDINI…

Roberta Lombardi, deputata del Movimento Cinque Stelle, è intervenuta questa mattina ai microfoni di Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano (www.unicusano.it) , nel corso del format ECG Regione, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.

Roberta Lombardi ha commentato Brexit: “Prima di tutto, quando si lascia la voce a un popolo è un momento di grande civiltà e partecipazione. La chiave di lettura è che un popolo che decide di fare questo salto nel buio dell’uscita dall’unione europea rappresenta il fallimento di una politica dei partiti che in questi anni non ha dato nessun genere di prospettive e futuro per il Paese, perché quando inizi a organizzare tutta la vita politica di una unione tra paesi su interessi finanziari e di grandi lobbisti e vai a togliere i cittadini diritti in cambio di insicurezza sul futuro, è ovvio che poi i cittadini decidano di riappropriarsi del proprio destino. E’ sempre utile per la politica sentire la voce di chi poi deve rappresentare all’interno delle istituzioni. Tutti pensavano che alla fine il Regno Unito non uscisse dalla Unione Europea, c’è stata una grande spinta affinché i britannici restassero nella Ue, Cameron ha fatto bene a dimettersi, è stato un gesto di serietà come raramente si vedono nel nostro Paese“.

Su Roma, Roberta Lombardi ha fatto un po’ il punto della situazione: “Questa settimana è una settimana interlocutoria, si stanno iniziando ora tutti i vari processi di insediamento, Virginia è entrata per la prima volta in Campidoglio ieri ed è stato un momento molto partecipato e toccante. Stiamo lavorando alacremente per acquisire notizie e informazioni che finora sono state taciute sia ai cittadini che ai politici che volevano lavorare in modo serio. Virginia sta scrivendo a tutti i vertici delle società partecipate del comune di Roma per farsi fare un rendiconto gestionale economico e finanziario, perché serve capire e tracciare una linea visto che ci hanno lasciato una città in macerie. Ci aspettiamo il peggio, quello che noi viviamo da romani sulla nostra quotidianità parla chiaro, ora bisognerà vedere la dura realtà delle carte, vogliamo vedere responsabilità, nome e cognome di tutti quelli che hanno dissipato i soldi delle nostre tasse in questi anni e ci hanno consegnato una Roma veramente brutta, altroché la grande bellezza”.

Sulla reazione di alcuni esponenti del Pd dopo la vittoria di Virginia Raggi: “Vorrei avere una telecamera  per farvi vedere le facce dei piddini in commissione e in aula in questi giorni. Sono neri, fondamentalmente, e non è l’abbronzatura. E sono molto evasivi negli sguardi, senza riferimenti, perché il Pd romano ha costruito una ragnatela fittissima di interessi con i palazzinari, le cooperative, i centri anziani, le associazioni e i comitati di quartiere. Ci sono persone che stanno cercando di salire sul carro dei vincitori, ora ci si avvicina di tutto, ci chiama di tutto, anche gente che fino a ieri ha disprezzato e denigrato il nostro lavoro. Ma noi restiamo tranquilli e determinati, sappiamo chi abbiamo davanti quando si presenta un interlocutore offrendo qualcosa. Andiamo avanti per la nostra strada“.

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MARTANI (PASIONARIA VEG) A RADIO CUSANO CAMPUS: BISOGNA SPARARE AI CACCIATORI 

Daniela Martani, pasionaria veg, è intervenuta questa mattina ai microfoni di Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano, nel corso del format ECG Regione, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.

Daniela Martani ha parlato di caccia: “L’unico animale ad essere davvero pericoloso è l’uomo. I cacciatori sono quattro sfigati che hanno la licenza di caccia, che rompono le palle da quando sono nati, che usano pallottole piene di piombo che inquinano. Non si può più circolare in un parco perché c’è il rischio che ti becchi una pallotola. Sono degli assassini legalizzati, la maggioranza degli italiani la caccia non la vuole, siamo nelle mani di quattro disgraziati assassini. Andrei con i fucili in mezzo ai boschi a sparare a loro. Darei la caccia ai cacciatori. Possibile che io non posso andare a fare una passeggiata nei boschi che mi becco una pallottola? Questa è una cosa gravissima e infatti ogni anno all’apertura della caccia ci sono cinquanta sessanta morti, per fortuna tra i cacciatori. Stessero a casa a guardare la tv invece di andare a rompere le scatole agli animali”.

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L’Avv. Claudio Salvagni, legale di Massimo Bossetti, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Legge o giustizia”, condotta da Matteo Torrioli su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it).

“In tutti i delitti di questo tipo c’è sempre un collegamento tra la vittima e l’assassino –ha affermato Salvagni-. Nel processo Bossetti non c’è alcun elemento che faccia presumere che Bossetti e la vittima si conoscessero, anzi le risultanze processuali dicono il contrario, ovvero che non si sono mai incontrati. Per questo il processo Bossetti è un processo squisitamente indiziario, dove ogni tassello deve combaciare con il tassello vicino come in un puzzle. Sono partiti dal dna e se, come ha detto il pm, questa è la prova regina, se cade il dna cade tutto. Mi chiedo come si possa condannare una persona che non ha mai potuto partecipare ad un accertamento su questa prova scientifica. Dichiarazioni spontanee di Bossetti? Non so cosa dirà, so che stava preparando le dichiarazioni, le stava scrivendo, è giusto che lo faccia da solo. Io le leggerò, ma è giusto che non intervenga perché sono dichiarazioni personali, come sempre parlerà con il cuore e sarà convincente, come lo è stato con noi”.

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