Omniroma-COMUNE, CODACONS: DEPOSITATO ESPOSTO A CORTE CONTI SU STIPENDIO
RAINERI
“Sulla questione dello stipendio accordato dal
Comune di Roma al Capo di Gabinetto Carla Romana Raineri, l’ultima parola
spetta alla Corte dei Conti”. Così in una nota il Codacons che, si legge
ancora, “ha infatti depositato oggi un esposto alla magistratura contabile
affinché si faccia chiarezza sul compenso percepito dalla dottoressa Raineri
e sulla congruità dello stesso, verificando al contempo eventuali danni ai
fini erariali e per la collettività”.
Si legge nell’esposto dell’associazione: “L’ammontare di tale compenso, oltre
che molto oneroso, risulterebbe essere superiore rispetto a tutti i compensi
erogati ai precedenti capi di gabinetto e superiore nella misura addirittura
del triplo rispetto ad alcuni; Infatti come asserito da Marco Palumbo
‘Compensi degli ultimi 4 capi di gabinetto: Basile 180.000 (Alemanno), Basile
75.000 (Alemanno), Fucito 73.000 (Marino). Raineri nuovo capo di Gabinetto
193.000′. A ciò si accosta un’ulteriore considerazione: non si comprende
la motivazione per la quale l’ammontare di detto compenso è stato
calcolato sull’intero stipendio percepito in precedenza, dal momento che,
in applicazione dell’art. 23 ter comma 2 del decreto legge 6/12/2011 n.
201, convertito con legge 22/12/2011, n. 214 recante Disposizioni in materia
di trattamenti economici il personale di cui al comma 1 ovvero chiunque
riceva a carico delle finanze pubbliche emolumenti o retribuzioni nell’ambito
di rapporti di lavoro dipendente o autonomo con pubbliche amministrazioni
statali, di cui all’articolo 1, comma 2, del d.l. 165/2001 e s.m.i – che è
chiamato, conservando il trattamento economico riconosciuto
dall’amministrazione di appartenenza, all’esercizio di funzioni direttive,
dirigenziali o equiparate, anche in posizione di fuori ruolo o di
aspettativa, presso Ministeri o enti pubblici nazionali, comprese le
autorità amministrative indipendenti, non può ricevere, a titolo di
retribuzione o di indennità per l’incarico ricoperto, o anche soltanto per
il rimborso delle spese, più del 25 per cento dell’ammontare complessivo del
trattamento economico percepito. L’art. 8 del D.lgs. n. 165/2001 stabilisce
che: Le amministrazioni pubbliche adottano tutte le misure affinché la spesa
per il proprio personale sia evidente, certa e prevedibile nella evoluzione.
Le risorse finanziarie destinate a tale spesa sono determinate in base alle
compatibilità economico-finanziarie definite nei documenti di programmazione
e di bilancio. L’incremento del costo del lavoro negli enti pubblici
economici e nelle aziende pubbliche che producono servizi di pubblica
utilità, nonché negli enti di cui all’articolo 70, comma 4, è soggetto a
limiti compatibili con gli obiettivi e i vincoli di finanza pubblica”.
Tutto ciò considerato il Codacons ha chiesto alla Corte dei Conti di
accertare “se nella fattispecie potrebbero configurarsi sprechi di denaro
pubblico a danno della collettività ottenendo anche un resoconto su tutti
gli stipendi e la correttezza degli stessi.
Segnatamente si domandano i seguenti chiarimenti:
– quanto ha percepito effettivamente la Dottoressa Raineri da magistrato e se
le sopra riportate affermazioni sono corrette;
– quanto avrebbe dovuto effettivamente percepire da magistrato;
– la retribuzione dichiarata di 207.000 euro è al lordo o al netto;
– le ragioni secondo le quali il CSM ha collocato in aspettativa la Raineri
anziché fuori ruolo come stabilito dalla normativa citata.
Ciò al fine di fare chiarezza e trasparenza e, quindi, colpire eventuali
abusi che dovessero risultare perpetrati e conseguentemente sanzionando le
eventuali scelte dannose per la collettività stessa ivi comprese le ipotesi
di illeciti fonte di danno erariale”.
________________________________________________________________________________
SANITÀ. “SPESE PERSONALI”, LEGA VUOLE TESTA RIPA DI MEANA/FT
“Sono legittimi questi rimborsi?”,
chiede Marchetti alla giunta. Inoltre, riferendosi in particolare
alle prerogative di Stefano Bonaccini, “essendo questi fatti
lesivi per l’immagine dell’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna
e dell’amministrazione regionale, e potendo avvenire la
risoluzione del contratto da parte del presidente della giunta
Regionale con il venir meno del rapporto fiduciario, legato ad
esigenze di autotutela per l’immagine dell’Amministrazione
regionale, cosa intende fare l’ente?”.
In ogni caso Marchetti annuncia anche una richiesta di accesso
agli atti “per ottenere le ricevute degli eventuali rimborsi
concessi nel 2016 al direttore generale dell’Istituto Ortopedico
Rizzoli di Bologna, per verificarne l’andamento nell’anno
corrente considerato quanto accaduto nel
2015. Sul prestigio del Rizzoli, e sulle esigenze e le spese dei
cittadini, non si gioca, ne’ specula”.
_______________________________________________________________________________
RIFIUTI. IN CORSO RIUNIONE RAGGI-MURARO SU AMA E PULIZIA
E’ in corso un Campidoglio un incontro tra
il sindaco di Roma, Virginia Raggi, e l’assessore all’Ambiente,
Paola Muraro. In agenda, dopo il sopralluogo di questa mattina,
il punto della situazione sull’Ama e sull’operazione ‘Rifiuti
zero’. E’ quanto apprende l’agenzia stampa Dire.
_______________________________________________________________________________
L. Stabilita’: Mattioli, stimoli alla produttivita’
‘E incentivi alle aziende, solo cosi’ ripartiremo’
“Siamo in perfetta sintonia con il
ministro Calenda: stimolare gli investimenti e continuare a
reinvestire nel piano ‘Made in Italy’ e’ il modo giusto per far
ripartire le imprese e l’Italia”. Lo dice a Repubblica Licia
Mattioli, vicepresidente di Confindustria con delega
all’internazionalizzazione e leader degli industriali di Torino.
“Oggi le imprese che stanno andando bene sono quelle che
hanno continuato ad investire durante la crisi. Ora si puo’ dare
una chance anche a quelle che negli ultimi anni non hanno
investito nel miglioramento di prodotti o processi. Le forme di
incentivo che gia’ esistono stanno dando risultati molto positivi
e continuare su questa strada non puo’ che fare bene
all’industria. Ormai e’ sempre piu’ chiaro che e’ la manifattura a
trainare l’Italia. Cultura e turismo sono elementi importanti,
ma da soli non bastano”. Nelle misure elencate dal ministro
Calenda, aggiunge, “porrei maggiore attenzione nei confronti
delle imprese che investono in ricerca e sviluppo: oggi gli
incentivi vengono riconosciuti solo per la parte incrementale,
invece bisognerebbe incentivare l’intero investimento”.
Il governo Renzi, sottolinea, “ha fatto tante riforme, ne sta
progettando altre. Il problema vero e’ che il referendum e’
diventato una spada di Damocle e sta frenando l’azione
dell’esecutivo”.