martedì 26 Novembre 2024,

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Roma&Lazio. La politica, le opinioni i fatti

scritto da Redazione
Roma&Lazio. La politica, le opinioni i fatti
Roma: Calabria (FI), basta umiliare la Capitale d’Italia
“Le traversie della giunta Raggi a Roma rappresentano la prova, purtroppo realizzata sulla pelle dei romani, di quanto sia difficile passare dalla protesta ad una efficace proposta di governo. E chissà se questa esperienza finalmente servirà ai 5 Stelle per abbandonare quella pretesa superiorità morale che non è mai appartenuta loro”. Lo scrive su Facebook la deputata e leader di Forza Italia Giovani, Annagrazia Calabria. “Siamo garantisti da sempre, non a fasi alterne e mai a senso unico. Ma le omesse verità, gli imbarazzi, i litigi e il caos che stanno caratterizzando l’inizio dell’amministrazione a 5 Stelle nella Capitale non sono tollerabili. Raggi cominci ad affrontare e a risolvere i problemi di Roma, se ne ha le capacità. Perché di tutto c’è bisogno tranne che di un’altra giunta che umili la Capitale d’Italia, come accaduto con l’amministrazione Marino, targata Pd”, conclude.


COMUNE, PALOZZI(FI): “LA FALSITA’ A 5 STELLE E’ SCHIAFFO AI ROMANI”
“Lotte intestine, maxi stipendi, dimissioni di assessori e vertici delle municipalizzate, tutti contro tutti sul “Caso Muraro”, bugie della sindaca di Roma. E’ inammissibile il caos istituzionale che sta andando in scena in Campidoglio, la cartina di tornasole dell’incompetenza e della nullità politica del Movimento 5 Stelle, che in appena tre mesi di governo Raggi è riuscito nella “storica” impresa di distruggere l’immagine e il prestigio dell’Urbe Eterna. Per il bene di Roma e dei romani, è dunque necessario che la Raggi e la sua truppa lascino immediatamente il Campidoglio. Insieme a tutta la falsità e la demagogia che hanno contraddistinto l’agire politico grillino”. Così, in una nota, il consigliere regionale del Lazio e coordinatore FI Provincia di Roma, Adriano Palozzi.


DI PIETRO: “SOLIDARIETA’ A RAGGI, PARE CHE SE ROMA CROLLI ORA SIA COLPA SUA. DE DOMINICIS ASSESSORE AL BILANCIO? CI AZZECCA, ERA MAGISTRATO ALLA CORTE DEI CONTI”, DICE A RADIO CUSANO CAMPUS
Antonio Di Pietro è intervenuto su Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano, nel corso del format ECG, con Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.
Di Pietro ha commentato la delicata situazione vissuta a Roma dalla Giunta Raggi: “Permettetemi di esprimere solidarietà a Raggi in quanto pretendere da persone che sono appena arrivate che risolvano i problemi di Roma dalla mattina alla sera è una forzatura e utilizzare gli evidenti errori di inizio che sono stati posti in essere per criminalizzare chi, da persona perbene, sta imparando a fare quel mestiere, è una furbata fatta di proposito per scaricare le responsabilità di decenni di storia di personaggi e di partiti che non hanno fatto il proprio dovere nella Capitale. Stai a vedere che adesso Roma sta crollando perché Raggi ha sbagliato delle scelte nella gestione dei collaboratori. Roma è crollata perché nel corso degli anni in troppi si sono fatti gli affari propri”.
Su chi oggi gongola davanti alle difficoltà di Virginia Raggi, Di Pietro è categorico: “Io quando facevo politica ho vissuto le stesse esperienze in positivo e in negativo che ora sta vivendo il Movimento Cinque Stelle. Dover costruire una classe dirigente dalla sera alla mattina è complicato. Ci vuole tempo, esperienza, umiltà e pazienza. Per questo criminalizzare la giunta Raggi è una furbata che alcuni stanno facendo per nascondere le proprie malefatte nel corso di questi anni. In un paese civile e moderno tutti dovrebbero aiutare questa giunta a fare gli interessi della città e del Paese. Molti invece la stanno criminalizzando invece di aiutarla”.
Sulla scelta del nuovo assessore al bilancio, De Dominicis, magistrato: “Stiamo parlando non di un magistrato qualunque, ma di un magistrato della corte dei conti che si è occupato specificatamente di guardare ciò che non andava bene in mafia capitale, tanto da averne fatto un’inchiesta contabile. Il magistrato è un po’ come il medico. All’oculista non gli fai fare un intervento al cuore. Un magistrato penale non va bene forse a fare l’assessore al bilancio, ma un magistrato che stava alla corte dei conti è perfetto, visto che si è occupato delle malefatte di mafia capitale. Ci azzecca”.


Musicista e cantante di fama internazionale, oggi insegna l’arte della musica ai giovani talenti italiani. Il maestro Alfredo Totti, cugino di primo grado del capitano della Roma Francesco, il prossimo 26 settembre alle 12:30 circa a Monterotondo coronerà il suo sogno: verrà celebrata l’unione con il suo compagno Giancarlo, col quale convive da 18 anni. A celebrare sarà il sindaco di Monterotondo e vicesupersindaco di Roma Capitale Mauro Alessandri, il quale, quindi, officerà la prima unione civile del comune eretino. “Dal 2009 mi dedico all’insegnamento del canto. Avevo una classe di cantanti fenomenali ed ho deciso di concentrarmi su di loro. Ho degli allievi molto noti, come Vincenzo Capua e Leonardo Foti, ad esempio” racconta Totti ai microfoni della trasmissione “Legge o giustizia” condotta da Matteo Torrioli su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano. Il maestro Totti si è esibito spesso in Chiesa e luoghi sacri, quegli stessi posti dai quali, a volte, esponenti della Chiesa hanno attaccato proprio l’istituto delle unioni civili: “Mi sono esibito spesso in quei posti. Sono cattolico di nascita ed ho anche lavorato in una basilica romana, quando da giovane dovevo mantenermi gli studi. Sono affezionato moltissimo a ciò che rappresenta, a livello artistico ed architettonico, la Chiesa. Il suono per un cantante, all’interno delle chiese è sempre bellissimo. Vista la mia natura di artista, ho sempre cercato di avere una grande trasparenza per quanto riguarda la mia vita, il mio essere e la mia relazione col mio compagno. Non ho mai pensato di ostentare oltre, vado sempre in punta di piedi. Ovviamente non sono d’accordo con la Chiesa quando critica le unioni civili, che per me sono state una svolta”. Avevate pensato di andare all’estero? “Ci abbiamo pensato spesso. Abbiamo delle famiglie molto care e tantissimi amici: ci è sempre sembrato di essere sposati. Conviviamo in una grande casa da 18 anni. Abbiamo cresciuto i nostri nipoti, i quali non hanno mai avuto bisogno di spiegazioni in merito al nostro rapporto. Poi è arrivato il ddl Cirinnà, che ringrazio pubblicamente per aver portato avanti questa battaglia. Addirittura, avevamo pensato di sposarci a Las Vegas ma lì era vietato celebrare unioni tra coppie dello stesso sesso”. Noi abitiamo a Palombara Sabina. Siamo andati in Comune, dove sono stati cordiali, ma abbiamo avuto sentore che ci sarebbero state delle difficoltà – continua Totti – allora ci siamo recati a Monterotondo, città che troviamo bellissima sotto tanti punti di vista. Appena ci siamo recati in Comune abbiamo avuto un’accoglienza splendida. Ci siamo innamorati anche dell’ufficio demografico”.
Riguardo le adozioni. “E’ un argomento delicato –afferma Totti-. Sono sicuro che in Italia prima o poi ci sarà una regolamentazione. Non credo, però, si possa avere tutto subito. Io non sento l’esigenza di un’adozione, pur sentendomi molto paterno. Mi piace educare i più giovani ed il mio lavoro già me lo permette. Con le adozioni, in generale, la prima cosa è che ci siano controlli seri”.
Infine un passaggio sul famoso parente Francesco Totti: “Lo dico pubblicamente, sono il cugino di primo grado di Francesco. Non ci vediamo da anni a causa dei rispettivi impegni. Se da una parte è un cognome che apre alcune porte, altre volte, ad esempio nell’ambiente della musica classica, qualcuno ha storto il naso. Voglio molto bene a mio cugino e lo ammiro per il suo talento. Ora gli scriverò per invitarlo, insieme alla sua famiglia, ma lui è molto impegnato e difficilmente partecipa ai matrimoni di famiglia. Negli ultimi che abbiamo fatto lui non c’era ma è assolutamente comprensibile perché è molto impegnato”.


ROMA, ONORATO (CAPOGRUPPO LISTA MARCHINI): “RAGGI NON FINIRA’ IL SUO MANDATO. SITUAZIONE SURREALE, IN CONSIGLIO COMUNALE E’ TUTTO FERMO. POTERI FORTI DENTRO M5S ROMANO”, DICE A RADIO CUSANO CAMPUS
Alessandro Onorato, capogruppo per la Lista Marchini in Campidoglio, è intervenuto questa mattina su Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano, nel corso di ECG, con Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.
Onorato ha parlato di quanto sta accadendo in consiglio comunale: “In Campidoglio non succede nulla. Il Consiglio Comunale è chiuso. Non si fanno i consigli comunali perché la maggioranza non ha delibere, cioè atti con cui si assumono decisioni, non ha scelte da fare. E’ tutto fermo. Le commissioni lavorano poco, gli atti non ci sono, quindi i consiglieri comunali non possono nemmeno riunirsi in consiglio comunale”.
Sul caso Muraro Onorato è particolarmente critico: “La Raggi ha detto una bugia, ha fatto finta di non sapere che l’assessore all’ambiente da lei individuato per l’ambiente fosse indagata per danni ambientali e abuso d’ufficio e questa è una cosa molto grave. Noi sostenevamo Marchini sindaco, al ballottaggio tutti i nostri voti sono confluiti su Raggi, ci aspettavamo una discontinuità che non esiste fino a questo momento. C’è uno scontro di potere dentro al Movimento Cinque Stelle, tanti poteri che hanno già governato Roma sono parte integrante del Movimento Cinque Stelle romano. Tra De Vito e Raggi c’è uno scontro totale, basta leggere i post della sorella di De Vito. La Raggi sta facendo come Marino: si chiude all’interno di un cerchio magico e ogni tanto finge di coinvolgere la sua maggioranza. Una roba surreale. Dire che hanno contro i poteri forti è una baggianata pazzesca. I poteri forti, forse, li hanno all’interno del proprio movimento”.
Sulla posizione di Marchini: “Marchini anche se così si capitalizzano meno i voti ha perso le elezioni e ora crede che si debba dare il giusto tempo al Movimento Cinque Stelle per esprimersi. Noi siamo all’opposizione, speriamo che Raggi faccia bene, mai avremmo potuto immaginare un inizio così grave. Io credo che la Raggi non arriverà a fine mandato, questo è scontato ed evidente. Ma è un problema, non tifiamo affinché la Raggi fallisca, anche se è molto furba. Con gli occhi dolci e un modo di parlare puntuale pensa di illudere i romani, ma questa è una coda di retorica che ormai non buca più e dura poco”.

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