REFERENDUM. MATTEOLI: SENATO RIDOTTO AD ASSEMBLEA DOPOLAVORISTI
“Il Senato trasformato in un’Assemblea per
dopolavoristi, non eletta dai cittadini, che mantiene poteri
enormi come l’approvazione delle leggi costituzionali, la
sostituzione del bicameralismo perfetto con un bicameralismo
confuso che diventera’ un ostacolo per la Camera dei deputati.
Basterebbe solo questo per bocciare una riforma pasticciata. Ma
c’e’ di piu’, c’e’ il combinato disposto con la legge elettorale,
che assegna al segretario del partito di maggioranza relativa il
potere di scegliere la maggioranza dei deputati e di prendersi
poi tutto in fatto di nomine e di incarichi istituzionali,
facendo cosi’ saltare il sistema di pesi e contrappesi su cui si
regge l’equilibrio del sistema democratico. E, ancora, c’e’
l’anomala richiesta di Renzi che con il Referendum vuole ottenere
una legittimazione popolare mai ricevuta in regolari elezioni
politiche. Ne basta e avanza per sostenere con convinzione il
‘No’ al referendum costituzionale del 4 dicembre”. Lo sostiene il
senatore di Forza Italia, Altero Matteoli, che insieme con il
senatore Mario Mauro, presidente dei Popolari per l’Italia,
illustrera’ le ragioni del ‘NO’ a Nuoro, sabato 12 novembre 2016,
alle ore 10,30, presso l’Auditorium dell’Istituto Superiore
Etnografico della Sardegna. Introduce Pietro Pittalis, capogruppo
di Forza Italia nel Consiglio Regionale della Sardegna,
interviene il giurista Mario Tocci.
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Poverta’ sanitaria mai cosi’ alta, +8,6% richieste farmaci
Banco Farmaceutico, in 2016 aiutate oltre 550mila persone
Cresce la poverta’ sanitaria in
Italia, con sempre piu’ famiglie che si rivolgono agli enti
assistenziali per le medicine di cui hanno bisogno, salite
dell’8,3% nel 2016 rispetto all’anno scorso. E’ quanto emerge
dal Rapporto ‘Donare per curare: Poverta’ sanitaria e Donazione
Farmaci’, promosso dalla Fondazione Banco Farmaceutico e
presentato oggi a Roma.
In 3 anni, si legge nel documento, la richiesta di farmaci e’
salita del 16%. Gli utenti complessivi sono cresciuti nel 2016
del 37,4% con i 1.663 enti sostenuti da Banco Farmaceutico che
hanno aiutato oltre 557mila persone, il 12% dei poveri italiani.
Gli aumenti maggiori si evidenziano al Nord Ovest (+90%) e al
Centro (+84%). La crescita piu’ significativa e’ tra gli stranieri
(+46,7%), i maschi (+49%) e le persone sopra i 65 anni di eta’
(+43,6%). Il raccolto generato dalla Giornata di Raccolta del
Farmaco, pari a quasi 354mila confezioni, ha consentito di
coprire il 37,5% del fabbisogno espresso. A queste, tuttavia,
sottolinea il Banco Farmaceutico, vanno aggiunte 1,2 milioni di
confezioni raccolte nei primi 8 mesi del 2016 attraverso il
sistema delle donazioni aziendali. “La poverta’ sanitaria, in
Italia, appare nella sua fase piu’ drammatica – ha affermato
Paolo Gradnik, presidente della Fondazione Banco Farmaceutico
onlus -. Mai tante famiglie sono state costrette a rinunciare
alle cure. Avere conoscenza dell’esatta portata del fenomeno ci
aiuta a svolgere la nostra mission”.
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Referendum: D’Alema, governo sta lacerando il Paese
Il mio no serve a rilanciare processo costituente condiviso
“Mai come oggi ci rendiamo conto di
quanto sia stato sbagliato da parte del governo voler imporre
una riforma cosi’ vasta della costituzione con un colpo di
maggioranza, perche’ questo ha lacerato il Paese, ossia lo ha
indebolito in un momento molto difficile”. Lo ha detto Massimo
D’Alema nel corso di una trasmissione a Radio Radicale,
rispondendo ad una domanda se il voto per Trump negli Usa
aiutera’ il fronte no al referendum in Italia.
“Io ho un’opinione diversa da Grillo e Salvini, il mio e’ un
no per evitare una lacerazione e ripartire da un processo
costituente condiviso”, ha spiegato D’Alema. “Le costituzioni si
decidono insieme, questa e’ la forza degli Stati Uniti, che anche
con Trump hanno una base di valori comuni”, ha rilevato,
sottolineando che sarebbe una “follia adottare una costituzione
in cui non si riconosce meta’ del popolo italiano”. Tra l’altro,
il governo ha fatto un’operazione “contraria ai principi
fondamentali del nostro partito, in cui e’ stabilito di voler
porre fine alla stagione delle riforme costituzionali imposte a
colpi di maggioranza da parte dei governi. Chi guida il nostro
partito non ne ha tenuto conto”.
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Dl fiscale: Brunetta, e’ imbroglio, un marchettificio
“Denunciamo l’imbroglio del decreto
fiscale, che incide sui saldi della legge di Bilancio in una
maniera mai vista, in base ad una forzatura legislativa e
regolamentare senza precedenti e che e’ un marchettificio nel
senso del gattopardismo puro”. Lo dice Renato Brunetta di Forza
Italia che in una conferenza stampa con i deputati del suo
gruppo nella commissione Bilancio di Montecitorio ha denunciato
“tutti gli imbrogli del decreto fiscale”, fatti dal “Governo per
raccattare consensi in vista del referendum”.
“Contribuenti, professionisti e imprese subiscono un
ulteriore aggravio in termini di adempimenti burocratici e di
limitazione della liberta’ nei confronti dell’amministrazione
fiscale”, denuncia Brunetta secondo cui “Equitalia non viene
abolita, ma il governo le ha solo cambiato il nome determinando
poteri semmai piu’ invasivi per la nuova societa’ di riscossione”.
E poi, “aumenteranno le vessazioni”, con un “aumento degli
strumenti di indagine a disposizione dell’esattore, che avra’
accesso a ulteriori banche dati”, dice Pietro Laffranco.
“Poi non e’ vero che con il decreto fiscale diminuiscano le
sanzioni”, sostiene Roberto Occhiuto, sottolineando la “protesta
dei commercialisti” nei confronti dei quali il decreto fiscale
“introduce piu’ adempimenti e sanzioni spropositate”.
“Per Renzi – conclude Brunetta – siamo agli ultimi giorni di
Pompei, agli ultimi conati della sua follia”.
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Trump: Mosca, contatti con team in campagna elettorale ++
Durante la campagna elettorale per
le presidenziali americane, “ci sono stati dei contatti” tra la
Russia e i membri del team di Donald Trump: lo ha detto il vice
ministro russo Serghiei Riabkov , secondo quanto riferisce
Interfax. Rispondendo a un giornalista che gli chiedeva se
questi contatti si intensificheranno dopo la vittoria di Trump,
Riabkov ha risposto: “Si tratta di questioni di lavoro, e la
successione delle azioni dipendera’ dai temi che affronteremo.
Naturalmente continuiamo questo lavoro anche dopo le elezioni”.
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