Voucher: Rampelli, colpire l’abuso, non l’utilizzo. Che senso ha Poletti ancora li’?
“Il governo e il Pd per non subire il referendum, terrorizzati dalla urne come sono, stanno smantellando le riforme del Governo Renzi. Pensano alla sinistra invece che all’Italia gettando il bambino con l’acqua sporca. Noi votammo contro il job’s act, ma i voucher erano certamente uno strumento per far emergere il lavoro nero e saltuario. Ha un senso colpire l’abuso non il loro giusto utilizzo. A questo punto il ministro Poletti dovrebbe riflettere sul senso della sua permanenza al governo visto che la sua riforma strategica del lavoro sta per essere cestinata”. E’ quanto ha dichiarato il capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale Fabio Rampelli.
UNITÀ ITALIA, MATTARELLA DEPONE CORONA AD ALTARE PATRIA
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha deposto una corona d’alloro all’Altare della Patria occasione del 156esimo anniversario dell’Unità d’Italia. Il capo dello Stato giunto alle 9.30 in punto a piazza Venezia è stato accolto dalle forze armate, Polizia, Carabinieri ed esercito in alta uniforme, a cui ha rivolto un saluto mentre veniva intonato l’inno d’Italia. Il Presidente Mattarella poi, dopo la deposizione e il passaggio aereo delle frecce tricolore, ha salutato le numerose autorità presenti tra cui il Presidente del Senato Pietro Grasso e il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni. Per Roma Capitale era presente il vicesindaco Luca Bergamo.
LAVORO. CDM APPROVA DL CHE ABOLISCE VOUCHER
A quanto si apprende, il consiglio dei ministri ha approvato il decreto che abolisce i voucher, ricalcando il testo approvato ieri dalla commissione Lavoro della Camera.
Banche: Brunetta, su commissione Zanda contraddice Renzi
La dichiarazione del capogruppo del Pd al Senato Luigi Zanda secondo la quale la commissione d’inchiesta sulle banche si dovrebbe fare non ora, ma nella prossima legislatura “e’ in contraddizione” con quanto detto da Renzi “lo scorso 7 marzo, in un intervento su “Il Sole 24 Ore” e cioe’ sulle “banche, si’ alla Commissione d’inchiesta”. Lo scrive su Fb il presidente dei senatori di FI Renato Brunetta. “Misteri del Pd – prosegue – non la prendano a male i tanti
amici dem, ma sempre piu’ spesso il Pci-Pds-Ds-Pd sembra una vera e propria gabbia di matti”. “Aiutiamo il distratto Zanda a ricordare le puntate precedenti. Nel dicembre del 2015 Renzi, dopo la mia proposta ufficiale (fatta in Commissione Bilancio a Montecitorio il 9 dicembre del 2015) per l’istituzione di una Commissione parlamentare d’inchiesta sul sistema bancario italiano, esterno’ il suo ok a questo tipo di percorso (si’ alla Commissione d’inchiesta sulle banche, lo dico a nome del governo e del Pd: non abbiamo nessuno scheletro nell’armadio’, 13 dicembre 2015)”, aggiunge Brunetta. “Rinfrescata di memoria numero due. La Camera il 10 gennaio 2017, ha approvato una mozione (firmata da Brunetta, Laffranco, Alberto Giorgetti, Palmizio, Occhiuto) nella parte in cui ‘impegna se stessa e i propri organi, ciascuno per le proprie competenze, a deliberare in ordine all’istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sullo stato del sistema bancario italiano e sui casi di crisi verificatisi dal 10 gennaio 1999, in connessione con l’inizio dell’operativita’ in strumenti finanziari denominati in euro, sulla base di quanto gia’ richiesto, attraverso specifiche proposte di inchiesta, da diverse forze politiche’. Nello specifico, la parte sopra citata e’ stata approvata all’unanimita’ (presenti 454, votanti 452, astenuti 2, favorevoli 452)”, ricorda. “La legge per l’istituzione della Commissione d’inchiesta giace da fine gennaio al Senato, con il Pd a rallentare con ogni mezzo i lavori. Adesso le parole di Zanda ci spiegano il motivo. Renzi annuncia fuffa, ma il Pd in realta’ scappa dalla verita’ e dalla trasparenza. Troppi scheletri negli armadi dalle parti di Largo del Nazareno”, conclude.
ISLAM: ERDOGAN CRITICA SENTENZA SU VELO, E’ UNA CROCIATA CONTRO MUSULMANI =
La Corte di Giustizia Europea, con la sentenza sul diritto di indossare il velo islamico sul posto di lavoro, ha lanciato una “crociata” contro l’Islam. Lo ha dichiarato il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, nel corso di un comizio nella provincia nordoccidentale di Sakarya. Il leader turco ha criticato la decisione della Corte, secondo la quale non costituisce una discriminazione diretta la norma interna di un’impresa che vieta di indossare in modo visibile qualsiasi segno politico, filosofico o religioso “Chi ha preso questa decisione? E’ stata la Corte di Giustizia dell’Unione Europea. Cari fratelli, hanno lanciato una crociata contro la mezzaluna”, il simbolo dell’Islam, ha affermato Erdogan.