Cupola romana: massima attenzione e trasparenza nella Pa
L’INCHIESTA CHE VEDE 100 INDAGATI A ROMA E’ UN CAMPANELLO D’ALLARME E NON SARA’ L’ULTIMA
“Procura di Roma e Carabinieri del Ros hanno sollevato il velo sopra la ‘Grande Schifezza’ romana su cui, ferma restando la presunzione d’innocenza, non nutrivamo grandi dubbi”. Questo il commento del Presidente di AssoTutela, alle notizie relative all’inchiesta sull’anello di congiunzione tra ciminalità, terrorismo nero e connivenze nella pubblica amministrazione che ha portato 37 arresti e 100 indagati. La pesante cappa che si respira negli ambienti romani – dove i cittadini contano meno di nulla, la trasparenza è solo quella annunciata, gli affari continuano a gonfie vele per i soliti noti e i politici si arrabattano in mille modi per sembrare ciò che non sono – prima o poi dovrà essere annullata. In questo, un grande ruolo dovrà avere l’iniziativa dei cittadini consapevoli e di associazioni come la nostra, che non farà certo sconti a nessuno e in nessuna situazione – continua Maritato – anzi, da oggi in poi l’attenzione per le situazioni anomale che abbiamo sempre tenuto alta, sarà sempre più rigorosa. La pubblica amministrazione, Regione e provincia prime fra tutte ma anche Asl, aziende ospedaliere, municipalizzate e similari, si allineino ai canoni della vera trasparenza, interrompendo in primo luogo tutti i rapporti di consulenza che sono il vero buco nero e l’inizio del ‘pizzo’negli uffici pubblici.
AssoTutela si schiera al fianco dell’Ucri
AssoTutela si unisce all’UCRI ed al grido di appello lanciato dai familiari dei pazienti in stato vegetativo e di minima responsività, al Presidente della Repubblica italiana Giorgio Napolitano.
“Ci domandiamo come sia possibile che il percorso riabilitativo dei pazienti sia messo di frequente a repentaglio a causa dell’interruzione di alcuni aspetti del servizio, ad esempio dal mese di agosto, nel disinteresse generale della Cabina di Regia Salute della Regione Lazio, il Direttore Generale Antonio D’Urso ed il Direttore Sanitario Francesco Cortese dell’Azienda San Camillo Forlanini, che hanno sospeso unilateralmente la terapia logopedica bloccando di fatto nuovamente la riabilitazione e arrecando grave danno ai pazienti“. Lo dichiara in una nota il Presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato.
“l’Ucri dopo appena quattro anni sta per essere smembrato – prosegue il Leader di AssoTutela – nonostante sarebbe potuto essere ‘un progetto di riscatto per la sanità laziale’, come dichiarato dallo stesso Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Nonostante siano stati ripetutamente avvisati i responsabili, nessun rimedio è stato posto in essere e la situazione rimane drammatica ed invariata, probabilmente per spingere l’abbandono del progetto ad ipotetiche soluzioni sul territorio?”
“Invitiamo – conclude il Presidente Maritato – a prendere visione della vera realtà dei luoghi e delle storie di vita e di speranza che sono racchiuse all’interno di queste mura. Chi vuole oggi distruggere il progetto dell’Ucri, non conosce il territorio e non ha compreso il valore di ciò che l’Ucri ha costruito in quattro anni di impegno di operatori, ma soprattutto familiari“.
AssoTutela: Scioglimento immediato del Comune di Roma e Regione Lazio
“E’ indegno che vengano accostati nomi istituzionali alla mafia, per la gestione indebita di soldi pubblici, sottratti agli italiani” Lo dichiara in una nota il Presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato.
“Finalmente è stato individuato il sodalizio mafioso, da anni radicato nella capitale – continua il Presidente Maritato – con numerose infiltrazioni nel mondo imprenditoriale per ottenere appalti pubblici dal Comune di Roma e dalle aziende municipalizzate, anche per quanto riguarda i campi nomadi ed i centri di accoglienza per gli immigrati. I reati ipotizzati sono associazione di stampo mafioso, estorsione, usura, corruzione, turbativa d’asta, false fatturazioni, trasferimento fraudolento di valori, riciclaggio e altri reati“.
“Richiediamo le dimissioni immediate del consigliere regionale del Pd Eugenio Patanè, e del presidente dell’Assemblea capitolina Mirko Coratti. Chiediamo inoltre lo sciogliemnto immediato del comune di Roma e del Consiglio regionale del Lazio, implicati con le più grosse cariche istituzionali” Conclude il Presidente di AssoTutela Maritato.