NOMADI, PALOZZI (FI): “BASTA PAROLE, VOGLIAMO I FATTI”
“Dopo due anni di imbarazzante amministrazione, finalmente il sindaco Marino si accorge che nella Capitale esiste una question rom e per radio lancia un monito alle popolazioni nomadi affinché rispettino le regole sociali. Una reazione tardiva, quella del primo cittadino, che fino a ieri sembrava quasi non volersi accorgere del caos all’interno dei campi rom, dislocati nella città e sistematicamente preda di roghi tossici, microcriminalità e abusivismo. Marino, almeno a parole, si è svegliato, ma non vorrei si trattasse della solita sparata mediatica per acquietare gli umori dei cittadini romani, sempre più insoddisfatti del malgoverno del centrosinistra. L’auspicio, che sa di sollecitazione, è che adesso il sindaco cambi davvero marcia nelle politiche di accoglienza, sinora fallimentari”. Così il consigliere regionale FI, Adriano Palozzi.
NEMI: SCEMPIO DI ALBERI MOZZATI. ASSOTUTELA PRESENTA UN ESPOSTO E INTERVIENE LA FORESTALE
“E’ una vergogna lo scempio che si è compiuto a Nemi in via De Sanctis dove dimorano tutti resti dei tronchi di alberi mozzati”. Inizia con duri toni la nota inviata da Ivan Galea, coordinatore Assotutela Roma nord e Castelli Romani. “E’ ancora più vergognoso il silenzio di chi dovrebbe urlare allo scandalo. E mentre tutto tace viene inflitta una ferita insanabile al patrimonio naturalistico di Nemi. Ricordo – continua Galea – che siamo in una zona protetta e piena di vincoli tra i quali quello idrogeologico: chi garantisce che questa grossa destabilizzazione non comprometta l’assetto del territorio con gravi conseguenze che potrebbero scaturirne? E’ stato interpellato un agronomo? Le immagini che abbiamo scattato – aggiunge – parlano chiaro: la vegetazione è stata barbaramente eliminata. Come AssoTutela, abbiamo provveduto a presentare una denuncia al Corpo Forestale dello Stato di Velletri che è prontamente intervenuto sul luogo dello scempio e che dovrà constatare le responsabilità in merito a chi ha autorizzato questo barbaro taglio di alberi che costituivano insieme alla restante vegetazione un angolo di “macchia mediterranea” andata oramai distrutta“. Parliamo di alberi ultradecennali che sono stati letteralmente mozzati”. Il coordinatore AssoTutela dichiara poi che ad oggi sull’Albo Pretorio del Comune di Nemi non è presente nessuna ordinanza che autorizzi il taglio degli alberi. “Il Comune di Nemi aveva richiesto alla Forestale di Velletri un sopralluogo congiunto per verificare lo stato di salute degli alberi – dichiara ancora Galea – ma il sopralluogo congiunto non è mai avvenuto. Come si è potuto quindi procedere ad un taglio indiscriminato in assenza di sopralluogo? – Il coordinatore conclude poi la nota – seguiremo da vicino l’evolversi di questa ennesima vicenda di malagestione del patrimonio pubblico collettivo al fine di identificarne i responsabili.
Assistenza ai detenuti a Viterbo: si assumano nuovi infermieri
STANZIATI 456 MILA EURO NEL 2014 PER INFERMIERI IN SERVIZIO ALLA ASL E I DISOCCUPATI ATTENDONO
“Ci chiediamo perché si continuino a stanziare fondi alla Asl di Viterbo, per retribuire infermieri già in servizio che ‘arrotondano’ la paga prestando assistenza ai detenuti del carcere di Mammagialla, mentre una delibera per nuove assunzioni è ferma dal 2013”. La richiesta parte dal presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato che spiega: “Se risponde al vero il fatto che sono infermieri già in servizio presso la Asl, a prestare le cure ai detenuti, arrotondando gli stipendi con ore in surplus rispetto all’orario di servizio mentre tanti giovani opportunamente formati, sono a spasso, il fatto è sconcertante. Il commissario della Asl Macchitella deve fornire le opportune giustificazioni. Nel 2013 una delibera per l’assunzione di nuovi professionisti – con i 456 mila euro stanziati se ne potrebbero retribuire circa 12 – fu bloccata in attesa di un parere del commissario ad acta per il controllo della spesa, che ha competenze a decidere anche sul blocco del turn over e ancora si attende il sacrosanto parere. Chiediamo all’attuale sub commissario Bissoni di far valere la propria autorevolezza e al presidente Zingaretti di far sentire la propria voce sull’annoso problema. Anche questa è trasparenza e rispetto dei cittadini-contribuenti”, conclude il presidente.