SANITA’, PALOZZI (FI): “A FIANCO CITTADINI PER DIFESA OSPEDALE FONDI”
“Lunedì sarà un giorno importante per la sanità dei nostri territori. Insieme ai cittadini e ai sindaci di Fondi, Sperlonga, Campodimele e Monte San Biagio ci ritroveremo a Roma per difendere il nosocomio San Giovanni di Dio di Fondi. Una struttura fondamentale per il comprensorio pontino, che rischia purtroppo di essere penalizzato dalle scellerate scelte del presidente Zingaretti e dell’Asl di Latina. Adesso più che mai è necessario che i vertici regionali escano dalle stanze dei bottoni e rimedino ad una inefficienza amministrativa, che non può e non deve più ripercuotersi sull’offerta sanitaria del nostro territorio”. Così il consigliere regionale FI, Adriano Palozzi.
SANITA’, PALOZZI (FI): “MARINO SI SCIACQUI LA BOCCA”
“Le dichiarazioni di Ignazio Marino – intervenuto oggi all’inaugurazione della Casa della salute di Ostia – sugli ultimi due presidenti di centrodestra in Regione Lazio, sono assolutamente gravi e offensive. Baggianate gratuite e faziose, quelle del sindaco di Roma, che piuttosto dovrebbe sciacquarsi la bocca e pensare alle sue di inefficienze e a quelle di una amministrazione capitolina, ormai allo sbando. Sollecito il presidente Zingaretti a prendere le distanze dalle inopportune parole del primo cittadino di Roma”. Così il consigliere regionale FI, Adriano Palozzi.
TASSE, PALOZZI (FI): “CON ZINGARETTI PRESSIONE FISCALE DA RECORD”
“Mentre Zingaretti taglia nastri e farfuglia che il Lazio sta cambiando, ancora una volta esce fuori il vero volto del presidente della Regione: quello di recordman delle tasse. Come testimoniato stamane da autorevoli fonti stampa, il Lazio figura ai primissimi posti nella classifica della pressione fiscale più elevata d’Italia. Una regione, la nostra, dove migliaia di cittadini, già piegati da una crisi economica senza precedenti, sono costretti a pagare pure un Irpef da capogiro. Eppure Zingaretti continua a straparlare di risparmi, spending review e diminuzione della tassazione. Belle parole davvero: peccato che siano lontane anni luce dalla realtà dei fatti”. Così il consigliere regionale FI, Adriano Palozzi.
MARINO, ARRESTO SINDACO/ARACRI (FI): “ESPRIMO TOTALE VICINANZA A FABIO SILVAGNI”
“Alla luce dei fatti di cronaca giudiziaria che oggi hanno visto coinvolto il primo cittadino di Marino, voglio esprimere la mia più totale vicinanza umana e politica all’amico Silvagni. Conosco Fabio da tanti anni: un uomo dall’assoluta integrità morale, che ama la sua città e la sua comunità in maniera smisurata. Confidando dunque nell’operato equilibrato e garantista della magistratura, sono sicuro che Fabio saprà dimostrare con serenità la propria estraneità ai fatti contestatigli. Mi auguro, nel frattempo, che questa delicata vicenda non venga demagogicamente strumentalizzata da qualche pseudogarantista dell’ultimo minuto”. Così il senatore FI, Francesco Aracri.
SALARIO ACCESSORIO, PALOZZI (FI): “MARINO DIALOGHI CON LAVORATORI”
“Sul salario accessorio il sindaco Marino deve smetterla di fare orecchie da mercante. È di queste ore, infatti, l’ennesima protesta dei dipendenti capitolini contro l’imbarazzante atto unilaterale, fortemente voluto dall’amministrazione comunale di centrosinistra. Un ‘no’ netto, quello dei lavoratori comunali, su contratto decentrato e pre-intesa, che non può e non deve essere sottovalutato dal Campidoglio. Che, anziché rannicchiarsi in un impietoso silenzio, deve riprendere immediatamente il dialogo con le parti sociali al fine di stendere un provvedimento realmente teso alla tutela della dignità e dei diritti professionali di migliaia di lavoratori. Se Marino non è in grado di carpirlo, facce le valige e vada a casa”. Così il consigliere regionale FI, Adriano Palozzi.
MARINO, ARRESTO SINDACO/PALOZZI (FI): “SOLIDARIETÀ A FABIO SILVAGNI. PIENA FIDUCIA NELLA MAGISTRATURA”
“Mi lascia esterrefatto la notizia della misura restrittiva adottata a carico dell’amico Fabio Silvagni, eletto sindaco di Marino circa un anno fa con un consenso quasi plebiscitario. Fermo restando la piena fiducia nella magistratura, spero non si tratti, come spesso accade, di “esecuzioni” tese ad annientare il buon governo della Coalizione dei Moderati, guidata da Fabio Silvagni con passione, abnegazione e amore profondo per la città di Marino. Mi auguro, pertanto, che la magistratura lavori in maniera imparziale e garantista e che la vicenda non venga strumentalizzata dagli avversari attraverso facili e becere speculazioni politiche. All’amico Fabio Silvagni, va, intanto, tutta la mia più sentita solidarietà personale e politica, nella speranza che questa brutta pagina della sua vita e della città di Marino si concluda positivamente al più presto”. Così il consigliere regionale FI, Adriano Palozzi.
NEMI: SULLO SCEMPIO DEGLI ALBERI L’ULTIMA PAROLA ALLA PROCURA
AssoTutela smentisce le parole del Comune con i fatti: non c’è alcuna autorizzazione preventiva che registri la pericolosità degli alberi su via De Sanctis
“Bugie su bugie, un castello che rischia di crollare da un momento all’altro. Se il sindaco di Nemi e l’ufficio Tecnico rispondessero ai miei esposti con documentazione certa e attinente ai fatti allora si che l’informazione fornita ai cittadini potrebbe essere corretta“. Inizia così la nota di Ivan Galea Coordinatore di AssoTutela Roma Nord e Castelli Romani che prosegue: “Le parole stanno a zero, parlano le immagini del prima e del dopo: c’erano molti alberi, alla vista non pericolanti ne tantomeno a ridosso del ciglio stradale, che sono stati tagliati senza che ci sia stata una preventiva relazione di Forestale o Parco Regionale dei Castelli che ne registrasse la pericolosità. Lo scandalo è proprio questo: un verbale della Forestale – dice Galea – è stato stilato a posteriori dell’avvenuto taglio degli alberi, soltanto dopo che il sottoscritto ha allertato le autorità preposte fino ad allora ignare. E’ come abbattere un palazzo e poi chiedere se quel palazzo sia pericolante. Dunque senza alcuna relazione di un esperto agronomo, del Parco Regionale o della Forestale si è proceduto all’abbattimento degli alberi e non alla loro manutenzione come indicato nella famosa ordinanza che va tanto sbandierando l’amministrazione comunale“. Il coordinatore prosegue la nota dicendo che: “E nonostante la denuncia di Assotutela sia uscita su ben 9 giornali di cui uno nazionale, ad oggi non c’è stato un solo ambientalista che si sia fatto vivo. Ma adesso tutti i nodi verranno al pettine – avverte Galea – perché questo caso finirà direttamente in Procura, infatti formalizzeremo la denuncia per presunto danno ambientale e chiederemo di verificare altri eventuali reati commessi inerenti questo caso. Le norme in materia sono tante e di pezzi di carta non vi è quasi nulla se non una ordinanza dello scorso anno che parla di manutenzione che in italiano non significa abbattimento. Se faccio manutenzione alla mia vettura – continua – non significa che la butto al primo sfasciacarrozze che incontro, pertanto il sindaco eviti di fare facili proclami ma piuttosto raccolga la documentazione necessaria che dovrà fornire a chi di competenza. In ultimo ricordare che sulla via dei Laghi è successa la tragedia di un uomo schiacciato da un albero è solo un modo squallido di farsi propaganda. Piuttosto portiamo rispetto per certi tristi episodi che nulla centrano con il vergognoso scempio che si è compiuto in via De Santis“. Ma non finisce qui la lunga nota del coordinatore Assotutela: “Da indiscrezioni so anche che determinati sopralluoghi che il sindaco è andato sbandierando nel suo dovuto e necessario comunicato giustificativo non hanno nulla a che fare con il taglio degli alberi in via De Sanctis. Infatti, ripeto il concetto: soltanto dopo che Assotutela si è mossa, le istituzioni sono venute a conoscenza del taglio degli alberi in via De Santis a Nemi. Tanto è vero che le mie parole sono supportate dagli atti: c’è un verbale della Forestale datato 3 aprile che non autorizza nessun taglio su via De Sanctis. C’è un sopralluogo del Reparto agroforestale insieme ai guardiaparco dell’ente regionale che avrebbe addirittura appurato, pur non entrando in merito ad autorizzazioni, l’inutilità del taglio degli alberi su una vasta area e aver lasciato invece intatti alcuni alberi effettivamente pericolosi per la sicurezza dei cittadini. Siamo proprio senza parole, sembra la barzelletta di chi indice gare pubbliche e poi chiede all’anticorruzione se si può fare una gara tra parenti oppure no. Tutto verrà presto chiarito – conclude Galea – per il momento abbiamo arricchito il nostro dossier fotografico con le foto di prima e dopo il taglio. Lo scenario è davvero cambiato: non sembra più di entrare nel cuore del Parco Regionale dei Castelli Romani quando si arriva a Nemi per la via de Santis, bensì in un’area deturpata e desolante. Chiudo riportando la voce di alcuni cittadini esterrefatti: dov’è finita tutta la legna dei tagli? Abbiamo letto su un quotidiano che qualcuno ha asserito che ci sono ditte pronte a tagliare in cambio della sola legna, anche quel qualcuno dovrà rispondere delle sue azioni“.