Roma: Calabria (Fi), da Marino mai autocritica
“Marino ha una concezione personalissima e fuori dalla realtà non solo di come si amministra la Capitale d’Italia ma anche dei numeri del consenso, o meglio del dissenso, dei romani nei suoi confronti“. Lo dichiara in una nota la deputata di Forza Italia Annagrazia Calabria. “Nel tentativo di spiegare come sia riuscito a perdere quel consenso che lo ha portato ad essere eletto, dal sindaco non arriva, infatti, nemmeno una parola di autocritica: sono i cittadini che non lo capiscono. E in parte è vero – prosegue Calabria -, perché nessuno comprende la sua politica di aumenti smodati di tasse e tariffe, le pedonalizzazioni selvagge, le proposte fantasiose sue e dei membri della sua giunta, le gaffe continue, il degrado e i disservizi cronici a cui la sua amministrazione ha condannato Roma. In tutto questo, Marino si dice anche vicino al Pd, chissà il Pd cosa ne pensa…“, conclude.
“La tregua siglata a Minsk non c’è mai stata. Nessuna invasione dell’esercito russo nel Donbass, solo volontari“. Lo ha detto Eliseo Bertolasi, antropologo e ricercatore Isag. Di ritorno da un reportage nel Donbass, Bertolasi ha raccontato la situazione sul fronte ai microfoni della trasmissione “Il mondo è piccolo”, condotta da Fabio Stefanelli, su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.
“La tregua siglata a Minsk di fatto non c’è mai stata -ha affermato Bertolasi-. Non è mai cessato il fuoco sulla linea del fronte. Quando ero a Donetsk ogni notte sentivo colpi di arma da fuoco. Questo significa che gli accordi di Minsk non hanno sicuramente ottenuto il risultato sperato. Nessuno si fa delle illusioni che questa guerra finirà a breve“.
In merito alle dichiarazioni di Daniel McAdams, consulente e politologo dell’Istituto Ron Paul, che ha sottolineato come non sia mai stata presentata alcuna prova oggettiva in merito all’aggressione russa in Ucraina orientale, Bertolasi ha confermato che “non è stata riscontrata la presenza dell’esercito russo nel Donbass. Quando si parla di esercito russo -ha spiegato Bertolasi- non si parla di volontari russi. Di volontari ne ho visti tantissimi che si sono arruolati, ma di militari appartenenti all’esercito russo io non ne ho mai visti. I documenti che proverebbero la presenza dell’esercito russo non vengono mai mostrati. Se davvero fosse presente, i satelliti americani e della Nato potrebbero mostrarlo“.
“Al Pigneto qualcosa è cambiato, l’isola pedonale è molto bella, le forze dell’ordine stanno facendo il massimo, ma gli spacciatori ci sono ancora. A un mio amico, mentre era cena, invece delle classiche rose un ragazzo ha offerto dell’erba. I Black Block? Dobbiamo smetterla di usare l’inglese, questi sono degli stronzi, i primi nemici dei no global sono loro“. Nella mattinata di oggi Vladimir Luxuria è intervenuta ai microfoni di Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università Degli Studi Niccolò Cusano, nel corso del format ECG Regione, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio. Si è parlato di spaccio al Pigneto, argomento che la stessa Luxuria denuncia ormai da diverso tempo: “L’isola pedonale è stata inaugurata ed effettivamente è molto bella, il quartiere è migliorato, ci sono delle piante, delle aiuole, l’effetto è gradevole. Ora però inizia l’estate, aumenteranno le persone. Già ieri un mio amico che cenava in un tavolino esterno di un ristorante mi ha raccontato di essere stato avvicinato da uno spacciatore che gli ha chiesto se voleva dell’erba. Insomma, al posto delle rose, ti offrono marijuana. Le forze dell’ordine stanno facendo il massimo, la situazione è migliorata, ma ora si stanno iniziando a rivedere le solite facce, quei quattro o cinque elementi che ormai sono facilmente identificabili“.
Una persona, quindi, stava mangiando nei tavolini esterni di un ristorante ed è stata avvicinata da un venditore che invece di proporre le classiche rose ha chiesto se a qualcuno serviva dell’erba: “Gli spacciatori rispetto ai venditori di rose hanno anche il vantaggio di potersi rivolgere ai singoli, non solo alle coppie“, scherza Luxuria, che aggiunge: “Gli spacciatori in alcuni casi si sono spostati dall’altra parte della ferrovia e lavorano moltissimo tramite telefonini. Per quanto mi riguarda, continuo a combattere le ingiustizie, anche se in passato sono stata minacciata. La settimana scorsa due stavano litigando sotto casa mia per motivi di spartizione del territorio, gli ho gridato di smetterla e mi hanno urlato di tutto“.
Cambiando argomento, l’ex parlamentare ha detto la sua anche su quanto accaduto a Milano: “Bisogna smetterla di chiamarli black block. Usiamo l’italiano. Questi sono stronzi. E sono i primi nemici dei no global. No global non è sinonimo di black block. Persino Papa Francesco ha fatto delle critiche alla globalizzazione nel suo messaggio sull’expo. Non tutti i no global sono black block, anzi, ai black block secondo me non frega niente della politica, credo che spesso siano ultras che vengono dallo stadio, vengono da destra e da sinistra per menare ai poliziotti, non hanno alcun ideale. Bisogna inasprire le pene, se tu vai a una manifestazione non ci puoi andare col casco, ci devi andare a viso scoperto, mettendoci la faccia. Serve una maggiore severità per tutelare gli interessi di chi pacificamente vuole manifestare, anche contro l’expo. I violenti sono i primi nemici dei manifestanti, spesso secondo me sono anche sotto effetto di droghe, non gliene frega niente della povertà nel mondo. In gruppo col viso scoperto fanno i leoni, poi dopo davanti alla mamma che li rimprovera si dimostrano per i coglioni che sono“.
ESERCITO, PALOZZI (FI): “SPECIALE PLAUSO A TUTTI I NOSTRI SOLDATI”
“In occasione del 154esimo anniversario della costituzione dell’Esercito Italiano, voglio rivolgere il mio plauso e il mio grazie più sentito ai nostri soldati morti in battaglia, di stanza nel nostro Paese o impegnati in missioni internazionali al fine di difendere la sicurezza e la pace. L’Esercito italiano è un fondamentale modello di eroismo e sacrificio, esempio di professionalità e vanto per la nostra nazione. Un pensiero altrettanto speciale, infine, ai nostri due fuciliari Girone e Latorre”. Così il consigliere regionale e coordinatore FI per la provincia di Roma Adriano Palozzi.
“Mancato arresto black bloc? E’ stata una resa dello Stato. L’ordine è arrivato dal Ministero dell’Interno“. Lo ha detto Gianni Tonelli (Segr. Gen. Sindacato Autonomo Polizia”) ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi, su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.
“E’ stata la strada più facile -ha affermato Tonelli-, per un fatto sia di forma che di sostanza. I funzionari hanno ordinato agli agenti di lasciar sfogare i black bloc perchè arrestarli avrebbe comportato un’assunzione di responsabilità da parte di chi avesse dato l’ordine in questa direzione. Si è voluto evitare il contatto con i violenti ed evitare che magari dopo gli arresti, gli animi si scaldassero ulteriormente. Si è preferito spendere qualche milione per riparare i danni piuttosto che fermare le devastazioni. Però questa è una resa dello Stato. L’ordine è arrivato senza dubbio dal Ministero dell’Interno. Su questo ci metterei la mano sul fuoco. Era stata fatta un’opera di prevenzione per evitare fatti di questo tipo. Erano state fermate delle auto con all’interno strumenti per armeggiare, noi abbiamo proposto dei provvedimenti alle autorità competenti ma questi provvedimenti non sono stati presi e le persone non sono state rimpatriate. Se la magistratura ha deciso di lasciarli liberi, noi non possiamo farci nulla“.