venerdì 22 Novembre 2024,

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Roma&Lazio. La politica, le opinioni, i fatti

scritto da Redazione
Roma&Lazio. La politica, le opinioni, i fatti

ROMA, PALOZZI(FI): “VOTO NEL 2016? BYE, BYE MARINO”

“Ormai Ignazio Marino conosce solo due modi per rivolgersi ai giornalisti, che giustamente chiedono lumi sull’operato del Campidoglio: o li rimbrotta col suo sarcasmo spicciolo o fa il vago augurando loro buona giornata e buon lavoro. Queste ad esempio le parole, pronunciate oggi dal sindaco di Roma, rispondendo a chi gli chiedeva un pensiero sull’ipotesi di urne anticipate nella Capitale. Ipotesi minacciata non troppo velatamente dal premier Renzi. È chiaro che Marino sia ormai al capolinea. Un sindaco, oggi attaccato alla poltrona come una cozza, ma domani pronto a fare le valige. I romani hanno capito da tempo l’inefficienza di questa amministratizione e sono preparati a mandarla a casa: che sia il 2018 o il 2016. Altro che buona giornata: bye, bye Marino”. Così il consigliere regionale FI, Adriano Palozzi.

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“I romani che stanno facendo la fila per portare generi di prima necessità ai migranti dimostrano il vero volto della nostra città e del nostro Paese. Mi vergogno per l’Unione Europea che forse vorrebbe che lasciassimo affogare i migranti in mare”.
Stamattina ai microfoni di Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano, è intervenuto Luigi Nieri, vicesindaco di Roma. Il vicesindaco di Roma ha speso parole importanti per i romani che hanno scatenato una maratona di beneficenza nel portare a Via Cupa e alla stazione Tiburtina generi di prima necessita per i migranti: “Non sono sorpreso di questa cosa, conosco la generosità e il cuore di questa città. Questo dovrebbe far riflettere anche un certo tipo di stampa, che dovrebbe fare attenzione a seguire qualche politico che fa la professione dell’industriale della paura e lo dico perché solo qualche settimana fa questa città sembrava una realtà rabbiosa dopo i gravi fatti di Boccea. E’ importante gestire bene le questioni e in questo caso i cittadini di roma stanno molto più avanti di un pezzo di politica di questo Paese”.
Tante persone arrivano nei punti di accoglienza con cibo, vestiti e altri generi di prima necessità: “In questo caso nei romani è scattata una solidarietà che conoscendo Roma non mi sorprende. Il popolo di Roma negli anni ha manifestato tante volte il suo vero e magnifico volto. Il volto di una città e di un Paese che sa ancora commuoversi di fronte alle sofferenze di tante persone e di tanti bambini e che soprattutto non dimentica la propria storia, di quando erano i nostri nonni a partire con la valigia di cartone per andare lontano dai propri paesi di origine. Bisogna anche rivelare in questa occasione come l’amministrazione comunale sia riuscita a dare una grande risposta all’emergenza, con l’assessore Danese che è stato lì sulla Tiburtina per tanti giorni. Dobbiamo riflettere, indignarci ed arrabbiarci per come l’Europa sta trattando questa vicenda”.
Nieri durissimo con l’Unione Europea: “Mi vergogno essendo il vicesindaco di Roma, che davanti a persone che fuggono dalla carestia, dalla fame e da violenze inenarrabili, causate soprattutto dai paesi occidentali, ci sia una risposta di questo tipo. Mi indigna sapere che ci sia un paese come la Francia che ha sbarrato le frontiere e tutto questo senza nessuna ragione, se non biechi interessi elettorali. Questo mi indigna e su una storia come questa crolla l’idea dell’Europa.”.
Da Nieri una precisazione importante sui numeri: “I dati del ministero dell’interno ci dicono che dal 1 gennaio sono arrivate in Italia poco più di 57.000 persone ma ci dice anche che nel 2014 circa 50.000 migranti tra cui molti potenziali richiedenti asilo hanno lasciato le strutture di prima accoglienza e sono fuggiti nel nord Europa. Questo è un Paese di transito. Cosa vuole l’Europa? Cosa ci chiedono l’Austria, la Francia e la Germania? Di rinchiudere nel nostro Paese queste persone o di far affogare la gente nel Mediterraneo? Qui sta naufragando l’Europa”.
Nieri sul piano B di Renzi ha le idee chiare: “L’Italia è un Paese civile che non farà affogare nessuno nel Mediterraneo solo perché ce lo chiede il ministro francese. Le tante persone che hanno fatto la fila per portare generi di prima necessità sulla Tiburtina non lo perderanno. L’Italia resta un Paese civile. L’Europa, invece, si sta giocando questa credibilità. L’Europa non può esistere solo perché c’è l’euro. Non può stare in piedi solo su un’identità monetaria”.
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“Italia appare a Bruxelles come un Paese dilaniato, serve coesione per imporre le proprie ragioni in Europa. Emergenza immigrazione bomba ad orologeria pronta ad esplodere. Francia egoista, rischia di mettere in crisi il sistema Europa. Demagogia di Salvini inaccettabile, facile criticare quando si è all’opposizione”. Lo ha detto l’On. Roberta Angelilli, Vice Presidente del Parlamento Europeo, ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.

“I tanti battibecchi tra le forze politiche italiane sul tema dell’immigrazione danno l’idea di un Paese dilaniato e questo diventa un alibi per Bruxelles per non farsi carico dell’emergenza. Quando vai in Europa per far valere le tue ragioni, devi far sentire una voce sola e dare idea di solidità e coesione. L’Italia sul tema immigrazione ha ragione da vendere, ma dobbiamo fare i conti con gli egoismi e con atteggiamenti come quelli della Francia, che fa tanta retorica sulla solidarietà ma poi chiude le frontiere e non offre soluzioni condivise. In questo modo rischia di mettere in crisi il sistema Europa, che ha senso solo quando è un’istituzione che dà risposte condivise, anzichè chiudersi a riccio e chiedere senza mai dare nulla in cambio. L’Europa è miope e sta sottovalutando questa emergenza. Non si tratta solo di quote di immigrati da ricollocare, si tratta di un’emergenza umanitaria e di rischi collegati al terrorismo. E’ una bomba orologeria pronta ad esplodere a pochi metri dall’Europa. Il ministro Alfano sta gestendo una situazione difficilissima, anche perchè c’è un partito come la Lega che ha deciso di utilizzare in maniera strumentale l’emergenza immigrazione per fare propaganda elettorale. Questi problemi li ha già affrontati Maroni quando era ministro e anche lui, come Alfano adesso, si è trovato in un angolo. La demagogia di Salvini è inaccettabile. E’ facile fare opposizione in modo intransigente, ma poi quando si va al governo si deve affrontare la realtà e questo impone molti limiti. L’atteggiamento della Lega ci fa male perchè a livello internazionale ci fa apparire come un Paese allo sbando”.

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Roma: Mandelli (Fi), dopo parole Renzi Pd si scusi e sfiduci Marino

“Nell’evidente crisi di identità tra ‘Renzi 1’ e ‘Renzi 2’, il premier si lascia sfuggire la verità su Roma: la permanenza di Ignazio Marino al Campidoglio, nonostante tutti gli scandali e il malcostume emersi dall’inchiesta Mafia Capitale, e nonostante l’evidente incapacità amministrativa del sindaco, è il frutto di un compromesso a ribasso nel Pd”. Lo dichiara in una nota il senatore di Forza Italia Andrea Mandelli. “Niente a che vedere, dunque, con l’estrema difesa della legalità o con la necessità di porre un argine al malaffare. Tutte scuse. In realtà, molto più banalmente, il Pd sta difendendo a oltranza le proprie posizioni di potere, infischiandosene dei cittadini e dello stato in cui versa la Capitale d’Italia. A questo punto, dai vari Guerini, Orfini e da Renzi stesso ci aspettiamo scuse pubbliche ai romani e a tutti gli italiani e, soprattutto, ci aspettiamo che il Pd ponga termine all’esperienza fallimentare dell’amministrazione Marino”, conclude.

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Alfonso Sabella, assessore alla legalità del comune di Roma e delegato del Sindaco per il X municipio, è intervenuto a Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano, nel corso del format ECG Regione, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.
Diversi i temi trattati da Sabella, che è tornato sulla manifestazione cui ieri hanno dato vita Movimento Cinque Stelle e Lista Marchini: “Io farò sempre di tutto per consentire anche a chi non la pensa come me di poter manifestare la propria opinione, anche se non sono d’accordo. E’ giusto chiedere onestà e dignità, ma io aggiungo un’altra parola: responsabilità. Chi ha un ruolo politico non si deve mai dimenticare di questo termine e sono convinto che chiedere in questo momento le dimissioni di Marino sia irresponsabile. Marino è una persona onesta, che non è stata nemmeno scalfita dall’indagine di mafia capitale. Tutti in campagna elettorale dicono di essere onesti, ma poi bisogna dimostrarlo, Marino lo ha fatto. Chiedere in modo così oltranzista le dimissioni di Marino è irresponsabile, la sua onestà è certificata in modo inequivocabile. La cosa strana è che è straordinaria l’onestà, mentre dovrebbe essere ordinario. Chiudere una discarica fuorilegge come Malagrotta dovrebbe essere ordinario, dare a Roma un bilancio preventivo prima della fine dell’anno dovrebbe essere ordinario, facendo cose del genere invece Marino ha dato vita ad atti straordinari“.
Sabella difende Marino a spada tratta: “Si è trovato tante persone che remavano contro, alcuni che avrebbero dovuto aiutarlo secondo la magistratura venivano pagati dai cattivi per ostacolarlo, ma Marino va avanti nella sua operazione, Roma sta guarendo. Marino ha usato il bisturi contro il cancro di Roma, ora tutti noi insieme alla Capitale stiamo facendo fare la chemioterapia. Roma è ancora malata, ma guarirà, ce la stiamo mettendo tutta. Marino non si dimetterà mai, è troppo innamorato di Roma e consapevole del fatto che Roma in questo momento ha troppo bisogno di lui, della sua onestà e degli assessori che accanto a lui stanno lavorando“.
Secondo Sabella non ci sono le condizioni per sciogliere il comune di Roma per mafia:La legge sullo scioglimento dei comuni non è mirata per le grandi città. E’ una legge può essere usata per comuni molto più contenuti. Pensate a Reggio Calabria, che ha la metà degli abitanti di un municipio romano. I meccanismi previsti dalla legge per amministrare Roma in caso di scioglimento del comune per mafia sarebbero del tutto insufficienti. Le condizioni per sciogliere il comune non sussistono. L’infiltrazione che c’è stata è gravissima ma è molto più importante il discorso da fare sulla tenuta democratica della città. La città e l’amministrazione hanno tenuto. La parte amministrativa vera della città è sana e anzi risulta aver fatto di tutto per contrastare questo fenomeno. Non ci sono le condizioni per sciogliere il comune di Roma per mafia“.
Da Sabella un attacco alla stampa: “La fotografia reale di Roma è diversa da quella fatta dall’ordinanza, che è stata scritta su realtà pregresse. Vorrei capire per quale strana ragione tutti i giornali dicono che la relazione del Mef è arrivata a gennaio, quando in realtà è arrivata ad aprile, non ho capito perché tutti i gennaio dicono gennaio: Questa relazione è stata consegnata il 4 aprile e c’è una differenza molto rilevante, visto che ci sono quattro mesi di differenza. La relazione è stata letta, sono state viste alcune criticità, si è intervenuto sulle criticità maggiori. Certe volte penso che ci sia una regia di qualcuno che spinga affinché si arrivi allo scioglimento del comune di Roma. Ma non possiamo buttare la città al massacro. Sciogliere Roma sarebbe una follia“.
Chiusura su Gabrielli:Lo stimo tantissimo come persona, sta dando molto anche all’amministrazione. Il suo arrivo nella cabina di regia per il Giubileo non potrebbe essere che un innesto straordinario, ma nessuno ha mai parlato di commissariamento“.


Piano B di Renzi inapplicabile, viola il Diritto internazionale. Governo incapace di rispondere a questa emergenza e continua a sottovalutarla. Basta con il politically correct, la situazione è destinata a peggiorare se non si agisce subito“. Lo ha detto l’Ambasciatore ed ex Ministro degli Esteri Giulio Terzi ai microfoni della trasmissione “Il mondo è piccolo”, condotta da Fabio Stefanelli, su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.
L’emergenza immigrazione è grandissima -ha affermato Terzi-. E’ inutile continuare a dire, in maniera politically correct, di non creare allarmismi e non rispondere al populismo. Ci rendiamo conto che qui sono in discussione i valori dell’esistenza, della vita quotidiana, della disponibilità di risorse per l’assistenza sociale? Episodi come quello del controllore aggredito sul treno a Milano sono all’ordine del giorno e sono destinati a dilagare. Non si tratta di fare allarmismo. Il piano B di Renzi? Da mesi il Governo italiano avrebbe dovuto agire da solo, neutralizzando i barconi prima che partano e bloccando questo traffico. I mezzi per farlo ci sono. Renzi invece ha intenzione di fare due cose che sono abbastanza strane da proporre: per prima cosa dice che l’Italia non accetterà che scendano a terra i migranti illegali che sono stati salvati dalle navi francesi, inglesi o tedesche. Ma basta conoscere un po’ di diritto marittimo per sapere che quando si salvano delle persone in mare devono essere condotte al porto più vicino. Quindi un’operazione di quel tipo sarebbe impossibile perchè verremmo accusati di violare il diritto internazionale. La seconda cosa che Renzi vuole fare è dare permessi temporanei agli immigrati illegali per lasciarli circolare in tutto lo spazio Schengen. Come possiamo aspettarci che i nostri partner accettino una cosa di questo tipo? Abbiamo nello zaino il macigno negativo dell’aver volutamente evitato di registrare 60/70 mila clandestini nei mesi passati. Questo è stato un errore strategico, pericolosissimo per la nostra sicurezza. I partiti che sono al governo non accettano neanche che si parli di immigrati illegali, li considerano tutti rifugiati, ma sappiamo benissimo che non è vero. I 14mila che arrivano dall’Eritrea partono perchè nel loro Paese stanno male, ma di certo non scappano perchè sono perseguitati politicamente. Questa è immigrazione in gran parte illegale e non dobbiamo tollerarla. Il Governo in carica ha la responsabilità politica di tutto ciò che sta avvenendo, per incapacità strutturali a rispondere a questa emergenza che è stata fortemente sottovalutata e continua ad esserlo. Bisogna muoversi subito sul piano nazionale, con forme di autotutela che sono previste dai regolamenti internazionali“.

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