Venerdi 19 giugno alle ore 10 alla Sala Mechelli del Consiglio Regionale del Lazio (Roma-Via della Pisana 1301) si terrà il convegno “La sostenibilità nel mercato dell’edilizia”, opportunità e prospettive nella filiera della distribuzione dei materiali edili. Il convegno è organizzato da Ascomedil (Associazione Commercianti Materiali da Costruzione di Roma e Provincia), Confcommercio Lazio e dal Consiglio Regionale del Lazio con il sostegno di Colacem Malte Predosati “Pronti Presto” e numerose altre aziende del settore edile. Sono previsti durante la giornata gli interventi di Daniele Leodori, Presidente Consiglio Regionale del Lazio, Rosario Cerra, Presidente Confcommercio Roma e Lazio, Massimiliano Murri, Presidente Ascomedil. La relazione tecnica dal titolo “Colacem: la sostenibilità in concreto” sarà presentata da Massimiliano Pambianco, Direttore Comunicazione Colacem S.p.A. Successivamente interverranno Giuseppe Simeone, Consigliere, Segretario e Componente Commissione Ambiente, Urbanistica e Lavori Pubblici Regione Lazio Antonello Aurigemma, Consigliere Regione Lazio. Nel corso del convegno si discuterà della vera sfida del futuro dell’edilizia, da giocarsi sul piano della qualità e delle alte prestazioni di prodotti e sistemi, per rispondere ad un cliente sempre più attento, informato ed esigente. La partnership tra produttori e distributori costituisce infatti la base per disegnare i nuovi scenari economici del settore, partendo da edilizia e ristrutturazione qualificata, recupero urbanistico, risparmio energetico e materiali eco-sostenibili. Per registrarsi al convegno scrivere una mail a lazio@confcommercio.it specificando ragione sociale, numero di partecipanti, recapiti entro e non oltre giovedi 18 Giugno oppure telefonare al cell 3386718199 Valentino Cotugno.
“Ha ragione Renzi: per la giunta Marino è scattato l’ultimo giro. Se l’Amministrazione deve cadere, cadrà per sua incapacità e non per Mafia Capitale. Molti componenti della giunta non hanno l’esperienza necessaria per amministrare Roma”. Lo ha detto Orlando Corsetti, Presidente della Commissione Commercio del Comune di Roma, ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia, su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.
“Le dichiarazioni di Renzi -ha affermato Corsetti- le prendo come un tentativo di spronare l’amministrazione a fare meglio. Il nostro sindaco e la sua giunta sono ancora risorse importanti per la città, anche perché Marino è una persona per bene. Come dice Renzi però, non basta essere onesti, bisogna anche saper amministrare. Finora non abbiamo dimostrato di saperlo fare, ma adesso è suonata la campanella, è scattato l’ultimo giro e nei prossimi mesi dobbiamo raggiungere dei risultati. Perciò mi auguro che questa giunta non cada per le vicende di Mafia Capitale, se deve cadere, cadrà perché non saremo stati capaci di amministrare. Finora non siamo stati all’altezza perché il sindaco e molti componenti della giunta non conoscevano i problemi della città. Alcuni, pur essendo tecnici competenti, non avevano nessuna esperienza nell’amministrazione locale. Non si può governare una città come Roma senza confrontarsi con i cittadini, l’associazionismo e i sindacati”.
FI, PALOZZI(FI): “COZZOLI DEFINISCA CHIARAMENTE LA SUA COLLOCAZIONE POLITICA”
“Da fonti stampa apprendo le considerazioni politiche di Ignazio Cozzoli riguardo le ultime elezioni amministrative e sul futuro di Roma Capitale. Opinioni legittime, quelle del consigliere, dal quale però vorremmo capire in maniera chiara e netta la sua collocazione politica in un momento, in cui la chiarezza nel nostro partito ritengo sia fondamentale. Considerato che a Palazzo Valentini Cozzoli ricopre l’incarico di presidente del gruppo metropolitano di FI, al Comune di Roma è consigliere di Alleanza Popolare nazionale mentre il suo gruppo di appartenenza sembrerebbe più vicino ai Conservatori di Fitto che a Forza Italia. Sarebbe, dunque, il caso che Cozzoli, prima di lanciarsi in estemporanee dichiarazioni sul mio operato e sul partito romano, definisse una volta per tutte la sua posizione politica”. Così il coordinatore FI per la Provincia di Roma, Adriano Palozzi.
Roma: Calabria (Fi) a Orfini, basta scuse, si dia a romani possibilità decidere
“Orfini smentisce Renzi che sconfessa Marino: questa è la serietà con cui il Pd tratta la Capitale d’Italia. E in ogni caso, se per Orfini il Sindaco di Roma va via solo se lo decidono i romani, allora si vada a elezioni e si dia ai romani la possibilità di esprimersi. Basta scuse!”. Così la deputata di Forza Italia Annagrazia Calabria replica alle dichiarazioni di Matteo Orfini.
Calabria (Fi), su Marino Renzi passi da parole a fatti
“Renzi ha perso un’occasione: quella di sfiduciare Ignazio Marino quando, già da tempo, era emersa chiaramente la sua incapacità di amministrare Roma. Quello sì sarebbe stato un gesto di attenzione e di rispetto verso i romani e verso la Capitale d’Italia. L’avviso di sfratto inviato ieri al sindaco, invece, somiglia più ad un tentativo di risollevare l’immagine del Pd, uscito sconfitto dai ballottaggi, che non ad una vera presa d’atto dello stato di degrado in cui è ridotta Roma“. Lo dichiara in una nota la deputata di Forza Italia Annagrazia Calabria. “Sono due anni che denunciamo le inefficienze di questa Giunta, le gaffe del sindaco, il suo propagandismo, le proposte surreali, le liti, le assenze, le tasse aumentate e i servizi ridotti, le pedonalizzazioni selvagge. Un dramma vero di cui Renzi è sempre stato complice. Dov’era il Pd quando il Tar bocciava una a una le iniziative del sindaco? Ora, di fronte ad una Giunta che si aggrappa alla poltrona, Renzi deciderà finalmente di essere consequenziale e di sfiduciare subito il suo sindaco? Roma vuole fatti, non chiacchiere“, conclude.
Angelo Bonelli, portavoce della Federazione dei Verdi, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “La storia oscura”, condotta da Fabio Camillacci, su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano. “Quello che è accaduto a Roma con Mafia Capitale -ha affermato Bonelli- è quello che accade in tanti altri settori in Italia. Bisogna riportare la trasparenza e la legalità. Marino è una persona per bene, ma questo non è sufficiente per poter amministrare una città complessa come Roma. Marino dovrebbe azzerare la sua giunta e fare una nuova giunta con tecnici di alto livello, persone preparate. Poi dovrebbe presentarsi in Consiglio Comunale e farsi votare quella giunta. Se gliela votano governa, altrimenti si va alle elezioni“.
“Se Renzi torsasse rottamatore per prima cosa rottamerebbe se stesso. Se fossi Marino mi dimetterei, non si può andare avanti così. Scuola? Renzi ha giocato con la vita di molti insegnanti. Il Premier è circondato da un gruppo di persone che lo tengono per i testicoli“. Il senatore del Partito Democratico Corradino Mineo è intervenuto questa mattina su Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano, nel corso del format ECG Regione, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.
Duro Mineo su Renzi: “Ieri l’ho ascoltato a Porta a Porta e non l’ho capito. Su Roma ha dato 1X2, dicendo praticamente a Marino di andare avanti, consigliandogli al tempo stesso di dimettersi, proponendo sia il commissario che le elezioni con Giachetti candidato. Poi ha chiesto l’aiuto del pubblico, non l’ha mai fatta nemmeno Berlusconi una cosa del genere. Sulla scuola anche è del tutto incomprensibile. Dice che deve bloccare le assunzioni perché ci sono 3000 emendamenti ma le assunzioni le aveva promesse il governo e se non mantiene la parola data non può scaricare su altri la responsabilità. Ha giocato con la vita di molti insegnati e questo non va bene. Noi in commissione siamo pronti ad approvare il mandato relatore per approvare subito le assunzioni. Non c’è nessun motivo tecnico per non procedere alle assunzioni se non quello di dire ‘Non ho sbagliato io, siete voi che non me l’avete fatto fare’. Renzi sembra circondato da un gruppo di persone che prima lo ha osannato ed ora lo tiene per i testicoli. Quelle persone che esaltano qualunque cosa tu dica poi hanno un prezzo: vogliono una rete di protezione, pretendono di contare nei loro giornali, pretendono di non essere mai smentiti, questo è il punto. Lui è circondato da un gruppo di persone che lo tengono per gli attributi virili. Renzi a questo punto non sembra più un decisionista, anzi. pare un indeciso su tutti i fronti“.
Sulla questione legata a Roma e mafia capitale: “Non invidio Marino, continuare a governare con un pasticcio gravissimo come mafia capitale e con un premier che ti ha praticamente sfrattato è assolutamente impossibile. Se fossi nei panni di Marino mi dimetterei subito, rivendicando che non ho niente a che fare con mafia capitale, ma senza farmi logorare da questo gioco politicista. Se bisogna rinnovare allora si voti, anche a costo di perdere, anche a costo che vincano i Cinque Stelli. Contro Marino si sono mossi da sempre poteri forti, cricche e lobby“.
Su Giachetti candidato sindaco di Roma del Partito Democratico: “Consentitemi una battuta, andiamo da Giulio Carlo Argan a Giachetti. Ma chi è Giachetti? Il fatto è che la verità viene comunicata al volgo attraverso una giornalista che si chiama Maria Teresa Meli, che è una specie di fan del premier che girava per le televisioni a bastonare chiunque criticasse Renzi. Questa famosa giornalista ha comunicato che il candidato sarà Giachetti, che dire, sarà Giachetti, ha sicuramente i titoli che aveva Argan…“.
Sul Partito Democratico: “Dov’è il Partito Democratico? Da parecchi mesi c’è un centro di tutto che ruota attorno al Premier che rivendica i meriti ma non le colpe. Le colpe sono sempre degli altri, si prenda il caso Paita o Moretti. La Moretti ha addirittura raccontato di aver ricevuto una telefonata di Renzi notturna in cui il premier le chiedeva di candidarsi in Veneto, ora invece Renzi dice che con lei non c’entra nulla. Lo faceva anche Berlusconi, siccome non riusciamo ad uscire da una lunga crisi noi italiani abbiamo bisogno dell’uomo della provvidenza, che in questo momento è Renzi. Ma non possiamo andare avanti così. Renzi aveva un’idea di rinnovamento del Paese, ma deve dimostrare di saper governare e riprendere un dibattito serio per il futuro. Ha detto che deve tornare Renzi 1? Se Renzi tornasse ad essere un rottamatore, oggi per prima cosa rottamerebbe se stesso“.