Il ministero dell’Economia punta il dito sulla gestione del salario accessorio, pagato dal Campidoglio ai dipendenti pubblici prima della riforma del sistema, voluta dal sindaco Ignazio Marino. Ma negli anni tra il 2008 e il 2013, durante l’amministrazione Alemanno , i bonus “a pioggia” ai dipendenti comunali sarebbero stati «indebitamente erogati», per oltre 360 milioni complessivi. La Capogruppo di Sel al Comune, Imma Battaglia, è intervenuta ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia, su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano. “Il debito riguarda gli anni dell’amministrazione Alemanno -ha affermato Battaglia-. Come mai dopo 7 anni il Mef viene a chiedere questi soldi? Proprio a pochi giorni dall’attacco feroce di Renzi a Marino… Questo è un accanimento nei confronti del Sindaco. C’è un disegno politico di Renzi contro Marino, che è diventato l’agnello sacrificale. Sta accadendo la stessa cosa che accadde a Berlusconi nel 2011, quando fu mandato via per mettere Monti al governo. Questi soldi deve trovarseli Renzi, non può venire a chiederli a quest’Amministrazione. E non si può chiedere ai lavoratori di restituirli dopo 7 anni. Non è accettabile che questo buco di inefficienza venga pagato dai cittadini. Marino è il re della legalità e della lealtà, un uomo che ha provato a combattere la parte corrotta di Roma. Detto questo, dobbiamo fare meglio perchè finora non siamo stati all’altezza di amministrare al meglio questa città.
“Il nuovo codice sugli appalti? Sono orgoglioso di questo lavoro che renderà molto dura la vita ai corrotti e alla corruzione. Marino? Se decidesse di dimettersi, umanamente lo capirei. Renzi non voleva scaricarlo, ma al posto del premier sarei stato più cauto“.
Nella mattinata di oggi il senatore del Partito Democratico Stefano Esposito è intervenuto ai microfoni di Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano, per parlare del disegno di legge sul nuovo Codice sugli appalti pubblici,approvato ieri dal Senato, di cui è relatore, e del caso legato a Marino, con Roma alle prese con il Mef e con la seconda ondata dell’inchiesta Mafia Capitale.
A proposito del disegno di legge sul nuovo codice appalti approvato ieri dal senato, Stefano Esposito, che di questo disegno di legge è stato relatore, ha dichiarato: “E’ un lavoro durato cinque mesi su una delle riforme più importanti per il Paese. Siccome è stata una riforma discussa senza toni alti i giornali se ne sono occupati poco, anche se questa è una riforma rilevantissima che dà gran parte delle risposte alle vicende di mafia capitale, agli appalti al massimo ribasso, per evitare che le opere siano fatte male e non nei tempi previsti. Sono orgoglioso del risultato raggiunto, nessuna forza politica ha votato contro questo provvedimento, ci sono state solo le astensioni di M5S e Sel, abbiamo costruito una legge delega per dar vita ad un nuovo codice sugli appalti che davvero dà finalmente le soluzioni per avere degli appalti in cui la corruzione fatichi molto di più ad insinuarsi, eliminando il massimo ribasso, utilizzando il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, definendo presso l’ANAC un albo per i commissari di gara, che vengono quindi indicati dall’ANAC e sorteggiati prima di essere assegnati e poi avremo molte meno stazioni appaltanti facendole qualificare. La qualificazione è importante: se tu hai un’impresa che partecipa ad un appalto per riqualificare il manto stradale senza averlo mai fatto in precedenza farà sicuramente un pessimo lavoro, se a quelle gare possono partecipare solo quelli che hanno determinate caratteristiche i risultati del lavoro invece saranno migliori. Con questo codice appalti mafia capitale quasi non ci sarebbe stata. Sarebbe stato molto più complicato per un comune come Roma procedere a botte di somme urgenze ed emergenze. Per i corrotti sarebbe stato molto più complicato. Le leggi da sole non eliminano la corruzione ma sicuramente gli rendono la vita difficile“.
Su Roma, mafia capitale e sindaco Marino: “Il MeF è l’occhiuto controllore dei conti di tutti gli enti locali, non c’è nessun comune in grado di salvarsi dalla sua verifica puntuale. Questa verifica dei conti la vivo come una situazione di ordinaria amministrazione, anche se ora su Roma tutto diventa più rumoroso. I problemi sono altri. L’azione del MeF è cadenzata e puntuale, questo non è l’ennesimo complotto. Marino vuole restare fino al 2023? Mi sembra più ragionevole un traguardo fino al 2018, questo è il traguardo principale, prima di parlare di 2023 bisogna aspettare. Penso che ogni cittadino non vuole grandi proclami o grandi sogni ma poche cose certe che poi però devono essere realizzate. Marino ha ragione quando dice di aver trovato il comune in condizioni disastrate. Ora lo step principale è rappresentato dalla relazione di Gabrielli, superato questo appuntamento potremo fare le valutazioni del caso. Renzi ha scaricato Marino? No, lui cerca un rapporto diretto con le persone scavalcando le mediazioni, lui è fatto così, sul piano politico io sarei stato più cauto rispetto a una dichiarazione che non era così drammatica ma che essendo stata un po’ forzata ha dato l’idea di voler scaricare Marino. So so per certo, però, che non è questo il punto. Marino per dimettersi avrebbe chiesto un posto da ministro? Assolutamente falso, conosco troppo bene Marino, non ha le caratteristiche per cercare un certo tipo di scambio. Questa voce è solo un modo per gettare fango sul sindaco di Roma. Se Marino venisse da me dicendo che sta pensando di dimettersi, dal punto di vista umano lo capirei anche se dal piano politico gli consiglierei di andare avanti perchè se c’è una possibilità concreta di tirare fuori la capitale dalla melma è dovuta ad un’azione politica che ora fa capo a Marino. Nieri si dimette da vicesindaco? Queste sono questioni interne a Sel. Serve una strategia complessiva, se bisogna mettere mano alla squadra bisogna farlo complessivamente“.
ll Consiglio regionale del Lazio ha respinto la mozione di sfiducia al presidente della Giunta Nicola Zingaretti, presentata, ai sensi dell’articolo 43 dello Statuto, dal consigliere
Antonello Aurigemma (Pdl-Forza Italia) e sottoscritta da altri dodici membri dell’opposizione di centrodestra. Aurigemma è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia, su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.
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La nostra mozione è nata per stimolare un dibattito sull’immobilismo dell’amministrazione regionale -ha affermato Aurigemma-.
Con il problema di Mafia Capitale è paralizzato tutto l’apparato. Ormai si è tutti presi dallo svuotare le Procure per inserire magistrati all’interno delle giunte e nonostante ciò si paralizza la macchina, perchè Zingaretti non si fida della macchina amministrativa e quindi non prende alcuna decisione. Demandare tutto ai Cantone o ai Sabella di turno non è la scelta migliore, perchè certifica il fallimento della politica. L’amministrazione regionale deve confrontarsi con le amministrazioni comunali e con i cittadini. Non è possibile che per approvare delle opere infrastrutturali si debbano fare conferenze di servizi che si sa quando iniziano e non si sa quando finiscono. Ogni dirigente ha un potere vincolante nella scelta da fare e una società che deve aprire un cantiere, spesso si trova costretta a fare i conti con regole non certe, ci si affida alla discrezionalità dei dirigenti dell’amministrazione“.
SANITA’, PALOZZI (FI): “ZINGARETTI FACCIA CHIAREZZA SU IFO”
“Continua, ormai dà più di un anno, la confusione gestionale che la fusione con l’Istituto Spallanzani sta creando a operatori e pazienti dell’Ifo. Una vicenda sanitaria molto delicata, che grava sulla razionalizzazione della spesa pubblica e sull’offerta ai cittadini utenti. L’Ifo, infatti, nell’ultimo anno ha cambiato due direttori amministrativi e tre commissari straordinari, nominati dal commissario ad acta, Nicola Zingaretti. Inoltre la struttura ad oggi non ha ancora un direttore generale, che possa avviare l’auspicato processo di riorganizzazione e una programmazione definita e stabile. Nel corso dell’ultimo anno, purtroppo, l’unica preoccupazione della Regione Lazio sembrerebbe essere stata solamente quella di autorizzare una serie di nomine dirigenziali e appaltare i servizi sanitari a cooperative sociali, con conseguente diminuzione della qualità delle prestazioni sanitarie rivolte al paziente. Al contrario, sarebbe stato il caso di avviare un processo di riorganizzazione serio ed efficace, prevedendo al contempo lo sblocco del turn-over e la stabilizzazione del personale precario, presente in azienda. Zingaretti, dunque, si svegli e si attivi per tutelare il vero ruolo dell’Ifo, quello di eccellenza nazionale nella ricerca che per la cura dei tumori, attivando una serie di iniziative volte a difendere tutte le specificità presenti all’interno dell’istituto”. Così il consigliere regionale FI, Adriano Palozzi.
SABATO 20 – “ROVESCIAMO LA PIRAMIDE”, FORZA ITALIA RIPARTE DAI TERRITORI DI ROMA E PROVINCIA
“Forza Italia riparte dai territori di Roma e Provincia con l’evento “Rovesciamo la piramide”. E’ questo il titolo dell’incontro, promosso dal Coordinamento Grandi Città Roma Capitale FI e Coordinamento della Provincia di Roma FI, che si terrà sabato 20 giugno alle ore 10:30 presso Cineland, in via dei Romagnoli 515, lido di Ostia, Roma. All’importante iniziativa, che conferma il percorso condiviso e unitario improntato dal partito sui territori, è prevista la partecipazione del vicepresidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani, del senatore FI Francesco Giro, del coordinatore nazionale Club Forza Silvio Marcello Fiori, e del coordinatore regionale FI Lazio Claudio Fazzone. Saranno presenti, inoltre, consiglieri regionali e parlamentari di Forza Italia”. Così in una nota congiunta il coordinatore romano FI, Davide Bordoni, e il coordinatore FI provincia di Roma, Adriano Palozzi.
“In questa delicata fase politica, in cui l’attuale amministrazione di sinistra ha dimostrato tutta la sua inadeguatezza e inconsistenza – continuano il coordinatore romano FI, Davide Bordoni, e il coordinatore provinciale FI, Adriano Palozzi – Forza Italia è chiamata a costruire un nuovo futuro. Il nostro movimento riparte con una serie di incontri su Roma e Provincia per consolidare il contatto diretto con la base. Il primo appuntamento è, non a caso, ad Ostia, nel X Municipio del Comune di Roma, divenuto simbolo del fallimento del sindaco Marino e del Pd. L’amministrazione del litorale, infatti, è crollata dopo solo un anno e mezzo di governo sotto i colpi degli scandali, emblema del tracollo morale e politico della sinistra romana, incapace di rinnovarsi e interpretare le esigenze dei cittadini”
“Inoltre – proseguono Palozzi e Bordoni – in Campidoglio e Regione la vicenda “Mafia Capitale” impone una profonda riflessione e un nostro preciso impegno: quello di lavorare su rinnovamento, legalità e trasparenza. Dobbiamo, appunto, “rovesciare la piramide”. L’iniziativa di sabato è l’occasione propizia, una delle tante che ci vedrà presenti nei Comuni della provincia e nei municipi di Roma, per progettare insieme questa nuova fase di Forza Italia. Una fase – chiosano Bordoni e Palozzi – in cui classe dirigente del partito e base dovranno collaborare attivamente per delineare programmi e progetti concreti, nel comune obiettivo di porsi al servizio di cittadini, simpatizzanti ed elettori. Costruire insieme un’alternativa valida, credibile e condivisa è possibile; in primo piano dovranno esserci sicurezza, lavoro, legalità, servizi e politiche serie per l’immigrazione”.
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