L’On. Pierluigi Bersani (PD) è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia, su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it).
Innalzamento soglia contante a 3mila euro. “Speravo non succedesse –ha affermato Bersani-. Per me questo intervento contiene un elemento di fondo negativo. Cosa intendiamo per cambiamento del Paese? Bisogna incanalare i comportamenti verso un sistema di regole. Noi abbiamo un’economia sommersa, un nero, un’evasione e un riciclaggio che non ha nessun Paese dell’Occidente. Non possiamo dar l’idea che incoraggiamo l’uso del contante, che è uno strumento basico elementare per quei fenomeni negativi. Stiamo dando il messaggio che significa schiacciar l’occhio all’Italia così com’è nei suoi tratti negativi e deteriori”.
Per Renzi la soglia del contante favorirà i consumi. “Renzi dovrebbe usare argomenti che almeno non insultino l’intelligenza degli italiani –ha spiegato Bersani-. Uno che ha 3mila euro per fare un acquisto ha sicuramente la carta di credito in tasca, è che non vuole usarla. Semplificazione? E’ più semplice usare la carta di credito che sfogliare 3mila euro in contanti. Dobbiamo correggerla questa decisione, perché dà un segnale molto preoccupante. L’evasione nel nostro Paese è un fenomeno colossale, non è il caso di aggredirlo con meccanismi terroristici, ma con gli strumenti di oggi: a cominciare dalla tracciabilità dei pagamenti. Negli Stati Uniti se vai a pagare un albergo in contanti chiamano lo Sceriffo”.
Sulla cancellazione dell’Imu. “Era più giusto fare come fece il Governo Prodi –ha affermato Bersani- Dobbiamo esentare le fasce più deboli. Ma perché devo regalare 2mila e 800euro al padrone di un palazzo, mentre una modesta famiglia che ha un modesto appartamento in periferia ci guadagna solo 150 euro?”.
Renzi e Berlusconi. “Berlusconi ha detto che Renzi lo copia? E’ così c’è poco da dire. E’ un dato di fatto” ha dichiarato Bersani.
Riforma costituzionale e Italicum. “Nell’incrocio tra norme costituzionali e legge elettorale –ha spiegato Bersani- all’inizio veniva fuori un sistema che a me preoccupava molto, mi faceva quasi paura. Adesso, grazie allo sforzo di gente che si è impuntata, qualche correttivo forte è avvenuto. Ad esempio il Senato sarà elettivo e l’elezione del Presidente della Repubblica e dei giudici della Corte Costituzionale non potrà essere fatto da un partito solo. Però il sistema delle garanzie ancora non è perfezionato.
No alla personalizzazione della politica. “Continuo a dire –ha dichiarato Bersani- che da quando cadde il Muro di Berlino noi abbiamo inseguito le scorciatoie dell’uomo solo al comando, del mago e abbiamo trascurato l’esigenza di costruire dei collettivi politici stabili. Se abbiamo bisogno di eroi, alla fine avremo bisogno di capri espiatori e saremo sempre da capo. Segnalo che una formazione nuova come quella del Movimento 5 Stelle si sta preoccupando di abbassare i tassi di personalizzazione e di cercare di trovare forme, per me non convincenti, di costruzione di collettivi. Questo lo vorrei dire al mio partito, di preoccuparsi di più di costruire un collettivo piuttosto di come scegliere una persona. Questo è un fatto del futuro, non del passato. Io avevo uno slogan che era ‘Sono moderatamente bersaniano’. Con questo volevo dire che non c’è nessuno che risolve i problemi da solo”.
Migrazioni nel Pd verso Renzi. “Spero solo che queste migrazioni siano dovute a convinzione e non ad elementi di opportunismo –ha spiegato Bersani-. Soprattutto alle nuove generazioni questo darebbe fastidio, perché bisogna giocarsela un po’ nella vita. Si possono cambiare mille idee, ma cambiare idea è un’altra cosa. Nel Pd di Renzi c’è un’incuria per elementi valoriali di cultura politica, di idealità, di cultura di sinistra. Su questo vorrei anche combattere. La destra quando è in difficoltà può accettare di abbracciarti come un pugile sul ring, ma quando è in forma poi ti dà un cazzotto”.
GIUBILEO, PALOZZI (FI): ”ENNESIMA BRUTTA FIGURA ZINGARETTI SU SANITA’”
“Adesso siamo davvero preoccupati. Zingaretti crede che per governare bene sia sufficiente lanciare annunci, per poi sistematicamente non rispettarli. Anche su tematiche delicate, come la sanità, si continua a vivere in balia degli eventi, con qualche nota stampa dove si cerca di tranquillizzare tutti, ma in sostanza non cambia la realtà. Oggi, per esempio, è il sindacato a smentire il governatore del Lazio e il responsabile della cabina di regia D’Amato, che nei mesi scorsi avevano annunciato in pompa magna l’assunzione di personale e il rinnovo del parco ambulanze in vista dell’imminente Giubileo. Non vorremmo si trattasse dell’ennesimo bluff di quest’inefficiente amministrazione regionale. Sollecito l’aleatorio Zingaretti a chiarire immediatamente la vicenda”. Così il consigliere regionale FI, Adriano Palozzi.
FI, PALOZZI (FI): “PRESENTE DOMANI A CONFERENZA AMMINISTRATORI LOCALI ROMA E LAZIO”
“Domani prenderò parte alla conferenza degli amministratori locali di Fi di Roma e del Lazio, dove sarà presente il nostro presidente, Silvio Berlusconi. Si tratta di un autorevole momento di riflessione e di confronto molto importante per Forza Italia, quello fortemente voluto dal coordinatore nazionale degli enti locali di Forza Italia Marcello Fiori. Una grande opportunità per continuare a costruire insieme una rete di partito sempre più solida e concreta”. Così in una nota il coordinatore FI Provincia di Roma, Adriano Palozzi
METRO A, PALOZZI (FI): ”ENNESIMA GIORNATA DI CAOS: MARINO STA “FORI” DI TESTA”
“Oggi è stata un’altra mattinata campale per i poveri pendolari della Metro A, parzialmente interrotta a causa dell’ennesimo inconveniente tecnico. Eppure il sindaco Marino non trova di meglio da fare che pensare alla pedonalizzazione dei Fori imperiali. Il primo cittadino sta “fori” di testa, verrebbe da esclamare. Ma qui, purtroppo, lo scherzo e l’ironia devono lasciare il passo ad un trasporto pubblico al collasso, gestito da una’amministrazione comunale ormai allo sbando e, fortunatamente, sul viale del tramonto. Basta con questa agonia, il centrosinistra stacchi definitivamente la spina e vada a casa”. Così il consigliere regionale FI e vicepresidente della commissione Mobilità, Adriano Palozzi.
Stefano Esposito, senatore e dimissionario assessore ai trasporti di Roma Capitale, è intervenuto ai microfoni di Radio Cuano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano (www.unicusano.it) , nel corso di ECG Regione, con Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.
Esposito è tornato su quanto accaduto ieri nella Capitale: “In tanti mi attaccarono quando dissi che bisognava affidarsi anche alla fortuna, ma purtroppo avevo ragione. Avevo visto giusto parlando dei problemi che c’erano sulla rete infrastrutturale della metro. Una parte dei soloni romani si è divertita a sfottere ma purtroppo il dato è questo. Io ho anche proposto le soluzioni, speriamo che il Governa rapidamente in modo tale di mettere in condizione Roma di effettuare i necessari interventi di manutenzione in vista del Giubileo”.
Esposito è molto amareggiato nel commentare la questione trasporti a Roma: “Prima o poi si rischia che ci scappi il morto? Spero di no, ma quando ti affidi alla fortuna e alle preghiere bisogna serve sperare che ti vada bene. Ieri pare che un capo operaio stesse immettendo in linea un Caf, non si è capito se si sono rotti i freni o c’è stato un errore umano, il Caf è andato a sbattere contro il tronchino. Di fatto abbiamo buttato via un Caf, come se ne avessimo a disposizione un sacco”.
Esposito sullo scandalo Atac: “Questo scandalo l’ho denunciato io. Mi sembrava chiaro che in Atac stessero succedendo cose turche in merito agli appalti. Ho chiesto a Cantone di indagare, io gli strumenti non li avevo tutti, anche perché in Atac la dirigenza ha fatto ostracismo, non gradiva particolarmente di avere gli occhi addosso. Cantone ci ha dato una risposta spaventosa, quell’azienda in cinque anni ha fato 2.2 miliardi di appalti, sarei curioso di sapere dove li hanno spesi questi soldi, spesi per 1.6 miliardi in affidamento diretto. Parliamo di cifre pazzesche, gli affidamenti a Buzzi e Carminati sono briciole a confronto. Qualcuno si dovrà porre il problema del perché sono dovuto arrivare io per porre questo tema”.
Da Esposito un attacco ai grillini: “Non prendo lezioni da nessuno, men che meno dai grillini. Anche loro che mi spiegavano ogni giorno le loro autorevoli iniziative per migliorare il servizio pubblico, dov’erano? Questi castigamatti dell’etica e della morale hanno dormito su Atac. Non vorrei che anche loro avessero qualche voto da prendere lì”.
Ancora l’ex assessore: “Non riesco a capire come nessuno si sia accorto di quanto grave fosse la situazione. Io l’ho percepito subito. L’errore principale che hanno commesso alcuni dirigenti di quell’azienda è pensare che io mi spaventassi. Alcuni in Atac a via Prenestina hanno festeggiato le mie dimissioni, hanno poco da festeggiare, io vi garantisco che da senatore continuerò a dare il mio contributo. Fossi in loro festeggerei poco, con quello che è uscito e con quello che continuerà ad uscire…”.
A Radio Cusano Campus, la radio dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it), parla l’Avvocato Lino Roetta, legale di Graziano Stacchio, il benzinaio di Ponte di Nanto, paese in provincia di Vicenza, che la sera del 3 febbraio scorso, sparò ad un gruppo di banditi mentre stavano compiendo una rapina nella gioielleria accanto al suo esercizio commerciale.
“Stacchio è ancora sottoposto a indagini –ha affermato Roetta ai microfoni della trasmissione “Legge o giustizia”- abbiamo presentato una richiesta di archiviazione a luglio a cui la Procura non ha ancora dato riscontro. Stacchio è attualmente indagato per eccesso colposo di legittima difesa. L’ipotesi d’accusa è che lui abbia esagerato nel reagire di fronte alla rapina. Successivamente è stato arrestato uno dei presunti componenti della banda di rapinatori che è stato anche accusato di tentato omicidio. Questa impostazione della Procura dovrebbe confermare che si è trattato di legittima difesa, quindi confidiamo nell’archiviazione. Stacchio sta lavorando come sempre al distributore di benzina, l’unica differenza è che adesso c’è un blindato delle Forze dell’ordine a tutela della sua incolumità, dopo le minacce che ha ricevuto”.
BIANCONI CHOC A RADIO CUSANO CAMPUS: “PAPA FRANCESCO E’ PERICOLOSO, SPERO CHE PRESTO SE NE VADA. ERA MEGLIO UNA ATOMICA SU GERUSALEMME. QUAGLIARIELLO? E’ PEGGIO DELL’AIDS. EZIO CAPUANO (ALLENATORE AREZZO) E’ MEGLIO DI LOTITO E GALLIANI”
Maurizio Bianconi, deputato di Conservatori e Riformisti, è intervenuto questa mattina ai microfoni di Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano, nel corso del programma ECG Regione, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.
Il deputato toscano è stato un fiume in piena quando ha parlato del Vaticano e di Papa Francesco: “Abbiamo questo Papa che è un pericolo pubblico per l’umanità. Finisca alla svelta il suo mandato, che il signore pensi alla sua comunità. E’ un demagogo, populista, gesuita travestito da francescano. E’ un personaggio pericoloso a sé e agli altri, spero che si dimetta presto. Si può fare due Papi Emeriti e prendere un Papa che faccia il Papa. Non riesco a capire, in realtà, perché esista la Chiesa. Sarebbe meglio un mondo senza religione. Pensate ai danni che hanno fatto i monoteismo nel mondo. Guardate che casino che fanno Allah, Dio e gli ebrei. Se c’era caduta la bomba atomica su Gerusalemme, che non fosse mai nata, forse gli uomini sarebbero stati meglio”.
Ha poi commentato le esternazioni di Ezio Capuano, allenatore dell’Arezzo, che negli spogliatoi minacciava i suoi giocatori al grido di “Vi Scanno”: “E’ un mito, è molto poco aretino ma è un mito. Nel paese di Totò e Peppino questo è un artista. Meglio lui dei Lotito e dei Galliani, almeno è autentico. Dice ‘voi volete rovinare la mia famiglia, io vi squarto’, quelli dell’Arezzo l’han fatto perdere quattro a uno e lo hanno mandato a quel Paese”.
E alla fine si è scagliato contro Gaetano Quagliariello, che ha da poco lasciato Nuovo Centro Destra: “Quagliariello era radicale, poi è diventato berlusconiano, poi è diventato l’assistente di Pera, poi l’ha fatto fuori, si è messo sotto Verdini, ha inculato anche Verdini, è diventato amico di Berlusconi, ha preso in giro anche lui, poi è andato in NCD, ora è diventato amico dei preti, ora ha cambiato di nuovo idea. Questo è peggio dell’AIDS. E’ pericoloso. Avercelo intorno è pericoloso.”
Annamaria Proietti Cesaretti, Presidente della Commissione Mobilità e Trasporti di Roma Capitale, è intervenuta ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia, su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano, in merito ai problemi del trasporto pubblico capitolino
“Dalla prossima settimana –ha affermato Cesaretti- è prevista la chiusura della metro alle 22.30 per interventi di manutenzione straordinaria delle linee. Nelle Metro A e B non ci sono stati interventi di manutenzione straordinaria negli ultimi 10 anni. Per la Metro C c’è stato un grosso spreco di denaro. Abbiamo ancora oggi problemi di liquidità in Atac. Ben vengano questi 10 milioni da parte del Governo, ma sono anni che chiediamo fondi. Se da una parte abbiamo dovuto approvare un bilancio di tagli per il piano di rientro, era indispensabile che le risorse bloccate dal patto di stabilità potessero essere utilizzati per opere pubbliche, come la manutenzione straordinaria delle scuole”.
“Per il Giubileo vorrei ricordare –ha spiegato Cesaretti- che i fondi non arrivano dal governo ma sono un dilazionamento del debito che i romani hanno con il governo, quindi sono sempre soldi delle tasche dei cittadini. Io ho chiesto subito di rinnovare i vertici di Atac, visto che quando siamo arrivati abbiamo trovato un debito che superava i 700 milioni di euro. Abbiamo cominciato un’opera di cambiamento dei dirigenti. Prima di tutto però è stato indispensabile lavorare al risanamento del bilancio. Se non avessimo prima risanato, tutto il servizio di trasporto pubblico sarebbe stato a rischio. Risolvere questa efficienza amministrativa non sarà semplice neanche in futuro, anche se ora ci sono alcune basi”.
“Servono i fondi –ha sottolineato Cesaretti- perché negli anni della giunta regionale Polverini i trasferimenti dalla regione al comune per finanziare il trasporto pubblico della città sono stati zero. Anche con la giunta Zingaretti ci sono stati dei problemi. Usb dice che c’è connivenza tra Comune e le aziende private di Roma Tpl? Sicuramente ci sono molte denunce che abbiamo verificato, in particolare per quanto riguarda il continuo ritardo nel pagamento degli stipendi da parte di alcune società consociate. Hanno ragione a dire che le inefficienze sono strutturali. L’unico modo che abbiamo per agire su questo è dire ad Ama ed Atac che, contrariamente a quanto dicono le direttive europee, questi servizi non devono essere privatizzati perché ci sono le condizioni per mantenerli pubblici ed efficienti, lo dimostra Milano che però riceve fondi nettamente superiori dalla regione rispetto a Roma”.
Guido Lutrario, sindacalista Usb, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia, su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it).
“C’è un’organizzazione fatiscente –ha affermato Lutrario- c’è un sistema in cui la manutenzione è messa all’ultimo posto. Queste inefficienze sono state addebitate in modo vergognoso ai lavoratori. Le aggressioni frequenti che subiscono gli autisti sono il riflesso di un’esasperazione legittima del cittadino data però dalla consapevolezza sbagliata, alimentata ad arte, che queste inefficienze siano causate dai lavoratori. Questo non può che diventare l’alibi per una privatizzazione dell’azienda come se in mano alla gestione pubblica l’azienda debba essere per forza inefficiente. C’è un 20% di linee che da tanti anni sono gestite in modo vergognoso da aziende private (Roma Tpl), con perfomance di gran lunga inferiori ad Atac. Queste cose le abbiamo segnalate a tutte le autorità competenti e sarebbero sufficienti a rompere il contratto con Roma tpl. Tutto questo il Comune di Roma non lo ha voluto fare, né con Alemanno né con Marino. C’è connivenza con aziende che hanno sperperato il patrimonio pubblico, assumendo lavoratori di serie b, nel senso che sono costretti ad operare in aziende irregolari, con stipendi più bassi rispetto a quelli di Atac ma con gli stessi turni. Di questo se n’è accorto l’assessore alla mobilità Stefano Esposito, finalmente si sono svegliati”.
“Dicono che facciamo troppi scioperi e serve buon senso? Noi dell’Usb –ha spiegato Lutrario- chiediamo il rispetto della legalità e dei diritti. Abbiamo a che fare con aziende che non hanno rispetto per i cittadini e per i lavoratori. Stiamo organizzando una protesta, che non è uno sciopero, in cui gli autisti porteranno una maglietta con scritto sto lavorando senza stipendio “.
MALTEMPO, TRONCARELLI (OGL): “CATTIVA GESTIONE DEL TERRITORIO”
“Storicamente e statisticamente le zone interessate da questi fenomeni sono sempre le stesse. Una realtà allarmante le cui responsabilità in gran parte devono essere collegate a scelte pianificatorie discutibili o a interventi abusivi, che hanno comportato una urbanizzazione innaturale, in spregio a ogni regola di buonsenso. Noi, come Ordine dei geologi del Lazio, non abbiamo mai perso occasione di denunciare, a tutti i livelli istituzionali, questa cattiva gestione del territorio, e le inottemperanze delle amministrazioni preposte contro il dissesto idrogeologico. Ma, al contempo, siamo sempre stati, e continuiamo ad esserlo, ferventi sostenitori di una politica preventiva che sinora è purtroppo mancata e che, cosa ancor più grave, si unisce alla carente educazione della popolazione residente, ancora troppo poco sensibile alla conoscenza di certi rischi. Qualcosa sta cambiando? Qualche mutamento, seppur allo stato embrionale, si intravede: in passato venivamo chiamati nel post alluvione o all’indomani di nuovi piani regolatori, incontrando l’ostracismo del sindaco di turno. Oggi, invece, veniamo coinvolti per tempo all’interno dei procedimenti di pianificazione territoriale. Si tratta di un cambio di passo innovativo ma ancora insufficiente ad assicurare la piena sicurezza dei nostri territori e di chi li vive. Serve una presa di coscienza collettiva, legata alla prevenzione del rischio idrogeologico e non solo all’emergenza del momento”. Così il presidente dell’Ordine dei Geologi del Lazio, Roberto Troncarelli, intervistato da Radio Roma Capitale in merito all’emergenza maltempo, che ieri ha colpito alcuni territori della regione Lazio.