domenica 24 Novembre 2024,

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Roma: Maxiconcorso; rabbia candidati, stanate il marcio

scritto da Redazione
Roma: Maxiconcorso; rabbia candidati, stanate il marcio

“Ho sputato sangue per anni per studiare per quel concorso, soldi, tempo e ce l’avevo pure fatta a entrare in graduatoria… Mi spiegate per favore come si potevano truccare le preselettive?… Ti ho pure votato ma occhio, qui state scherzando con la vita delle persone”. Quello di Emanuele è uno dei tanti commenti comparsi da ieri sulla bacheca Facebook del sindaco di Roma, Ignazio Marino, in merito al concorsone. Chi chiede giustizia e di “stanare il marcio”,  come Giulia “non raccomandata” prega il sindaco di “non annullare quattro anni di sacrifici e studio”.  I commenti sono ad un post del primo cittadino di Roma che recita: “Cosa fareste se doveste scoprire che in un concorso pubblico non era garantito il principio dell’anonimato, basilare per permettere il giudizio imparziale delle commissioni esaminatrici? Abbiamo avviato un’indagine sulla regolarità dei 22 concorsi banditi nel 2010 dal Campidoglio. Dopo le prime verifiche, pensiamo che ci siano delle irregolarità sulla metodologia usata… Lo dobbiamo ai tanti giovani onesti che hanno partecipato. L’ho detto e lo ripeto: vogliamo riportare Roma nei binari della legalità”.
“Ho partecipato a due concorsi. Ho superato l’orale per uno e sono in attesa degli scritti per un altro, sono 4 anni della mia vita – scrive Federica a commento – che dedico a questi concorsi… Se ci sono state irregolarità, individui chi non ha fatto rispettare questo ma non si può annullare questo concorso durato 4 anni. Ma vi rendete conto?”. “Penso che ci si debba preparare a un rimborso di tutti i danni che abbiamo subito: economici, morali, psicologici. Si è pronti ad affrontare tutto questo?”, chiede Valeria. E Tamara: “Caro Marino, se i concorsi vengono annullati preparatevi alla rivolta”. “Se c’é del marcio va stanato – scrive Marco -, ma non possono rimetterci le persone oneste che hanno studiato per anni”. E ancora Silvia: ” ho 30 anni, 2 lauree, entrambe conseguite con il voto di 110 e lode, 3 anni di esperienza lavorativa a progetto a Nemi, a 30 km da casa mia. Ho fatto anni di sacrifici per sostenere le 4 prove del concorso. Non sono un burattino nelle vostre mani”. Secondo Gian Paolo, invece, “se ha riscontrato delle inesattezze è giusto controllare ulteriormente”. E c’è chi dice “bravo, avanti con al trasparenza”. “Incredibile, una volta che uno vuole riportare i concorsi pubblici nella legalità, cosa assolutamente sconosciuta in questo paese, gli si da contro”, scrive pure Francesco. Alessandra, invece, sottolinea: “Lei riporterà Roma nei binari della legalità… ma annullando i concorsi porterà un sacco di gente onesta, che ha studiato e basta con la speranza di un posto di lavoro, sull’orlo della disperazione…”. “Ma stiamo scherzando? – scrive Annalisa – Abbiamo buttato il sangue per tre anni.. non provate ad annullare le prove!”.  Marino replica ai tanti che gli scrivono. In una nota precisa che “l’annullamento non è stato deciso”, ma si chiede “a chi è stato tagliato fuori perchè non aveva santi in paradiso chi ci pensa?”. Sicuramente la magistratura “alla quale in caso di riscontri rigireremo le carte”.

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