“La posizione della proprietà della Fondazione Santa Lucia sta trascinando nel baratro una delle più importanti eccellenze italiane nel campo della neuroriabilitazione. Il rifiuto, fino ad ora, di accedere all’amministrazione straordinaria, che consentirebbe un intervento delle istituzioni per la salvezza dell’istituto attraverso la nomina di un commissario, sta compromettendo il futuro dell’Istituto” hanno dichiarato in una nota congiunta Paolo Capone, Segretario Generale della UGL e Gianluca Giuliano, Segretario Nazionale della UGL Salute al termine dell’incontro convocato presso il Mimit dal Ministro Adolfo Urso d’intesa con il Ministro della Salute Orazio Schillaci, cui ha preso parte anche il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca e la Prefettura di Roma. “Il tavolo si aggiorna a martedì 10 settembre, tempo necessario per provare a trovare una positiva via d’uscita. Se la decisione però fosse quella di procedere con l’asta fallimentare si metterebbe a rischio il futuro occupazionale dei lavoratori e dei servizi riabilitativi da loro offerti, portando di fatto il Santa Lucia sul mercato con grande ridimensionamento. L’impressione è che molti sembrino voler attendere questa conclusione per provare a mettere le mani su questa eccellenza sanitaria. Non è servito, ad oggi, neppure lo sforzo del Governo che, con l’erogazione straordinaria di 11 milioni contenuta nel Decreto Omnibus, ha messo in campo fondi per tenere in vita la struttura. Per questo motivo la UGL conferma al momento lo sciopero del personale della Fondazione per il 12 settembre sperando nel frattempo che la proprietà decida di accettare la soluzione condivisa dell’amministrazione straordinaria. Non possiamo permettere di vedere depauperato e svenduto un patrimonio assoluto della sanità italiana. Saremo al fianco dei lavoratori, con ogni strumento a nostra disposizione, per la salvezza del Santa Lucia” concludono i sindacalisti.
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