Come ogni anno, la domenica successiva al 13 Giugno (giorno della morte del Santo, 1231), la comunità corese festeggia Sant’Antonio da Padova, il «Martello degli Eretici». Portoghese di nascita (Lisbona, 1195), si trasferì in Italia dove morì (a Padova) dopo una vita di preghiera e penitenza; predicando ed insegnando; convertendo eretici, difendendo gli oppressi e soccorrendo i poveri. Trattava con rigore potenti e notabili che avrebbero dovuto guidare e proteggere i popoli, invece di inseguire il loro tornaconto. Nel 1221 incontrò San Francesco d’Assisi, durante il Capitolato Generale della Pentecoste. Papa Gregorio IX lo proclamò Santo dopo neppure un anno dalla morte.
Cornice delle celebrazioni il 500esco Complesso Monumentale di San Francesco. Chiesa, convento e chiostro furono costruiti in seguito ad un voto fatto dal Comune di Cori a due Frati Francescani intorno alla metà del ‘400, di erigere un monumento in favore del Santo di Assisi, affinché con le preghiere e l’opera dei francescani perdurasse la pace tra le fazioni. Il Convento fu consegnato ai Frati nel 1526, insieme alla Chiesa, che si caratterizza per il suo soffitto in legno a cassettoni dorati, stucchi e quadri di valore; la pala dell’altare maggiore e il coro di noce intarsiato. Tanti i frati che hanno prestato servizio qui, come Frà Silvestro, instancabile questuante e conosciutissimo guaritore di sciatica.
Il programma religioso dei giorni della tredicina prevede, per sabato 16 Giugno, la santa messa delle 18:00 e poi la processione della statua del Santo per le strade di Cori valle, accompagnata dalla Banda Musicale di Frascati. Domenica 17 Giugno alle 8:30 e alle 11:00 le sante messe con benedizione e dono del pane di Sant’Antonio, simbolo della carità e di comunione con la famiglia e i poveri. La tradizione del Pane di sant’Antonio trae origine dal miracolo di Tommasino, un bimbo di 20 mesi affogato in un mastello d’acqua e tornato in vita quando la madre pregò il Santo facendo voto che se avesse ottenuto la grazia avrebbe donato ai poveri tanto pane quanto era il peso del bambino.