L’ultimo caso di cronaca di venerdì scorso – una rapina a mano armata in pieno centro a mezzogiorno – riaccende i riflettori sul problema sicurezza, sempre più evidente nella città di Sabaudia. La lista civica Cittadini al Lavoro torna dunque a far sentire la sua voce offrendo proposte e progetti mirati ad incrementare il livello di tutela dell’incolumità pubblica. A prendere la parola un componente dell’associazione, Gianluca Bonetti.
«Ancora una rapina nel cuore della città, segno dei bassi livelli di sicurezza presenti e quindi della necessità immediata di un intervento che possa scongiurare episodi criminosi e di violenza. Negli ultimi anni la situazione è divenuta insostenibile: singoli o gruppi di persone aggrediscono donne anziane, saccheggiano abitazioni ed attività anche più volte ed in breve termine, avendo rilevato la vulnerabilità di un’area in cui le forze di polizia, per carenza di mezzi e persone, hanno difficoltà ad operare».
È necessario dunque l’intervento delle Autorità competenti per salvaguardare, e in alcuni casi ripristinare, l’ordine pubblico. Ma prima di tutto per adottare piani di intervento che possano prevenire questi atti individuali e collettivi di violenza e di arbitrio.
«Il nostro consigliere Giada Gervasi – continua Bonetti – esattamente il 2 e il 16 febbraio scorso, ha presentato due interrogazioni a risposta scritta all’Amministrazione comunale, chiedendo di sapere come si intenda procedere in relazione ad un simile scenario e se si prevede di adottare una serie di misure urgenti onde evitare escalation di conflittualità, eccessi di difesa e l’abbandono di un’area ormai insicura per gli abitanti. Ma nessuna risposta è pervenuta. Cosa intende fare il nostro Comune per tutelare i suoi cittadini?»
Il 28 aprile scorso, inoltre, Cittadini al Lavoro ha protocollato due progetti di videosorveglianza nelle zone critiche e periferiche del Comune, da presentare alla Regione Lazio quale progettualità finanziabile, come hanno fatto altri Comuni laziali. Nello specifico, gli interventi riguardano le zone di Borgo Vodice, Molella, Mezzomonte, Palazzo e Sant’Isidoro, aree che per la loro localizzazione periferica sono spesso teatro di microcriminalità e disagio sociale. E proprio per questo meritevoli di un alto livello di controllo e sicurezza al fine di garantire una buona qualità della vita ed una crescita sociale e culturale adeguata alle esigenze e alle aspettative del territorio.
Gli impianti proposti, condivisi in modo partecipato con le popolazioni delle aree identificate, sono di nuova generazione e vanno ad integrare le postazioni già esistenti, realizzando un “presidio di sicurezza” sempre più efficiente in grado di prevenire e contrastare i fenomeni di inciviltà urbana e di criminalità. Nonché di favorire lo scambio di informazioni e di realizzare un sistema di monitoraggio che possa comprendere azioni dissuasive ma soprattutto essere in grado di generare un cambio culturale e la rimozione di comportamenti non civili, costruire un sistema di controllo delle zone periferiche facilitando il controllo del territorio da parte della Polizia Locale e delle Forze dell’Ordine. Ma anche qui nessun atto o comunicazione ha fatto seguito.
«Il tema della sicurezza – continua Bonetti – è fin dall’inizio al centro delle nostre preoccupazioni amministrative e rappresenta il centro del nostro programma politico, con il miglioramento dell’illuminazione pubblica, la promozione della solidarietà di vicinato, l’animazione commerciale e culturale delle aree periferiche, la maggiore presenza dei vigili urbani su tutto il territorio. Un forte impegno in vista dell’istituzione di una Centrale Operativa Unica di Sicurezza con la collaborazione delle Associazioni locali (come l’Associazione Carabinieri) e della Protezione Civile. Non vogliamo che i nostri concittadini vengano abbandonati all’azione del fato: chiediamo interventi e un piano di sicurezza integrato, subito, perché la criminalità non attende e la politica deve per sua natura essere al fianco della popolazione, garantendo protezione e alti standard di qualità della vita».
A tal riguardo Cittadini al Lavoro invita la popolazione ad intervenire in prima persona per creare un piano condiviso e partecipato di sicurezza. Il giorno 6 e 20 luglio lo stand dello Sportello del Cittadino sarà a disposizione sotto i portici di Sabaudia, mentre il 13 luglio farà tappa contemporaneamente a Bella Farnia e Sacramento per raccogliere idee e suggerimenti. In più a settembre, il giorno 24 , è previsto un incontro pubblico sul tema nell’ambito del progetto “La Sabaudia che vorrei”, come sono già stati fatti sul tema rifiuti e mab. La tavola rotonda è aperta a tutti i cittadini e alle associazioni che desiderano confrontarsi su tutte le problematiche in materia, alla ricerca di soluzioni che siano applicabili e fattibili a Sabaudia. Durante la serata sarà cura dei relatori, tra cui lo stesso Gianluca Bonetti, illustrare quale sia la situazione attuale del territorio e le criticità della stessa, nonché di far presente i vari ed eventuali progetti ai quali è possibile accedere per poter cercare di ottenere dei fondi utili alla risoluzioni dei problemi.
«Ancora una volta – conclude Bonetti – il filo conduttore del percorso di Cittadini al Lavoro è quello di avvicinare le istituzioni ai cittadini e, nel caso in cui l’amministrazione comunale non si accorga di alcune lacune, farle presente con il solo scopo di render migliore la nostra città!».