La campagna elettorale ufficiale è alle porte ma ufficiosamente c’è grande fermento in Città. Sabaudia In Movimento subito dopo le festività pasquali tornerà in piazza per ufficializzare la propria squadra e il proprio programma, dando così il via a questa prima discesa in campo.
Durante questo periodo ci stiamo impegnando con energia ed entusiasmo a questo nuovo progetto politico-culturale, per prepararci al meglio a questo “esordio” nelle prossime elezioni amministrative. Nel frattempo assistiamo però attoniti ai giochi dei partiti e degli ex gruppi (mascherati liste civiche) e alla corsa sfrenata alla candidatura, con la ricerca estenuante di equilibri improbabili.
La cosa che ci lascia sconcertati (e allo stesso tempo indignati) è la spudoratezza con la quale parte della politica locale si propone alla cittadinanza: si parla di rinnovamento e di rottura con il passato, ma nelle proprie fila si individuano chiaramente soggetti politici e politicanti che sono sulla scena e sui banchi del Consiglio Comunale da oltre vent’anni. E proprio negli ultimi vent’ anni, che Sabaudia ha conosciuto il declino e il degrado. Come fanno questi signori a parlare di novità se sono stati gli artefici di questo scempio’ Come fanno queste persone a parlare di rinnovamento, se alcuni di loro siedono in Consiglio Comunale dal 1978? La giustificazione più bizzarra che usano in entrambi i rami del consunto PDL locale, è che “non gli è stato possibile operare nel corso degli anni” oppure “ci hanno messo i bastoni tra le ruote”. Ma la domanda sorge spontanea: chi é che gli ha impedito durante questi anni di operare? C’è qualcosa ai cittadini che forse sfugge? Le figure
presenti in Consiglio erano sempre le stesse, supportate da maggioranze bulgare e da coalizioni disparate, eppure si è arrivati ad un punto storicamente mai raggiunto. E si continua a raschiare il fondo.
In questi giorni si parla addirittura di candidature “super partes” per riunificare il primo partito della Città, da tempo spaccato in diversi tronconi. Candidature super partes e over 70. Candidature imposte dall’alto e per nulla utili al territorio,ma strettamente funzionali ai giochi di partito e di poltrone. Stentiamo a credere che, in un periodo storico in cui la politica si sta rapidamente rinnovando in modi di operare e di persone, ci sia ancora chi ci vuole propinare politici di vecchia data che hanno occupato negli anni tutte le poltrone possibili e vedono in Sabaudia la loro aspirazione di potere. Nomi proposti in più di un’occasione e soprattutto volti visti già in altri comuni non lontani dal nostro.
Mentre da una parte c’è chi pensa ai propri equilibri, proponendo i soliti noti (o ancor meglio giovani forti di un grande, ma misterioso consenso alle ultime elezioni regionali) , dall’altra c’è ancora chi, nostalgico dei tempi della vecchia democrazia cristiana, cerca in tutti i modi di creare scompiglio nonostante le pensioni dorate e una carriera politica che a Sabaudia non ha mai portato un pizzico di giovamento.
Sabaudia oggi non ha bisogno né di Onorevoli né di Ex Onorevoli che vengano qui a voler imporre linee obsolete e degne di una Prima Repubblica. Dobbiamo liberarci dalle iene vetuste e dare spazio ad un nuovo corso che sia libero dai meccanismi unti di fallimento degli ultimi anni. Oggi va di moda la lista civica, espediente usato proprio dagli ex per camuffare i propri interessi. Ma finchè nelle liste civiche ci sarà la presenza di vecchi amministratori, sindaci “passati” e vecchi incaricati nella pubblica amministrazione, questi elenchi si ricopriranno solamente di ridicolo. E la cittadinanza, già stufa di assistere impotente ai giochi dei soliti noti, verrà messa in secondo piano.
Sabaudia in Movimento durante questo periodo, ha ascoltato tutti i diretti interessati, che volevano a tutti i costi un’alleanza per portare acqua al proprio mulino. Abbiamo rifiutato a testa alta ogni possibile alleanza ed ogni possibile trasformismo. Abbiamo dato vita ad un progetto concreto e trasparente, scritto e condiviso da tutto il gruppo. Senza essere influenzati e senza scendere a compromessi. Se per qualcuno questo può significare “essere folli“, noi rispondiamo che è meglio essere folli, ma puliti, piuttosto che rimanere negli schemi di questa politica e diventare complici del fallimento di un territorio.
Comitato elettorale
Sabaudia In Movimento
Ufficio Stampa