La Costituente Civica di Sabaudia è piacevolmente sorpresa per le affermazioni, fatte attraverso la stampa da alcuni dei rappresentanti politici, i quali mettono in piazza, già da subito, una bozza di programma parlando soprattutto di Europa o quanto meno di opportunità che la stessa potrebbe avere con ricadute positive attraverso un ufficio in Comune che si intercalasse con essa. Noi, come Costituente, pensiamo che forse sarebbe meglio mettere una volta per tutte i piedi per terra e rendersi conto che l’Europa non è poi così vicina alle aspettative locali. Vorremmo a tal proposito ricordare solo alcune delle azioni disastrose che si sono abbattute sul nostro territorio: le quote latte, il piano life, la direttiva Bolkestain che qualche disagio economico e politico lo hanno provocato nei larghi settori produttivi della città. Ma a tutto c’è rimedio, se si cambiano i comportamenti e non si individua il nostro territorio come se esistesse ancora la palude pontina. La nostra terra è fatta non solo di un meraviglioso sistema ambientale che va difeso e tutelato, ma anche di uomini e donne liberi che vogliono dire la loro e che vogliono essere protagonisti a casa loro. La politica del recente passato, con un allineamento astrale irripetibile ovvero comune, provincia, regione, stato tutte nelle mani del centro destra, ha portato a Sabaudia nessun vantaggio, anzi solo ed unicamente disastri. Infatti, soprattutto negli ultimi anni, Sabaudia ha perso tutto, servizi, competitività turistica, cantieristica nautica, immobiliare, agricola. La città é nel degrado, basti vedere in che stato sono le strade, l’illuminazione, le periferie più prossime abbandonate a loro stesse senza cure. A soli 100 mt dalla piazza ci sono luoghi abbandonati vedi ex Spess, Campo di Marte, assaltati le domeniche estive da camperisti senza regole e servizi, da un ponte sul lago ormai al collasso e prossimo al crollo strutturale, strade come via Caterattino che sono un vero percorso ad ostacoli, un lungomare colabrodo pieno di voragini buche e crolli, per non parlare della zona artigianale, un vero terzo mondo. Ma noi ci domandiamo, e non vogliamo che qualcuno se la prenda a male: ma il problema di Sabaudia è stato negli ultimi tempi la scala si/la scala no, oppure spendere un milione di euro per mettere a posto la piazza realizzata da Benito Mussolini, una piazza che è uno splendore mondiale? Ma dove erano i nostri rappresentanti? E’ mai possibile che si ricordino di esistere solo in campagna elettorale con idee spettacolari e mirabolanti, pieni di buoni propositi per poi, un secondo dopo essere stati eletti, essere improvvisamente colpiti da Alzaimer e dimenticare tutto e tutti senza vergogna, per interessarsi unicamente alla demonizzazione ed al discredito dell’avversario politico come unico interesse da perseguire? La Costituente ha tracciato un decalogo ben preciso, di cui alleghiamo copia, attraverso il quale chi ha il coraggio di sottoscriverlo può cambiare le regole e tornare al servizio dei cittadini; un decalogo secondo il quale impegnarsi in politica non deve essere un secondo lavoro, ma un volontariato, una missione a favore della nostra gente e del nostro territorio, costruendo qualcosa insieme e non distruggendo o sfasciando a tutti i costi.
Il portavoce
Alfredo Scalfati