La Consigliere del Comune di Sabaudia GIADA GERVASI, appartenente alla LISTA CIVICA CITTADINI AL LAVORO, ha presentato una mozione affinché il Consiglio Comunale revochi la DELIBERAZIONE COMMISSARIALE DI GIUNTA N.33 DEL 16 MAGGIO 2013 in quanto la stessa comporta un aggravio economico su famiglie disagiate dalla disabilità.
Infatti la suddetta deliberazione ha statuito per fasce di reddito un contributo delle famiglie per il centro diurno. La questione non è sul contributo in se’, ma sulle fasce di reddito. Infatti è considerata fascia massima di reddito quella da euro 18.000,00 in su’, a fronte della quale è previsto un contributo pari ha 430,00 euro mensili. E’ evidente che con una pensione di 1000-1200 euro al mese ed una casa intestata la soglia del reddito più alto si raggiunge facilmente. E come può una famiglia media di tre persone detrarre dalla pensione di Euro 1200,00 anche Euro 430 per il Centro Diurno? E tutto il resto? Anche perché i disabili hanno dei costi sanitari elevati non sempre coperti dal servizio sanitario nazionale.
Il Comune di Sabaudia, in collaborazione con diverse cooperative, conformemente alla normativa, che tutela le categorie disagiate ed i disabili, si è sempre distinto per la promozione di azioni volte a tutela delle fasce deboli. Tanto che la COOPERATIVA NINFEA svolge un’attività di supporto e sussidio per le famiglie lodevolissima; infatti i disabili presenti nel Centro Diurno di via dei Cursori sono persone con problematiche molto gravi. Dunque il Centro Diurno da sostegno alle famiglie e garantisce ai disabili lo svolgimento di alcune attività.
La deliberazione del Commissario prefettizio non ha tenuto conto delle famiglie e dei loro problemi? Forse non li conosceva? Forse il ruolo tecnico ha portato la stessa a fare i tagli, senza valutarne l’incidenza sociale?
Si auspica che l’amministrazione comunale tenga conto di questa mozione e rifletta sulle esigenze delle famiglie di chi purtroppo ha gravi difficoltà psico-fisiche.