Cittadini al lavoro ancora in campo per la prevenzione. Dopo i controlli contro l’osteoporosi dei mesi scorsi – effettuati grazie all’opera e al sostegno dell’associazione Tendi La Mano AIPOM Onlus e l’Associazione 50 Anni e dintorni – “Cittadini al Lavoro” apre un nuovo corso di visite gratuite per debellare le malattie della pelle, tumore in primis.
Oggi e il prossimo 7 febbraio, grazie alla collaborazione della sezione di Latina della LILT – la Lega Italiana Lotta ai Tumori –, l’associazione sarà presente nel Centro FISIOMED per una visita gratuita per i 120 pazienti che si sono iscritti nei mesi precedenti. Ognuno di loro verrà visitato dai dottori Giorgio La Viola, Nicola De Rosa e Cecilia Luci, coordinati dal dottor Annetta, e riceverà informazioni dettagliate sul suo stato di salute e sulle eventuali situazioni a rischio melanoma (il tumore maligno della cute). Infine riceverà l’invito a partecipare ad una conferenza sull’argomento tenuta, in data da destinarsi, dallo stesso dottor Annetta.
Come si legge in un rapporto della LILT, nel melanoma il controllo sulla popolazione asintomatica tra i 18 e i 75 anni non è raccomandato dalle associazioni di prevenzione oncologica e dermatologica per la difficoltà di reperire un numero sufficiente di dermatologi, per la spesa eccessiva e per la mancanza di documentazione della sua efficacia. Ecco perché la nostra associazione ha deciso di offrire alla popolazione di Sabaudia questa giornata di prevenzione: un modo per iniziare ad accostarsi al problema del tumore della pelle che molto spesso, proprio perché inizialmente si tratta di patologie asintomatiche, colpisce indisturbato senza che la vittima possa sospettare nulla.
«La Salute è un bene primario e come tale va salvaguardato – spiega il consigliere Giada Gervasi –. Forse pochi sanno che il melanoma cutaneo colpisce soprattutto attorno ai 45-50 anni, anche se l’età media alla diagnosi si è abbassata negli ultimi decenni. In Italia i dati AIRTUM (Associazione italiana registri tumori) parlano di circa 13 casi ogni 100.000 persone con una stima che si aggira attorno a 3.150 nuovi casi ogni anno tra gli uomini e 2.850 tra le donne. Inoltre, l’incidenza è in continua crescita ed è addirittura raddoppiata negli ultimi 10 anni. Ma ancora più importante, è opportuno ricordare che il melanoma cutaneo rappresenta solo una piccola percentuale (circa il 5%) di tutti i tumori che colpiscono la pelle. Per questo riteniamo sia doverosa una giornata a contatto con gli esperti del settore che possano consigliare su come provenire od intervenire in relazione alle patologie della nostra pelle».
Appare doveroso dunque ringraziare la LILT e tutti i suoi medici ed operatori per la disponibilità dimostrata, oggi come ieri. Con la certezza che anche domani si dimostreranno disponibili a simili giornate di prevenzione.
La Sezione di Latina della LILT, dal 1979 ben radicata sul territorio pontino, è sempre attenta e pronta ad intervenire per prestare la sua opera, in ogni ambito e contesto. Oramai conosciuta la sua attività di prevenzione primaria presso le scuole elementari, medie e superiori, soprattutto con approfondimenti relativi al tabagismo e all’alimentazione. Così come è nota, prima ancora, la sua opera di volontariato presso il padiglione oncologico “Giorgio Porfiri” dell’ospedale civile Santa Maria Goretti di Latina. Per non parlare di tutte le attività culturali organizzate e del particolare progetto dedicato alle donne operate al seno: a loro la Lega Italiana Lotta ai Tumori offre gratuitamente un servizio di fisioterapia specifica con linfodrenaggio manuale, con visita senologica e fisiatrica, un servizio di assistenza psicologica con terapie individuali, corsi di ginnastica motoria e in acqua e per ultima – ma non per ordine d’importanza – l’attività del “Dragon Boat”: una disciplina sportiva diffusa in tutto il mondo, promossa con il fine di prevenire il linfedema, un doloroso e inabilitante rigonfiamento delle braccia e del torace che può svilupparsi dopo un intervento di chirurgia al seno. Il principale obiettivo è quello di diffondere il messaggio che la vita continua anche dopo il tumore.