Doppia audizione questa mattina in commissione Politiche sociali e salute del Consiglio regionale. All’ordine del giorno i temi della disabilità e della prevenzione delle malattie rare. La prima audizione ha avuto per tema “Villa Buon Respiro” di Viterbo. La commissione effettuerà un sopralluogo al centro di riabilitazione di proprietà dal 2003 dell’azienda sanitaria San Raffaele spa. È quanto è stato deciso al termine dell’audizione dei rappresentanti dei genitori degli assistiti, tenutasi questa mattina alla Pisana. Il presidente della commissione ha inoltre annunciato una lettera per la richiesta di chiarimenti alla Asl di Viterbo. Al centro della seduta la diminuzione dei servizi, o degli standard di qualità di essi, lamentata dagli utenti. Dalla discussione è emersa l’opportunità di ottenere dei chiarimenti all’indomani dell’acquisizione dell’accreditamento definitivo. Alla seduta non erano presenti i rappresentanti della proprietà. La seconda seduta, protrattasi per circa tre ore, si è invece incentrata sul mancato rifinanziamento da parte della Regione delle attività del Centro di studi della Microcitemia di Roma. Un assegno che nel 2014 era stato di oltre un milione e seicentomila euro. Nelle scorse settimane l’associazione è stata informata dagli uffici regionali che il sostegno non sarebbe stato attribuito. Nel frattempo lo screening scolastico sulla talassemia nelle terze medie – che ogni anno è stato svolto dal centro nel Lazio – è stato pressoché completato. Ora ci sono 15 mila referti da spedire e le attività future del Centro rischiano di interrompersi. I funzionari regionali hanno offerto ai consiglieri presenti spiegazioni sulle ragioni di tale cambiamento di rotta, legate soprattutto al piano nazionale di prevenzione che non consentirebbe di svolgere screening aggiuntivi oltre a quelli oncologici e neonatali ad una Regione in piano di rientro come il Lazio. Si è discusso, inoltre, sulla regolarizzazione del centro – che vanta esperienza in materia di diagnosi e ricerca nel campo delle microcitemie – e sulla possibilità che possa aspirare all’accreditamento. Una verifica verrà effettuata per accertare se le attività svolte nel 2015 derivino da un impegno della Regione.