Con l’arrivo della primavera, molte persone possono avvertire variazioni sensibili dei propri stati e d’animo dell’umore, con differenze significative per intensità, qualità e durata tra bambini, adolescenti e adulti. A spiegarlo è la psicoanalista Ordinario e psichiatra della Società Psicoanalitica Italiana Adelia Lucattini, che ha spiegato come mutano emotività, umore e comportamento negli individui al cambio di stagione.
“Per i bambini, l’arrivo della primavera può portare a un aumento dell’energia e dell’entusiasmo, ma anche a una maggiore sensibilità agli stimoli esterni”, spiega Adelia Lucattini, “I bambini possono essere particolarmente suscettibili ai cambiamenti stagionali, solitamente sono positivi per la ripresa della vita all’aria aperta ma talvolta si possono manifestare anche piccoli disagi. A volte i bambini sono ipereccitati ed hanno difficoltà a dormire ed essendo ancora in fase di sviluppo, potrebbero avere difficoltà a gestire impulsi ed emozioni. Altre volte, invece, si sentono stanchi, irritabili e scontrosi. Queste manifestazioni possono derivare dalle variazioni di luce tipiche di questa stagione che influiscono a livello dei neuromodulatori a causa del cambiamento di temperatura e per maggiori difficoltà nel sonno. È fondamentale che i genitori prestino attenzione ai segnali emotivi e ai piccoli disagi dei loro figli, per fornire loro un ambiente di supporto e comprensione”.
Gli adolescenti, d’altra parte, potrebbero sperimentare fluttuazioni più intense dei loro stati d’animo e del tono dell’umore durante la primavera. Uno studio dell’American Academy of Family Physicians riferisce che dal 4 al 6% delle persone soffre di SAD (Disturbo affettivo stagionale) con sintomi depressivi dignosticabili, mentre dal 10 al 20% può soffrire di una forma più lieve. Poiché il SAD di solito inizia nell’adolescenza, è importante che i genitori siano consapevoli se l’umore dei loro figli cambia quando cambia la stagione. “Più fattori influenzano il manifestarsi della sindrome stagionale primaverile sia costituzionali (una predisposizione), che ambientali. Le pressioni accademiche, sociali e familiari possono accentuare l’effetto dei cambiamenti stagionali, lo stress può quindi portare ansia, irritabilità o depressione. In adolescenti con familiarità per sindromi bipolari, tra i 17 e i 19 anni può causare eccitamento o vera e proprie manifestazioni ipomaniacali. La perdita di sonno accentuata con l’arrivo della primavera, giornate più lunghe e temperature in aumento, è senz’altro un importantissimo fattore di rischio”, prosegue la psicoanalista, “Per questo è importante promuovere la consapevolezza dei propri stati d’animo, la capacità di percepire alcune sensazioni spiacevoli di abbattimento, stanchezza o esaltazione, come di natura psicologica e interna. Per poter affrontare qualunque forma di disagio è indispensabile ricondurlo alla sua origine mentale, siano primari che reattivi a situazioni esterne. Indubbiamente, possono essere utili per gli adolescenti strategie di coping, ovvero quell’attitudine psicologica, emotiva, razionale e inconscia che permetta di affrontare e gestire gli eventi stressanti sia che derivino dalla stagione, che da ragioni interiori, intime e personali. Al contempo, è consigliato l’esercizio fisico, la vita all’aria aperta, un sonno e un’alimentazione sana e regolare, il mantenimento di routine benefiche soprattutto nella gestione del proprio tempo e delle attività che devono essere in equilibrio tra loro”.
Negli adulti, i cambiamenti d’umore primaverili possono manifestarsi in modi diversi “oltre a coloro che soffrono fin da giovani di SAD, lo stato d’animo e il mantenimento del benessere sono influenzati da una varietà di fattori, tra cui gestire o abbattere lo stress lavorativo, i molti impegni della gestione familiare, coltivare le relazioni interpersonali, valorizzare le proprie aspettative personali e adoperarsi anche attraverso buoni legami amicali e alleanze costruttive. In questo periodo, gli adulti dovrebbero dedicarsi del tempo per riflettere sulle proprie emozioni e cercare supporto quando necessario, sia attraverso il dialogo con amici e familiari, sia con l’assistenza di professionisti della salute mentale, specialisti e psicoanalisti. Bisogna considerare il ricorso all’aiuto psicoanalitico come una risorsa preziosa per affrontare i cambiamenti d’umore in primavera, soprattutto quando sono molto intensi o prolungati”.
Marialuisa Roscino
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