«Le subordinate non potevano essere cedute alla clientela retail, ora chi deve risponderne è la “Good Bank”». Continua il lavoro di Confconsumatori a tutela dei risparmiatori danneggiati dall’operazione “Salva Banche”. La Confconsumatori è pronta a difendere nelle aule di giustizia i risparmiatori “traditi”. «Oggi che anche Banca d’Italia e Abi dicono che le subordinate non potevano e non possono essere cedute alla clientela retail, appare ancor più chiara la violazione degli articoli 21 e 22 del TUIF da parte della vecchia Banca, che con i propri dipendenti ha piazzato gli strumenti finanziari complessi a migliaia di pensionati e famiglie».
Non mancano i casi limite. A Grosseto una pensionata 75enne si è vista girare, come primo investimento della sua storia, tutto il suo patrimonio (60 mila euro) in obbligazioni subordinate di Banca Etruria dietro suggerimento dello zelante funzionario di Banca che assicurava la sicurezza al pari dei titoli di stato.
«Di tutte queste condotte illecite chi ne risponde ora è l’ente che ha acquistato l’azienda buona Banca Etruria». Il decreto di trasferimento della Good Bank recita testualmente:
«Dunque, al pari di tutti i clienti della banca che se reclamano un torto devono farlo contro la nuova Banca, anche per gli obbligazionisti si apre la strada della causa contro la Nuova Banca poiché possono agire non per ottenere il rimborso dell’obbligazione (dove la Banca era emittente) ma il ristoro dei danni per inadempimento contrattuale nella fase di vendita (la Banca era anche intermediaria finanziaria) del titolo. Altro che miseria di stato hanno pieno titolo per ottenere tutti i danni». I procedimenti di mediazione partiranno all’inizio di gennaio pertanto gli interessati sono invitati a rivolgersi agli sportelli territoriali di Confconsumatori.
Per informazioni: 0771681022 – 3495000314 – confconsumatorilatina@gmail.com
Il presidente provinciale
Avv. Franco Conte