La vicenda “Salva Roma”deve essere chiarita ai cittadini, a partire dal nome con cui viene indicata. Lo pretendono in primo luogo i cittadini romani, presi a bersaglio volgarmente da chi non ama la Capitale perché non si sente cittadino italiano.
Tanto per cominciare non di “Salva Roma” si tratta, ma di risorse dei romani che hanno seguito percorsi tortuosi, ad iniziare dai provvedimenti discutibili assunti nel 2008 dal Governo Berlusconi.
A questo punto è indispensabile riassumere con grande chiarezza ciò che è avvenuto. Innanzi tutto le responsabilità politiche e penali, i soggetti che hanno approfittato delle circostanze per arricchirsi illecitamente e, prima di ogni altra cosa, chi ha accumulato questo enorme debito.
Tutto ciò prima ancora di procedere all’indispensabile piano di rientro, dichiara Simonetta Cervellini presidente della Federconsumatori di Roma e del Lazio. Roma, quale Capitale d’Italia, è bersaglio quotidiano di manifestazioni, di misure di sicurezza, di iniziative di vario genere che complicano continuamente l’ordinato svolgimento della vita quotidiana.
Non sono sin qui non si è nemmeno potuto disporre delle risorse necessarie per svolgere correttamente il ruolo di Capitale, ma si arriva a paragonare l’intervento a quello che consentì all’ex medico personale di Berlusconi di evitare il crac finanziario di Catania. E tutto ciò nel silenzio della Lega, allora alleata di governo.
Siamo seri, per favore!
Federconsumatori Roma