giovedì 21 Novembre 2024,

Sanità

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Sanità: 34 nuove assunzioni nella Asl di Roma e Viterbo

scritto da Redazione
Sanità: 34 nuove assunzioni nella Asl di Roma e Viterbo

 La Regione autorizza le Asl di Roma e di Viterbo ad assumere a tempo indeterminato 34 unità di personale tra medici e infermieri. Con queste nuove deroghe, che si aggiungono a quelle concesse nei mesi scorsi, sale a 178 il numero di nuove assunzioni nel servizio sanitario regionale nei primi 7 mesi del 2015, contro le 92 dell’intero 2014. Le Aziende interessate dal provvedimento sono la Roma B (Pertini ad area est di Roma) la Roma C (Eur) , Roma D (Ostia), Roma E (Aurelia) e il Policlinico Umberto I, oltre a quella della Tuscia.
Nel dettaglio: La Asl Roma B è autorizzata ad assumere sette dipendenti: cinque  medici, tra cui uno psichiatra, un medico dell’emergenza nelle discipline di rianimazione e anestesia, un dirigente della medicina generale, un neonatologo,  un oncologo e anche un’ostetrica e un tecnico della prevenzione sui luoghi di lavoro.
La Asl Roma C è autorizzata ad assumere sette dipendenti: 5 infermieri e due medici, uno di anestesia e rianimazione e un neurologo.
La Asl Roma D è autorizzata ad assumere cinque dipendenti. Un chirurgo di accettazione e urgenza, un ostetrica e tre infermieri.
La Asl Roma E è autorizzata ad assumere dieci dipendenti. Sette medici e  tre infermieri: per quanto riguarda i medici si tratta in particolare di un oculista, un medico di radioterapia, due  di medicina e chirurgia per l’emergenza, nefrologo, un medico ortopedico e uno di medicina trasfusionale.
Il Policlinico Umberto I invece potrà assumere un dirigente per la farmacia e due medici per potenziare l’emergenza urgenza.
Due medici dell’emergenza per Asl di Viterbo. “Un esempio di come la sanità del Lazio sia definitivamente entrata in una nuova fase – lo ha detto il presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: si tratta di assunzioni fondamentali per poter garantire la piena funzionalità delle strutture sanitarie e al tempo stesso diamo stabilità lavorativa a tanti giovani medici che per troppi anni hanno  vissuto nella precarietà e nell’incertezza per il proprio futuro e per le loro famiglie.

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