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Sanità, Abbruzzese: interrogazione su accorpamento centrali 118

scritto da Redazione
Sanità, Abbruzzese: interrogazione su accorpamento centrali 118

“Ho presentato una interrogazione urgente al presidente della Giunta Regionale, Nicola Zingaretti per sapere quali provvedimenti la Regione Lazio intende assumere in ordine al previsto accorpamento delle Centrali ARES 118 di Latina e Frosinone di cui al Decreto U00052/2017, che costituirebbe una ingiusta ed irrazionale penalizzazione per l’intero territorio e per gli utenti della provincia di Frosinone, già alle prese con un sistema sanitario allo sbando”. Lo ha dichiarato  Mario Abbruzzese, consigliere regionale di Forza Italia del Lazio e presidente della Commissione Speciale Riforme Istituzionali.         “Con Atto U00052 del 22/02/2017 il Presidente della Regione Lazio ha decretato  il   Programma Operativo 2016-2018 Piano di riorganizzazione, riqualificazione e sviluppo del Servizio Sanitario Regionalel I suddetto programma operativo 2016-2018 contiene una serie di importanti provvedimenti in ambito sanitario, quali ad esempio: Riorganizzazione e accorpamento delle  AA.SS.LL di Roma, Piani di Efficientamento aziendali, Approvazione nuovo modello per la valutazione dei Direttori Generali delle Aziende del SSR,  Programmazione triennale del fabbisogno di personale del SSR – aggiunge – Al punto 11.1 del suddetto decreto afferente la parte dedicata alle reti di emergenza, a pag 115,  è scritto espressamente quanto segue ‘Accorpamento in un’unica centrale delle attuali CC.OO. 118 di Latina e Frosinone,  Indicatore: realizzazione centrale unica di Latina – Frosinone,  Risultati attesi: adozione di atto amministrativo,  Tempistica: giugno 2018’. Il Decreto in parola prevede dunque, a giugno 2018,  la realizzazione di una unica centrale 118 a Latina, con l’accorpamento di quella attuale di Frosinone. Ovviamente quanto previsto arrecherebbe molti danni alla sanità della Ciociaria. Le logiche di efficentamento e di razionalizzazione, infatti,  non possono e non devono tradursi in meri ragionamenti ragionieristici, atteso che si parla della salute delle persone, laddove i principi ispiratori di ogni decisione ed i criteri da adottare dovrebbero  essere quelli dell’efficacia e dell’efficienza del servizio sanitario.  Nell’anno 2016,  la Centrale ARES 118 di Frosinone ha gestito 2276 eventi dei quali: 401 in codice rosso, 1662 in codice giallo, 211 in codice verde e 2 in codice bianco.  Ancora una volta le logiche regionali sono determinate da una mortificazione, senza senso ne criteri, delle politiche sanitarie in provincia di Frosinone, già privata ingiustamente della opportunità di avere il DEA di II livello presso lo Spaziani del Capoluogo. Non è pensabile, quindi, di privare la provincia di Frosinone di un presidio fondamentale come la centrale operativa del 118. Già ad agosto del 2015, la Regione Lazio aveva assunto una decisione di unificazione delle centrali acquisto della Asl di Latina con quella di Frosinone, sempre a vantaggio della prima. Senza condurre alcuna quanto inutile battaglia di campanile, ma solo per la sacrosanta dignità territoriale, la ASL di Frosinone, non può essere considerata e gestita come una succursale di quella pontina.  La ‘Carta dei Servizi’ dell’Azienda Regionale Emergenza Sanitaria 118 espressamente prevede che: i principi fondamentali ispiratori di tale documento racchiudono criteri di eguaglianza, partecipazione, continuità,efficacia ed efficienza, indirizzati a contenere danni alla salute dei cittadini, nonché, alla standardizzazione generale e specifica per l’adeguamento dei servizi e per la trasparenza delle procedure interne: un costante impegno per la qualità. Criteri di eguaglianza che, evidentemente, il Decreto in oggetto mortifica prevedendo centrali ARES 118 di serie A e di serie B”.

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