Codici di priorità per le prescrizioni di prestazione sanitaria, a cui dovrà corrispondere un tempo massimo di attesa: non più di 72 ore per una “U” (prestazione “Urgente”). E’ quanto prevede il Piano contro le liste di attesa presentato oggi dal presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. Le prestazioni “B” (attesa “Breve”) dovranno essere eseguite entro 10 giorni. Le “D” (Differibile) vanno eseguite entro 30 giorni per le visite o 60 per gli accertamenti. Ci sono infine le “P”, “Programmate”. Ai fini della verifica del rispetto dei tempi d’attesa, si prendono in considerazione le “prime visite”, cioé il primo contatto del paziente con il sistema in relazione al problema di salute posto. Il codice di priorità sarà assegnato dal medico prescrittore, come il medico di base, e saranno previsti monitoraggi e controlli per verificare sia l’appropriatezza della cura, sia quella dell’urgenza. “Il sistema non andrà in tilt – è stato spiegato – perché i medici assegneranno tutte ‘urgenti'”. Il meccanismo sarà applicato a quelle prestazioni che secondo il monitoraggio nazionale soffrono di tempi d’attesa critici: sono 14 visite specialistiche (tra cui la cardiologica, l’oncologica, la neurologica e la ginecologica) e 29 esami di diagnostica strumentale, come la risonanza magnetica, le tac, le ecografie, gli ecocolordoppler. Inoltre sono compresi esami specialistici come gli elettrocardiogrammi.