“Sono dati ufficiali, pubblicati dal portale sanitario della Regione Lazio: liste d’attesa con tempi biblici. Una tac del maxillo-facciale all’ospedale Pertini significa un’attesa di 232 giorni, più di 4 mesi, al Grassi di Ostia se ne attendono 305. Meglio al Regina Margherita dove si superano “appena” i due mesi. Liste d’attesa interminabili per una grande quantità di esami”. Ė il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato a sciorinare questi dati, e va avanti senza sosta: “Un ecodoppler per tronchi sovra aortici, prestazione per malati cardiaci, necessita 2 a Roma di un attesa di più di 300 giorni, a Frosinone bisogna invece attenderne 213. A Latina per una visita cardiologica servono ben 109 giorni e per un elettrocardiogramma dinamico (holter) addirittura più di 200. A Rieti per una risonanza magnetica della colonna arriviamo a 220 giorni di attesa, che a Roma si dilungano anche fino a 300 giorni”. Dati più che allarmanti mentre, continua il presidente “le promesse di Zingaretti sulla riduzione delle prestazioni in intramoenia, in caso di superamento dei limiti massimi per le liste di attesa, restano una chimera. Cosa fanno i tecnici della cabina di regia, destinati proprio a tale compito? Non ricorda, il presidente Zingaretti, di aver inserito tra i suoi obiettivi il rispetto dei tempi di attesa, indicando limiti massimi per ogni prestazione, con la presentazione di un pretenzioso, quanto inutile piano di riduzione dei tempi? Quanto è costata alla collettività la redazione di tale piano, con standard di rispetto dei tempi e graduazione della urgenza delle prestazioni? Purtroppo si continua a brancolare nel buio. Alla lunga, la politica degli annunci non regge, bisogna accelerare sulle cose concrete ma a questo, il tappo di sughero in cima al collo di bottiglia della Regione Lazio, non è proprio abituato”.