«Dopo la notizia del riordino dell’istituto zooprofilattico, assistiamo all’enfasi del presidente Zingaretti per il riparto di 400 mln, destinati alla regione Lazio. Cifra che secondo lui sarebbe il risultato dell’ottimo lavoro di squadra. Premesso che ad oggi non c’è alcuna programmazione o linee guida per quanto concerne la sanità laziale, anzi l’unica squadra che conosciamo è quella dei sindaci di centrosinistra che ha protestato in modo vibrante contro la chiusura di importanti presidi ospedalieri. Basti pensare alla lettera del sindaco di Bracciano contro la riconversione del Padre Pio e la risposta del presidente della Repubblica, che in sostanza bacchettava l’operato dell’amministrazione regionale sulla sanità; o le proteste del sindaco di Monterotondo e le lettere inviate dai sindaci di Subiaco e Tarquinia per la tutela dei presidi del loro Comune. A questi si aggiunge la “marcia della salute” degli amministratori della Ciociaria per salvare gli ospedali della provincia di Frosinone. Detto questo, è giusto precisare che i 400 mln non sono una vittoria di Zingaretti, ma sono soltanto il frutto di un riconteggio della popolazione visto che la precedente ripartizione dei fondi era basata su dati demografici errati. Quindi, l’esultanza di Zingaretti e dell’amministrazione di centrosinistra è del tutto ingiustificata e fuori luogo. La notizia è sicuramente positiva, ma non è merito di Zingaretti. Anche perché questi toni trionfalistici non fanno altro che indignare tutti quei cittadini che aspettano anche un anno per una mammografia, o chi percorre centinaia di km per raggiungere un ospedale per poter effettuare un controllo. Zingaretti assomiglia sempre di più ad un entità astratta che circumnaviga i locali della Regione. E appare solo quando c’è da vendere fumo e prendersi meriti non suoi come in questo caso. Però, poi ,scompare e si trincera dietro anonimi comunicati stampa, a firma “nota della regione Lazio” quando c’è da rispondere alle varie criticità esposte, quasi quotidianamente, da cittadini e amministratori». Lo dichiara il vice presidente della Commissione salute della regione Lazio Antonello Aurigemma.